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«Eh certo» o «e certo»?

Inviato: ven, 21 set 2018 13:24
di Ivan92
Quale delle due forme è corretta? Quella con l'interiezione o quella con la congiuzione? Ho sempre dato per buona la prima, ma, influenzato forse dal mio italiano regionale, l'ho sempre pronunciata con raddoppiamento (una sorta di eccerto). Dunque: l'errore sta nella pronuncia o nella grafia?

Inviato: ven, 21 set 2018 20:14
di Millermann
Quello che lei (e io ;)) pronunciamo eccerto, io l'ho sempre pensato scritto e certo!, con la congiunzione; è un po' la stessa cosa di eccome, che è la grafia unita di e come:
- Ti piace Cruscate?
- E certo [che mi piace]!
- [Mi piace] eccome!

Invece «eh, certo!» con l'interiezione, almeno per me, richiede una virgola (o altro segno d'interpunzione), non presenta alcun raddoppiamento e va pronunciato sempre con una pausa, che corrisponde a un allungamento (piú o meno marcato) della e.
- Sarebbe bello se gli anglicismi passassero di moda...
- Eh... certo [che lo sarebbe]! :D

Inviato: ven, 21 set 2018 23:05
di Ivan92
La ringrazio del contributo. :)

Sì, ma eccome è registrato nei dizionari, mentre eccerto non esiste. Il suo primo esempio potrebbe essere anche riscritto così, però:
- Ti piace Cruscate?
- Eh, certo! (che domande sono?)

Inviato: sab, 22 set 2018 15:54
di Ivan92
Ciò acccade anche in altre situazioni. Per esempio, mi rendo conto di dire essì, quando in verità dovrebbe scriversi eh sì.

Inviato: sab, 22 set 2018 20:04
di Millermann
Eh già! Lo dico anch'io: «essí, eggià».
Eh sí, eh già... Eh certo! :)

Ho trovato una risposta della Treccani che mi ha, in parte, fatto cambiare idea. Dopo averla letta, credo proprio che sia ammissibile scrivere anche eh certo (e pronunciarlo col raddoppiamento), se è vero che, in tal caso, l'interiezione rappresenta un "segnale discorsivo", un'"istruzione" che regola lo scambio di informazioni tra parlante e ascoltatore.
Immagino che tale ruolo possa essere svolto anche dalla congiunzione, tuttavia l'interiezione potrebbe rivelarsi piú versatile, potendo ammettere o no la presenza di una virgola posposta (a seconda di ciò che si vuol comunicare):
- Ti piace Cruscate?
- Eh certo /eʧˈʧɛrto/ [che mi piace]!
- Eh, certo! /ˈɛ:ˈʧɛrto/ (che domande sono?)

Riguardo al raddoppiamento sintattico, in assenza della virgola, risulta possibile pure con l'interiezione, come specifica il DiPI (nella terza sequenza):
Il DiPI ha scritto:eh
ˈɛ°, ˈe-, -*, -h, ˈʔ-h, ˈh-,
ˈʔ-, ˈhɛʔ, ˈheʔ
Pur convinto della bontà delle grafie con eh, comunque, continuo a preferire e trovare piú naturale la grafia e certo, che è quella che userei spontaneamente. ;)

Inviato: sab, 22 set 2018 21:05
di Ivan92
Il fatto è che la versione con la congiuzione mi sembra un esito popolare. Non ho controllato con acribia, ma non mi pare vi siano occorrenze di questo genere. Insomma, ho sempre visto usare l'interiezione in questi casi.

Inviato: sab, 22 set 2018 23:17
di PersOnLine
In questa versione dei Promessi sposi si trovano sia interiezioni con al virgola, sia senza; personalmente ho trovato pure un'occorrenza di «Eh sí» e una di «Eh, sí».

Inviato: dom, 23 set 2018 14:35
di Ivan92
Va bene, però sarebbe più utile trovare occorrenze di e certo.