«Non so se voi sapete che…»
Moderatore: Cruscanti
- malapartiano
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- Località: Firenze
«Non so se voi sapete che…»
Salve, il dubbio di oggi è il seguente:
È corretto usare l'indicativo in una frase al negativo introdotta dal verbo sapere?
Es: Non so se voi lo sapete, ma ieri sono stato al mare.
Oppure dovrei usare il congiuntivo, stante il dubbio espresso dal "non so"?
E quindi: "Non so se voi lo sappiate..."
È corretto usare l'indicativo in una frase al negativo introdotta dal verbo sapere?
Es: Non so se voi lo sapete, ma ieri sono stato al mare.
Oppure dovrei usare il congiuntivo, stante il dubbio espresso dal "non so"?
E quindi: "Non so se voi lo sappiate..."
- Francesco94
- Interventi: 100
- Iscritto in data: lun, 15 ott 2018 13:06
- Località: Roma, Italia
"Se lo sapete" è un'interrogativa indiretta, dipendente dalla principale "non so". Quando l'interrogativa indiretta è costituita dal verbo sapere nella forma negativa, si può usare sia il congiuntivo sia l'indicativo:
"Non so se lo sapete, ma ieri sono stato al mare".
"Non so se lo sappiate, ma ieri sono stato al mare".
Se si volesse usare il congiuntivo senza aver alcun dubbio, dovresti allora introdurre la subordinata con la congiunzione "qualora". In questo caso, si può usare sia il congiuntivo presente che il congiuntivo imperfetto. Entrambi possono andare bene.
"Qualora non lo sappiate, ieri sono stato al mare".
"Qualora non lo sapeste, ieri sono stato al mare".
Il congiuntivo imperfetto, in questo caso, determina una minore probabilità (nell'ottica mentale del parlante) che quanto venga ipotizzato effettivamente si realizzi.
"Non so se lo sapete, ma ieri sono stato al mare".
"Non so se lo sappiate, ma ieri sono stato al mare".
Se si volesse usare il congiuntivo senza aver alcun dubbio, dovresti allora introdurre la subordinata con la congiunzione "qualora". In questo caso, si può usare sia il congiuntivo presente che il congiuntivo imperfetto. Entrambi possono andare bene.
"Qualora non lo sappiate, ieri sono stato al mare".
"Qualora non lo sapeste, ieri sono stato al mare".
Il congiuntivo imperfetto, in questo caso, determina una minore probabilità (nell'ottica mentale del parlante) che quanto venga ipotizzato effettivamente si realizzi.
- malapartiano
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- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
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L’interrogativa indiretta regge sia il congiuntivo sia l’indicativo. Veda qui.Arnoldas ha scritto:Gentile Francesco, chiedo scusa del mio intervento. Potrebbe spiegarmi in modo più chiaro perché dopo "Non so se..." (la forma negativa che esprime un dubbio!) si può usare anche l'indicativo? Non dovrebbe essere solo il congiuntivo ("Non so se lo sappiate...")? Grazie.
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Buongiorno, Arnoldas!
Il passaggio da indicativo a congiuntivo quando la reggente diventa negativa non è automatico: con certi verbi, in un certo tipo di comunicazione, si può (o addirittura si deve) mantenere l'indicativo. So che questo deluderà la Sua brama di certezze, ma purtroppo bisogna valutare caso per caso: così è l'italiano.
Nel caso in esame, (non so se lo sai/sapete) io non userei il congiuntivo, perché chi parla non si sta veramente interrogando sulle conoscenze altrui, né gli importa saperne di più: è semplicemente una formula cristallizzata di registro familiare (e quindi con l'indicativo) per introdurre una nuova informazione. Vuol semplicemente dire: «Già che ci sono, vi racconto anche questa».
Il passaggio da indicativo a congiuntivo quando la reggente diventa negativa non è automatico: con certi verbi, in un certo tipo di comunicazione, si può (o addirittura si deve) mantenere l'indicativo. So che questo deluderà la Sua brama di certezze, ma purtroppo bisogna valutare caso per caso: così è l'italiano.
Nel caso in esame, (non so se lo sai/sapete) io non userei il congiuntivo, perché chi parla non si sta veramente interrogando sulle conoscenze altrui, né gli importa saperne di più: è semplicemente una formula cristallizzata di registro familiare (e quindi con l'indicativo) per introdurre una nuova informazione. Vuol semplicemente dire: «Già che ci sono, vi racconto anche questa».
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Francesco94
- Interventi: 100
- Iscritto in data: lun, 15 ott 2018 13:06
- Località: Roma, Italia
Buonasera Arnoldas,
Mi scuso se Le rispondo solo ora.
Ci sono svariate forme di interrogative indirette. Nel caso in questione, se la sovraordinata contiene il verbo sapere coniugato al presente indicativo nella forma negativa, la subordinata può avere sia il congiuntivo che l'indicativo.
Secondo il Treccani:
Mi scuso se Le rispondo solo ora.
Ci sono svariate forme di interrogative indirette. Nel caso in questione, se la sovraordinata contiene il verbo sapere coniugato al presente indicativo nella forma negativa, la subordinata può avere sia il congiuntivo che l'indicativo.
Secondo il Treccani:
Secondo l'Accademia della Crusca:Sui meccanismi che determinerebbero l’uso dell’indicativo e del congiuntivo non solo nelle interrogative indirette, ma anche in frasi subordinate a queste affini, così in italiano come in altre lingue, si è scritto molto.
[...] L’opinione più corretta è che la scelta di indicativo e congiuntivo nelle frasi interrogative indirette [...] non obbedisca a una sola regola, ma si adatti a un ventaglio di possibilità collegate, in molti casi, a una libera scelta del parlante, svincolata da ragioni di ordine grammaticale, contestuale e perfino di registro.
[...] se il presente di sapere è alla forma negativa, possono aversi sia l’indicativo sia il congiuntivo.
Spero di essere stato d'aiuto.«Anche per le interrogative indirette la preferenza dell’indicativo o del congiuntivo è data dalla intenzione che vuole esprimere chi parla o scrive, e perciò si risolve in una sfumatura stilistica.»
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