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Perché «il dopocena»?

Inviato: mar, 05 feb 2019 0:38
di Fausto Raso
Ho inviato alla consulenza linguistica della Crusca il seguente quesito:
"Perché dopocena o doposcuola (e tutti i nomi composti con dopo e un sostantivo femminile) sono di genere maschile? Non dovrebbero essere femminili essendo composti con l'avverbio (o preposizione impropria) "dopo" e un sostantivo femminile? Grazie"

Se avrò una risposta sarà mia cura, ovviamente, comunicarla ai gentili "cruscanti".

Inviato: mar, 05 feb 2019 2:48
di Freelancer
E il fine settimana, il testacoda, il via libera e tante altre locuzioni addirittura composte da due sostantivi femminili non sono maschili? A quanto pare in molti casi di creazione di locuzioni invarianti l'esito spesso è maschile.

Inviato: mar, 05 feb 2019 9:25
di Millermann
Una ragione "pratica" potrebbe derivare dal fatto che dopo, usato come sostativo, è maschile; perciò il doposcuola e il dopocena potrebbero essere interpretati come «il dopo» rispetto alla scuola o alla cena. :)

Inviato: mar, 05 feb 2019 11:22
di Ferdinand Bardamu
Concordo con Freelancer. Piú che supporre un ipotetico sostantivo sottinteso, direi semplicemente che il composto cosí costruito assume il genere neutro, cioè il maschile.

Peraltro, occorre notare che il doposcuola non è un tipo di scuola, il via libera non è una via libera, né il dopocena un tipo di cena, ecc. sicché i sostantivi che vi compaiono non possono fungere da testa del composto.

Re: Perché «il dopocena»?

Inviato: gio, 25 apr 2019 17:20
di Zabob
Ci sarebbero anche la due giorni, il fine vita, il fine corsa... Mentre in il via libera ci sento un sottinteso il [segnale di] via libera, ovviamente usato in senso figurato (metafora di presumibile origine ferroviaria).