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«Sènape»

Inviato: lun, 01 apr 2019 2:26
di Zabob
Perché la parola sènape (dal lat. sināpis e sināpi, gr. σίναπι(ς), come informa il vocabolario Treccani) si pronuncia sdrucciola (“alla greca?”) e con la -e- aperta? Non ci dovremmo aspettare una pronuncia piana e, nel caso, con la -e- tonica chiusa?

Inviato: lun, 01 apr 2019 12:35
di Millermann
Salve, caro Zabob. Se non sbaglio, lei ha origini pugliesi: le potrà far piacere, allora, leggere questa specie di panegirico sulla senape scritto da un suo corregionale, che parte dal dialetto salentino per poi addentrarsi nelle varie citazioni del termine in latino e greco, spaziando tra l'etimologia e la cucina. A un primo sguardo m'è sembrato interessante e anche spassoso. :)

Per quanto riguarda la sua domanda, il DiPI prevede una certa oscillazione nell'apertura della e, in particolare in Toscana e in Umbria. ;)

Inviato: lun, 01 apr 2019 13:46
di Zabob
Caro Millermann: vero, i miei genitori sono entrambi pugliesi (provincia di Bari). Ma io sono nato e sempre vissuto nel Ponente ligure. E poi il Salento è proprio una regione a parte, a cominciare dal dialetto.

Inviato: lun, 01 apr 2019 16:22
di Marco1971
Il DELI dice:

la vc. mantiene (e forse ha mantenuto anche in lat.) l'accento gr.

Inviato: lun, 01 apr 2019 16:50
di Zabob
Marco1971 ha scritto:Il DELI dice:

la vc. mantiene (e forse ha mantenuto anche in lat.) l'accento gr.
Quindi poteva essere sinăpis, con l’accento breve? Mentre il timbro aperto della -e- dovrebbe rispecchiare quel che avviene quasi sempre coi termini di origine greca.