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«Esbat»

Inviato: mer, 28 nov 2018 3:07
di Maestro Italiano
Curiosando in rete per una ricerca sui nomi della Luna piena attribuiti nelle varie località del mondo ho scoperto, per la parte italiana, la parola esbat. Stando a Wikipedia la stessa parola avrebbe poi origini travagliate; partire da questa per un'analisi etimologica o un calco è fuori dalla mia portata.

Non sono riuscito a trovare sul Treccani in rete esbat come nemmeno in altri siti. Se ne fa menzione in Wikipedia dove l'ho trovata digitando "nomi della Luna piena".

Vorrei trovare una parola italiana o, se non c'è, pensare ad un neologismo che riunisca il concetto dei nomi della Luna piena.

Spunti? Opinioni? Idee?

Inviato: mer, 28 nov 2018 9:11
di Carnby
Non è una parola italiana bensì inglese che deriva dal francese antico esbat (moderno ébat) e si collega a culti neopagani. L’etimo è il latino battuere, ‘colpire’. Significa ‘gioco, festeggiamento’.

Inviato: mer, 28 nov 2018 10:08
di Maestro Italiano
Carnby ha scritto:Non è una parola italiana bensì inglese che deriva dal francese antico esbat (moderno ébat) e si collega a culti neopagani. L’etimo è il latino battuere, ‘colpire’. Significa ‘gioco, festeggiamento’.
Interessante. Credo che la Murray, egittologa, antropologa e scrittrice, morta ultracentenaria, abbia usato esbat in un suo libro, non so se sia The Witch-Cult in Western Europe o The God of the Witches, scambiandolo per sabbat, ma io qui non metto bocca perché non li ho letti. Riporto quanto ho saputo dalla rete.

Tornando ad una possibile parola italiana lei avrebbe qualche suggerimento? :)

Inviato: mer, 28 nov 2018 13:25
di Carnby
Non saprei, mi pare che la parola sia inalterata in tutte le lingue, a giudicare dalla Guichipedia. Nello spagnolo moderno è comunque attestato esbato. Alcuni libri della Murray sono stati tradotti in italiano: forse hanno tradotto la parola, oppure no.

Inviato: mer, 28 nov 2018 22:52
di Maestro Italiano
Sì, capisco. E capisco anche che uno si potrebbe chiedere il perché di questo mio interesse.
No, era solo il risultato di una riflessione sul titolo della pagina in cui sono elencati i nomi della luna piena, Esbat. Stavo pensando se fosse possibile usare un iperonimo o qualcosa di simile, insomma una parola che racchiudesse tutti i nomi della Luna piena, separandoli da altre connotazioni, sia che siano di natura erotica, religiosa o altro.
Esbat è solo un nome relativamente recente usato dalla Murray in riferimento ai rituali pagani e neopagani associati in parte alle fasi lunari in parte ad altro. Se non avesse scritto quei libri, che parola avrebbe potuto esserci ora al posto di esbat? D'altronde i nomi della Luna piena c'erano ancora prima che la Murray nascesse.
Mi sono messo alla ricerca dei libri tradotti in italiano, su eBay ne ho trovati alcuni, e poi vedrò se mi riuscirà capirci qualcosa di più. Solo a titolo di curiosità personale.

Ma in sostanza quello che mi chiedevo io era che, se a Conca d'Oro, Tavoliere delle Puglie, Agro Pontino posso fare associare il nome comune pianura, a la Luna del Miele, la Luna del Ghiaccio, ...associo esbat?

Inviato: mer, 28 nov 2018 23:41
di Animo Grato
Il comune plenilunio non va bene?

Inviato: gio, 29 nov 2018 12:10
di Maestro Italiano
Animo Grato ha scritto:Il comune plenilunio non va bene?
Sapesse quanto ci ho girato intorno, alla parola plenilunio! Ma non credo che il sostantivo in se stesso sia adatto per gli scopi che mi ero prefisso.

Con l'aggettivo plenilunare azzarderei un nomi plenilunari, ma qualcosa non mi convince. :?

Inviato: gio, 29 nov 2018 12:35
di domna charola
"Mese lunare".
I nomi delle lune fanno riferimento a calendari di tipo lunare, in cui il mese di 28 giorni coincide con il ciclo lunare (più una serie di giorni liminali, sospesi, infausti o altre cose, che servono per riaggiustare i cicli rispetto al ritmo stagionale). La scelta dell'inizio del mese varia da cultura a cultura, anche se molto spesso si usa la luna nuova, mentre la luna piena segna il culmine del periodo. La ragione è ovvia, perché la divinità lunare appare, cresce, scompare nel corso di un "mese", quindi la luna nuova è chiusura e re-inizio del ciclo.
In queste strutture, il "nome della luna" coincide con l'intero periodo che culmina col plenilunio, quindi comprende tutti i giorni e non solo quest'ultimo. Un nato nella luna del lupo, ad esempio, per usare i calendari dei nativi d'America, sarà nato dal primo giorno dopo la luna nuova del ciclo del lupo sino all'ultimo giorno.
Sui cicli calendariali a memoria mi viene in mente un bel libro di Franco Cardini, Il cerchio sacro dell'anno (o qualcosa del genere) edito da Il Cerchio. Ma non ricordo se tratta tutto l'argomento antico o se si approfondisce in altri testi.

Poi c'è stato tutto un recupero di questi saperi arcaici, che è confluito nei culti neopagani etc., per cui si è posto l'accento sul plenilunio come momento magico-sacrale in cui la divinità si manifesta nella sua pienezza, e quindi come momento centrale per il rito. Da qui la focalizzazione sul plenilunio e sulla sua denominazione come "luna di...".
Ma a monte di tutto, c'è il mese lunare, che presso tutte le culture aveva un suo nome, così come da noi i mesi della Grecia classica, del calendario luni-solare di Numa, e poi il successivo romano, quello rivoluzionario francese etc.

Inviato: gio, 29 nov 2018 13:02
di Maestro Italiano
domna charola ha scritto:...il "nome della luna" coincide con l'intero periodo che culmina col plenilunio, quindi comprende tutti i giorni e non solo quest'ultimo. Un nato nella luna del lupo, ad esempio, per usare i calendari dei nativi d'America, sarà nato dal primo giorno dopo la luna nuova del ciclo del lupo sino all'ultimo giorno.
Pensavo che il nome della Luna piena fosse circoscritto al solo plenilunio e non alla lunazione. :o Mi ha dato spunti inaspettati. Più se ne sa e meglio è. :)

Inviato: ven, 30 nov 2018 8:33
di domna charola
Sarebbe da verificare poi puntualmente presso le varie culture. Magari qualcuno indica solo il giorno della luna piena mentre l'intero mese ha un altro nome, non so...
Sicuramente la necessità di nominare un periodo continuo inserito in una successione di suoi simili è una necessità che è emersa sin dagli inizi del conteggiare il tempo; a fianco di questo, c'è il nome delle feste, che indica invece in maniera puntiforme uno o più giorni specifici.
Nel nostro caso dei pleniluni, sarebbe da cercare nello specifico fra le culture che avevano riti mensili - o feste - legate al plenilunio: davano a esse nomi diversi al singolo giorno, oppure lo percepivano come "il plenilunio di quel ciclo specifico"?
Mi vien da pensare che nella percezione e immaginazione arcaica, prima viene l'intero ciclo dell'astro-divinità, che riempie il tempo e si rinnova, e poi la focalizzazione sulla sua epifania, che non può sussistere al di fuori del ciclo stesso.