Imperfetto e passato prossimo
Inviato: gio, 01 mar 2018 16:39
Buongiorno.
Vorrei chiedere chiarimenti sull’uso dell’imperfetto e del passato prossimo. Propongo alcune situazioni a titolo esemplificativo.
(1) Imperfetto
A. Sei ingrassato.
B. Mangiavo come un lupo.
(Usando l'imperfetto, ritengo che il mio interlocutore capisca che mi riferisco ad un momento particolare del passato oramai concluso – ad esempio, durante le vacanze – e che ora sono tornato a mangiare con più moderazione. Tuttavia mi chiedo se sia necessario fornire un contesto più ampio per giungere alla conclusione da me prospettata. Me lo chiedo perché normalmente l’imperfetto si concentra più sull’aspetto dell’azione / situazione che non sulla sua conclusione o interruzione.)
La giornata era bella, splendeva il sole, ma faceva freddo.
(Pensate che un qualunque parlante italiano interpreterà questa frase in senso univoco, anche in mancanza di contesto? Ossia capirà che si tratta di una giornata qualunque del passato, con momenti conclusisi in quel passato vicino o lontano?)
Mio figlio faceva sempre colazione con pane e burro.
(Si tratta, in questo caso, di un’abitudine risalente al passato ed interrotta, anche se il parlante non ha sentito la necessità di specificare il momento dell’interruzione?)
(2) Passato prossimo
Sono stato sposato con una donna francese.
(Nessun dubbio, non lo sono più.)
Sono stato abituato a lavarmi le mani prima di mangiare.
(Abitudine che continua anche nel presente, che non si è mai interrotta.)
Sono stato colpito dalle tue parole.
(Lo stato emotivo, positivo o negativo, che le tue parole hanno provocato in me, persiste al punto che non le ho mai dimenticate.)
Ne concludo che il passato prossimo può essere interpretato in due diversi modi:
(a) indicante azione / situazione conclusa;
(b) indicante azione / situazione che continua anche nel presente.
Grazie per l’aiuto.
WW
Vorrei chiedere chiarimenti sull’uso dell’imperfetto e del passato prossimo. Propongo alcune situazioni a titolo esemplificativo.
(1) Imperfetto
A. Sei ingrassato.
B. Mangiavo come un lupo.
(Usando l'imperfetto, ritengo che il mio interlocutore capisca che mi riferisco ad un momento particolare del passato oramai concluso – ad esempio, durante le vacanze – e che ora sono tornato a mangiare con più moderazione. Tuttavia mi chiedo se sia necessario fornire un contesto più ampio per giungere alla conclusione da me prospettata. Me lo chiedo perché normalmente l’imperfetto si concentra più sull’aspetto dell’azione / situazione che non sulla sua conclusione o interruzione.)
La giornata era bella, splendeva il sole, ma faceva freddo.
(Pensate che un qualunque parlante italiano interpreterà questa frase in senso univoco, anche in mancanza di contesto? Ossia capirà che si tratta di una giornata qualunque del passato, con momenti conclusisi in quel passato vicino o lontano?)
Mio figlio faceva sempre colazione con pane e burro.
(Si tratta, in questo caso, di un’abitudine risalente al passato ed interrotta, anche se il parlante non ha sentito la necessità di specificare il momento dell’interruzione?)
(2) Passato prossimo
Sono stato sposato con una donna francese.
(Nessun dubbio, non lo sono più.)
Sono stato abituato a lavarmi le mani prima di mangiare.
(Abitudine che continua anche nel presente, che non si è mai interrotta.)
Sono stato colpito dalle tue parole.
(Lo stato emotivo, positivo o negativo, che le tue parole hanno provocato in me, persiste al punto che non le ho mai dimenticate.)
Ne concludo che il passato prossimo può essere interpretato in due diversi modi:
(a) indicante azione / situazione conclusa;
(b) indicante azione / situazione che continua anche nel presente.
Grazie per l’aiuto.
WW