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«Ci è stato detto che…»

Inviato: mer, 25 lug 2018 12:07
di malapartiano
Salve, il mio dubbio è il seguente: è più corretto dire "ci è stato detto che i lavoratori iscritti a quel sindacato siano 6" o "ci è stato detto che i lavoratori iscritti a quel sindacato fossero 6"?

Presupponendo che i suddetti lavoratori siano attualmente iscritti.

Re: «Ci è stato detto che…»

Inviato: mer, 25 lug 2018 13:10
di Infarinato
Nessuna delle due: di norma, dire regge l’indicativo. :P

Quindi, o «ci è stato detto che i lavoratori iscritti a quel sindacato erano sei» o [anche] «ci è stato detto che i lavoratori iscritti a quel sindacato sono sei»: la prima formulazione è piú normale in termini di consecutio temporum (e non esclude il perdurare della validità dell’enunciato nel presente), mentre la seconda e piú marcata e vòlta, appunto, a sottolineare l’attualità dell’affermazione.

Inviato: mer, 25 lug 2018 16:30
di malapartiano
Ho capito. Credevo che il ci è stato detto", esprimendo un dubbio sulla veridicità dell'affermazione, richiedesse il congiuntivo. Mi sbagliavo.

Inviato: mer, 25 lug 2018 16:39
di malapartiano
Se io volessi appunto dubitare di quello che ci è stato riferito, esprimendo chiaramente le mie perplessità al mio interlocutore, varrebbe ugualmente ciò che lei ha scritto?

Inviato: mer, 25 lug 2018 16:47
di malapartiano
In questo testo si trova scritto "Né si può dire che fossero tutti benestanti...".

Inviato: mer, 25 lug 2018 17:17
di Infarinato
malapartiano ha scritto:In questo testo si trova scritto "Né si può dire che fossero tutti benestanti..."
Frase negativa! ;)

Inviato: gio, 26 lug 2018 0:21
di Freelancer
malapartiano ha scritto:Se io volessi appunto dubitare di quello che ci è stato riferito, esprimendo chiaramente le mie perplessità al mio interlocutore, varebbe ugualmente ciò che lei ha scritto?
Dubitare del numero di lavoratori iscritti è ben diverso dal dubitare di quanto abbiamo sentito, a meno di non avere problemi di udito.

Inviato: gio, 26 lug 2018 15:39
di malapartiano
Giusto! Grazie.

Inviato: ven, 27 lug 2018 0:26
di Animo Grato
malapartiano ha scritto:Se io volessi appunto dubitare di quello che ci è stato riferito, esprimendo chiaramente le mie perplessità al mio interlocutore, varrebbe ugualmente ciò che lei ha scritto?
Stando a ciò che si legge nell'Enciclopedia dell'Italiano consultabile sul sito Treccani, [segue citazione]
Il congiuntivo riacquista il suo valore tipico nei pochi casi in cui il verbo reggente permette la scelta del modo: con dire, per es., chi sceglie l’indicativo sottoscrive il contenuto del dire (7 a.) mentre chi sceglie il congiuntivo ne prende le distanze (8 a.) [...]:

(7) a. dicono che Matteo è scappato di casa

[...]

(8) a. dicono che Matteo sia scappato di casa
Personalmente mi ritrovo in questa distinzione, anche se mi sembra difficilmente applicabile alla frase dei sei lavoratori, e anche gli esempi colla fuga di Matteo, privi di un contesto chiarificatore, non sono proprio il massimo.
Più che quando si riportano dei fatti, mi pare opportuno ricorrere alla sfumatura dubitativa del congiuntivo quando si esprimono delle opinioni (altrui, naturalmente :wink: ). Ad esempio: Dicono che sia il migliore nel suo campo, ma onestamente a me non ha fatto una grande impressione.