Pagina 1 di 1

«Dal nome (di)» o «a nome»?

Inviato: mer, 06 mar 2019 18:59
di Trevigiana
Salve,

“una bella ragazza dal nome Francesca” ,
“una bella ragazza dal nome di Francesca” o
“una bella ragazza a nome Francesca”?

Vi ringrazio per l’attenzione e attendo le vostre opinioni.

Alla prossima domanda…
[/b]

Inviato: mer, 06 mar 2019 19:51
di lorenzos
E "Una bella ragazza di nome Francesca" no?
-
E "Una bella/brava forunista a nome Trevigiana" si può dire?

Inviato: mer, 06 mar 2019 20:14
di Trevigiana
Direi che le soluzioni proposte siano possibili.
Come è possibile esercitare l'ironia negli interventi del forum...
Grazie comunque.

Inviato: gio, 07 mar 2019 21:56
di Marco1971
Le forme corrette e tradizionali sono: di nome X e a nome X.

Inviato: gio, 07 mar 2019 23:35
di Francesco94
"Una bella ragazza di nome Francesca" è l'unica opzione che ritenevo corretta fino ad ora.

Non ho mai sentito "Una bella ragazza a nome Francesca".
Sarei curioso di leggere alcuni esempi al riguardo.

Ringrazio tutti per l'attenzione.

Inviato: ven, 08 mar 2019 0:36
di Marco1971
I puristi biasimavano il tipo a nome Giovanni, prefererendo a esso di nome Giovanni. È invece nell’uso sin dalla fine del Trecento; non v’è quindi ragione di proscriverlo. E la doppia possibilità, con di e a, può tornare utile in certi contesti per evitare ripetizioni ravvicinate della stessa preposizione.

ESEMPI

«Rimase di Giovanni di Bartolo una fanciulla femmina a nome Andriuola...»
(Moretti, Ricordi)

«C’era una volta un mercante di Livorno, padre di tre figlie a nome Assunta, Carolina e Bellinda.» (Calvino, Fiabe italiane)

Inviato: ven, 08 mar 2019 1:00
di Francesco94
La ringrazio molto, Marco. :)

Nonostante non sia da proscrivere, immagino che questa alternativa venga usata nello scritto - perlopiù in libri antichi -, vero?

La userebbe nel parlato, Marco?

Inviato: sab, 09 mar 2019 0:29
di Marco1971
Forse non userei neanche di nome nel parlato informale. Non so, ma non mi suonerebbe molto spontaneo un enunciato del tipo Ieri ho incontrato una ragazza di nome Giovanna... Si direbbe, credo, piú probabilmente, Ieri ho incontrato una ragazza... si chiama Giovanna.

La variante a nome è senza dubbio piú letteraria, ma non certo antiquata. :)

Inviato: sab, 09 mar 2019 9:10
di lorenzos
Gentile Marco, grazie della risposta. Le chiedo se ci fu una replica a questi interventi di un mezzo secolo fa:
evitare le espressioni un uomo a nome Mario, una donna a nome Teresa;meglio un uomo di nome Mario, che si chiama Mario, una donna di nome Teresa (Gianni Cesana, I 3000 più comuni errori di italiano)
Altri, aggravando l'erróre, dicono: un tale a nome Giovanni, una donna a nome Terèsa, e sim.; invéce dovrà dirsi: un tale di nome Giovanni, una donna di nome Terèsa. (Aldo Gabrielli, Dizionario linguistico moderno: guida pratica per scrivere e parlar bene)
Comunque, un forumista di nome slurp97 non riuscirei a scriverlo (un saluto ai cretesi).

Inviato: sab, 09 mar 2019 10:33
di Marco1971
Si tratta dei cosiddetti errori fantasma. Gli stessi puristi condannavano anche, tra l’altro, due volte al giorno, pasta al sugo, insieme a, ecc., secondo un’errata concezione della grammatica e della lingua, perché alla grammatica preesiste la lingua e la grammatica ne è – o ne dovrebbe essere – la codificazione in base al suo miglior uso. Applicando, invece, il metodo per cosí dire cartesiano, si crede di seguire la logica e di essere nel vero; ma è un falso vero.

Inviato: lun, 11 mar 2019 15:34
di lorenzos
Già, val più la pratica della grammatica. Ma se gli stessi grammatici tra di loro non sono concordi sul miglior uso?
Io ad esempio vorrei conoscere i nomi di chi si firma a nome slurp97 o toppogigio. Si può?
Grazie ancora.

Inviato: lun, 11 mar 2019 16:21
di Marco1971
Lasci perdere i grammatici e si fidi solo del nostro Sacerrimo Delubro della Lingua. 8) :D