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«Essere audito»
Inviato: ven, 09 nov 2018 9:05
di Maestro Italiano
Essere audito, se fosse italiano dovrebbe essere la forma passiva del verbo audire, credo. Avendo scarse competenze in materia rivolgo la domanda ai frequentatori di questo forum.
Tale forma appare in un articolo il cui titolo è Di Maio demolisce l'affido dei figli condiviso del ddl Pillon: "Così non va, lo modificheremo" e di cui riporto uno stralcio (grassetto mio), del giornale in linea la Repubblica:
...L'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza Filomena Albano, che da tempo ha chiesto di essere audita dalla Commissione Giustizia del Senato...
Qui, essere audita sostituisce essere ascoltata? Il verbo audire fa parte della lingua italiana?
Intanto ringrazio.
Inviato: ven, 09 nov 2018 9:20
di Carnby
Inviato: ven, 09 nov 2018 9:30
di Maestro Italiano
Non lo trovo sui dizionari in linea.

Credo che sia uno dei tanti verbi spariti con le nuove edizioni, ampliate e svecchiate. Mi vien da dire che peccato, anche se non so bene il perché.
Inviato: ven, 09 nov 2018 10:26
di Animo Grato
Però, stando a quel che leggo nel collegamento, si tratta di una voce registrata solo nella quarta edizione, come variante aulica di
udire (presumo che
V. L. significhi
voce latina [o
verbo latino] ma non ho modo di verificarlo).
L'
audire "moderno" non è termine aulico, ma tecnico, usato a proposito di un'
audizione (anzi, direi limitatamente a un tipo specifico di audizione, cioè quella giuridica, ma non quella musicale). Perciò non collegherei direttamente questo nuovo
audire alla voce registrata dalla Crusca, ma lo classificherei piuttosto come un recupero moderno (influenzato da una parola simile inglese? Chissà!) con un nuovo significato.
Poi, per carità, mille volte meglio operazioni di questo genere che l'introduzione dell'ennesimo anglicismo.
Inviato: ven, 09 nov 2018 10:30
di Ferdinand Bardamu
Animo Grato ha scritto:L'
audire "moderno" non è termine aulico, ma tecnico, usato a proposito di un'
audizione (anzi, direi limitatamente a un tipo specifico di audizione, cioè quella giuridica, ma non quella musicale). Perciò non collegherei direttamente questo nuovo
audire alla voce registrata dalla Crusca, ma lo classificherei piuttosto come un recupero moderno (influenzato da una parola simile inglese? Chissà!) con un nuovo significato.
Proprio cosí. È una
retroformazione creata a partire da
audizione. In questo caso non ci vedrei l’influenza dell’inglese; e la corrispondenza col latinismo è puramente casuale.
Inviato: ven, 09 nov 2018 13:07
di Carnby
Animo Grato ha scritto:lo classificherei piuttosto come un recupero moderno
Io l’avevo interpretato proprio così.
Inviato: sab, 10 nov 2018 0:00
di Maestro Italiano
Lo stesso vale per me. Non essendo uno specialista, ed essendo stato attratto dall'idea che audire possa trattarsi di retroformazione ora sono nel dubbio.
Se il giornalista avesse usato una comunissima parola italiana, oppure avesse aggiunto un breve accenno al perché di questo verbo, ora noi non saremmo qui a discuterne. Ed allora mi chiedo, i giornalisti sono veramente competenti in fatto di lingua italiana? Se non lo sono io, pazienza! Ma se non lo sono i giornalisti allora qui si marca male.
Inviato: sab, 10 nov 2018 1:08
di Ferdinand Bardamu
Fa propendere nettamente verso la retroformazione il suo significato tecnico, derivato da quello di audizione («ascolto di un testimone in giudizio»).
L’uso di parole derivate per retroformazione non è necessariamente da proscrivere: questo processo ci ha dato, per esempio, verbi quali perquisire e acquisire (anche se, in generale, in italiano si tratta di un fenomeno marginale, cui si ricorre per lo più per formare parole scherzose, ironiche, gergali, come benza per benzina, barza per barzelletta, ecc.).
Inviato: sab, 10 nov 2018 9:53
di Maestro Italiano
La ringrazio, Ferdinand Bardamu, per le spiegazioni e per il rimando al collegamento. Lei come riformulerebbe essere audita in un italiano attuale e reperibile nei dizionari?
Inviato: sab, 10 nov 2018 10:01
di Ferdinand Bardamu
Non sono un giurista, perciò mi potrei sbagliare, ma direi semplicemente, nell’esempio che ha fornito nel primo intervento, essere ascoltata dalla commissione ecc. Se digita «ascoltato dalla commissione» su Google troverà molti esempi giornalistici.
Inviato: sab, 10 nov 2018 10:08
di Maestro Italiano
Io avevo pensato a chiedere udienza. Credo che ascoltato dalla commissione sia più preciso.
Inviato: dom, 11 nov 2018 0:23
di Ferdinand Bardamu
Dimenticavo: c’è la possibilità che audire non sia una retroformazione ma, come è stato detto, uno dei tanti latinismi introdotti nel linguaggio giuridico. Spesso si tratta di tecnicismi collaterali, cioè di parole scelte non per la loro maggiore precisione ma per elevare il registro o allontanarsi dal linguaggio comune: audire mi sembra proprio uno di questi termini, non essendo strettamente necessario.