Pagina 2 di 3

Inviato: lun, 18 dic 2006 23:17
di Federico
Marco1971 ha scritto:Ma in questo caso direi che bisogna avversare il diffondersi di irruento, che nulla reca alla lingua se non confusione e inutile sovrabbondanza formale.
Alcuni replicherebbero che invece, una volta scomparsa la forma irruente come paventato da Fausto, la confusione sarebbe ridotta, coll'eliminazione di un'«eccezione» (che sarebbe il participio senza verbo). :)
Al contrario, provoca sicuramente confusione roboante: reboante, grazie al prefisso familiare, permette anche a uno sprovveduto come me che non conosce il «fenomeno molto comune» succitato di riconoscere molto facilmente l'etimologia.
Ma essendo ormai ampiamente minoritario e sconosciuto, non provocherà piú confusione?

Inviato: mar, 19 dic 2006 10:50
di Bue
Fausto Raso ha scritto:Non sarebbe il caso che i vocabolari (certi) registrassero solo le forme stàndare per non "confondere" le persone sprovvedute in fatto di lingua?
Beh non sarei cosi` severo. La maggior parte dei vocabolari non registra, ad esempio, invenzioni bizzarre come stàndaro...

Inviato: mar, 19 dic 2006 12:03
di Marco1971
Non credo sia il caso di tornare sul concetto di bizzarro.

Inviato: mar, 19 dic 2006 12:10
di Bue
:wink: :wink: :wink:

Inviato: mar, 19 dic 2006 16:51
di Freelancer
Bue ha scritto:
Fausto Raso ha scritto:Non sarebbe il caso che i vocabolari (certi) registrassero solo le forme stàndare per non "confondere" le persone sprovvedute in fatto di lingua?
Beh non sarei cosi` severo. La maggior parte dei vocabolari non registra, ad esempio, invenzioni bizzarre come stàndaro...
In Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, iniziando a parlare di lingua standard, Gaetano Berruto scrive:
Castellani critica il termine standard perché "così com'è, non si confà alle strutture della nostra lingua". Siamo d'accordo che non suona bene, ed è contrario per la forma della parola al sistema italiano. Però è un prestito ormai ben acclimatato e diffuso, e soprattutto è un termine tecnico non facilmente né univocamente sostituibile (per le differenze con norma, normale, che Castellani proporrebbe come miglior sostituto, cfr. oltre nel testo). Ci paiono due ragioni sufficienti per continuare ad usarlo senza troppi scrupoli; così, per i derivati neo-standard e sub-standard.

Inviato: mar, 19 dic 2006 17:07
di Marco1971
Però è un prestito ormai ben acclimatato e diffuso, e soprattutto è un termine tecnico non facilmente né univocamente sostituibile...
Donde la riduzione di standard a stàndaro (neostàndaro, sottostàndaro).

Inviato: mar, 19 dic 2006 18:23
di Bue
Freelancer ha scritto: In Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, iniziando a parlare di lingua standard, Gaetano Berruto scrive:
... Ci paiono due ragioni sufficienti per continuare ad usarlo senza troppi scrupoli
Come lei forse sapra`, io preferisco usare stendardo.
Ma non voglio rinfocolare antiche polemiche (anche se sarebbe divertente :wink:)

Inviato: mar, 19 dic 2006 18:36
di Freelancer
Bue ha scritto:
Freelancer ha scritto: In Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo, iniziando a parlare di lingua standard, Gaetano Berruto scrive:
... Ci paiono due ragioni sufficienti per continuare ad usarlo senza troppi scrupoli
Come lei forse sapra`, io preferisco usare stendardo.
Ma non voglio rinfocolare antiche polemiche (anche se sarebbe divertente :wink:)
Da parte mia non capisco perché l'adattamento dovrebbe essere *standaro e non *standardo analogamente a *blogo, *bumerango e via dicendo.

Inviato: mar, 19 dic 2006 18:40
di Marco1971
Ben venga stendardo come corpo fonico. Ma, come a suo tempo dicemmo, ha lo svantaggio di rinviare a un significato comune difficilmente associabile a quello di ‘modello, norma, criterio’. Per questo sarebbe preferibile stàndaro (ricordo che è modellato sullo spagnolo estándar), che è un adattamento e non una risemantizzazione.

Inviato: mar, 19 dic 2006 18:41
di Bue
Considerando inoltre che stendardo esiste in italiano, seppur con altri significati.
Ma gia` convien tener la lingua a freno.

Inviato: mar, 19 dic 2006 18:46
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Per questo sarebbe preferibile stàndaro (ricordo che è modellato sullo spagnolo estándar)...
Continuo a non capire: il Devoto-Oli mi dice [Dall'ingl. standard, che è dal fr. antico estendart 'stendardo']
Perché fare intervenire lo spagnolo?

Inviato: mar, 19 dic 2006 19:05
di Marco1971
Rispetto a stendardo e standardo, stàndaro è piú agile (e in francese non si pronuncia la d).

A ogni modo, accoglierei l’una o l’altra forma, se riuscissero a sostituire quella attuale. Però bisogna ammettere che stàndaro, rispetto alle altre due, è piú fluido e cristallino come suono. :)

Inviato: mar, 19 dic 2006 19:14
di Brazilian dude
In portoghese diciamo língua padrão. Voi non avete niente di simile?

Inviato: mar, 19 dic 2006 20:39
di Marco1971
Brazilian dude ha scritto:In portoghese diciamo língua padrão. Voi non avete niente di simile?
Nel caso della lingua abbiamo lingua modello, lingua tipo, lingua normale; ma standard ha valore piú generale, per questo ci serve l’adattamento.

Inviato: mar, 19 dic 2006 22:47
di Marco1971
Tornando al summenzionato bumerango, ho fatto una ricerca e ho trovato questo sito, che sembra aver preso spunto dalla nostra lista (o...?).

Non ci credo: guardate anche qui! :shock: