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Modo indicativo nell'apodosi

Inviato: lun, 25 giu 2018 18:19
di Ste. Gi.
Salve, vorrei porre un quesito che, forse, per alcuni potrebbe risultare insipido (se così, mi scuso in anticipo): protasi al congiuntivo e apodosi all'indicativo, in un periodo ipotetico.

Esempi:

Se venisse Paola, me ne sto/starò a casa;
qualora piovesse, non parto/partirò.


Mi domando se tali costrutti rispetti ai canonici

Se venisse Paola, me ne starei a casa;
qualora piovesse, non partirei


siano ugualmente corretti tanto nel parlato quanto nello scritto sorvegliato.

Il fatto che siano diffusi non presuppone la loro adesione alle regole sintattiche. Da qui, il dubbio...

Attendo le vostre opinioni.

Saluti!
:)

Inviato: lun, 25 giu 2018 20:59
di Animo Grato
Mi sembrano esempi (non particolarmente felici, se posso azzardare una critica :wink: ) di periodo ipotetico misto.
Le anticipo la conclusione: «Si tratta di uso comune nel parlato, ma da evitare nell’uso scritto».

Inviato: mar, 26 giu 2018 10:41
di Ste. Gi.
Ringrazio Animo Grato per l'intervento. Sono d'accordo nell' includere il primo esempio nei cosiddetti periodi ipotetici misti; il secondo, introdotto da qualora (congiunzione che impone il congiuntivo), merita un discorso a parte: nelle proposizioni reggenti cui si affianca puo', a mio modesto parere, favorire anche l'impiego dell'indicativo.
In sintesi: "Qualora piovesse, non parto\partirò" (e sim.) è per me accettabile non solo nel parlato.

Saluti.