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Come uno stato serio difende la lingua...

Inviato: ven, 24 mag 2019 11:15
di domna charola
Metto qui perché mi sembra la stanza più adatta:

https://video.repubblica.it/vaticano/i- ... 12-S3.4-T1

"breviloquium" = tweet mi sembra geniale... e anche italianizzabile :)

Re: Come uno stato serio difende la lingua...

Inviato: ven, 24 mag 2019 11:26
di Ferdinand Bardamu
Il latino moderno ci può fornire molti spunti; per tweet però c’è già il traducente, ossia cinguettio.

Re: Come uno stato serio difende la lingua...

Inviato: ven, 24 mag 2019 13:28
di domna charola
Sì, so che c'è il traducente. Ma, appunto, è un "traducente", cioè alla lettera, come il dizionario in linea. Ora, posso accettarlo perché fa direttamente riferimento all'uccellino del marchio, che lo rende comprensibile, però non mi soddisfa pienamente dal punto di vista linguistico. Un "cinguettio" in italiano è un'altra cosa, molto diversa. In generale, a parte questo specifico caso, mi piacerebbe se la lingua riuscisse ancora a trovare parole nuove per oggetti nuovi, partendo dall'interno di sé stessa e dell'esperienza dei madrelingua, senza appiattirsi sempre su un mero traducente.
Una volta i nostri autori sapevano "creare" le parole, oggi non più...

Re: Come uno stato serio difende la lingua...

Inviato: ven, 24 mag 2019 14:18
di Ferdinand Bardamu
Sí, su questo concordo con lei. Oggi mi pare che non si vada molto oltre il calco scrio scrio (e «deograzia», come si dice dalle mie parti, che qualche raro giornalista o conduttore usi la parola italiana cosí coniata); ci manca gente come Migliorini o D’Annunzio… :?