Eh già! Lo dico anch'io: «
essí, eggià».
Eh sí, eh già... Eh certo!
Ho trovato una
risposta della Treccani che mi ha, in parte, fatto cambiare idea. Dopo averla letta, credo proprio che sia ammissibile scrivere anche
eh certo (e pronunciarlo col raddoppiamento), se è vero che, in tal caso, l'interiezione rappresenta un "segnale discorsivo", un'"istruzione" che regola lo scambio di informazioni tra parlante e ascoltatore.
Immagino che tale ruolo possa essere svolto anche dalla congiunzione, tuttavia l'interiezione potrebbe rivelarsi piú versatile, potendo ammettere o no la presenza di una virgola posposta (a seconda di ciò che si vuol comunicare):
- Ti piace Cruscate?
- Eh certo /eʧˈʧɛrto/ [che mi piace]!
- Eh, certo! /ˈɛ:ˈʧɛrto/ (che domande sono?)
Riguardo al raddoppiamento sintattico, in assenza della virgola, risulta possibile pure con l'interiezione, come specifica il DiPI (nella terza sequenza):
Il DiPI ha scritto:eh
ˈɛ°, ˈe-, -*, -h, ˈʔ-h, ˈh-,
ˈʔ-, ˈhɛʔ, ˈheʔ
Pur convinto della bontà delle grafie con
eh, comunque, continuo a preferire e trovare piú naturale la grafia
e certo, che è quella che userei spontaneamente.
