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«Food»

Inviato: gio, 30 mag 2019 21:14
di Ferdinand Bardamu
Mancava un filone su quest’ennesimo anglismo parassita, che dal bislacco itanglese commerciale ha sconfinato anche nella lingua dei giornali (tanto per cambiare). Un esempio fresco fresco dal quotidiano L’Arena:
  • La divisione food [scritto cosí, senza corsivo] della multinazionale mostra i segni di difficoltà più evidenti. Il settore dei dadi tradizionali, in cui opera anche lo stabilimento scaligero, ha registrato a livello europeo la flessione dei ricavi più marcata, pari a circa il 10% circa.
Qui, ovviamente, bastava scrivere «La divisione alimentare».

Re: «Food»

Inviato: ven, 31 mag 2019 11:43
di Carnby
C’è anche il non food (extra-alimentare) e il pet food (mangimi).

Re: «Food»

Inviato: sab, 01 giu 2019 15:26
di valerio_vanni
Carnby ha scritto: ven, 31 mag 2019 11:43 C’è anche il non food (extra-alimentare) e il pet food (mangimi).
Per gli animali da compagnia, mangime mi convince poco.
Per i pesci dell'acquario ok, ma per i gatti e i cani non mi pare di sentirlo mai.

Re: «Food»

Inviato: sab, 01 giu 2019 17:23
di Carnby
valerio_vanni ha scritto: sab, 01 giu 2019 15:26 Per gli animali da compagnia, mangime mi convince poco.
[...] per i gatti e i cani non mi pare di sentirlo mai.
Qui si usa mangime per cani e gatti, mentre per gli uccelli si usa becchime.

Re: «Food»

Inviato: sab, 01 giu 2019 18:17
di valerio_vanni
Becchime anche qui.

«Food»

Inviato: mer, 10 mag 2023 22:05
di G. M.
Treccani:
food s. m. inv. Il settore industriale e commerciale dell’alimentazione. ♦ [...] Il mercato di riferimento, quello dell'e-commerce a livello mondiale, dovrebbe valere nel 2022 più di 4mila miliardi di dollari (rispetto ai 2.800 miliardi del 2018) e coinvolgere 3,2 miliardi di persone. “Se parliamo di venduto online – dice ancora Giglio – il food non è ancora ai livelli di altri settori ma presenta un trend di crescita del 40%. È un settore che si sta trasformando in modo sostanziale e avverto che è prossimo un cambio epocale delle abitudini di acquisto anche in questo comparto”. (Gianni Rusconi, Sole 24 Ore.com, 24 settembre 2019, Art) • Calato il sipario sulla gran fiera di San Donnino, è il momento di fare bilanci. Tutto sommato la manifestazione durata ben tredici giorni, con centinaia di appuntamenti, ha soddisfatto molti: rappresentanti di associazioni, commercianti, fidentini. Anche se qualcuno ha lamentato che la fiera, da alcuni anni, è stata incentrata troppo sul food, perdendo la sua identità e per certi versi «snaturandosi». (s.l., Gazzetta di Parma.it, 19 ottobre 2019, Fidenza).

Dall’ingl. food (propriamente ‘cibo’).

Già attestato nel nome dell’Associazione food and beverage nel «Corriere della sera», 6 marzo 1975, p. 9.
Io, pur vivendo in Italia e non in Inghilterra, abito mio malgrado nella Food Valley. :(

Oggi —credo per la prima volta— mi è capitato di leggere un articolo dove il termine mi sembra significare, più che 'il settore industriale e commerciale dell’alimentazione', proprio il 'cibo', in tal caso secondo il fenomeno della «riestensione semantica» già osservato:

Ora è passato al food, ragazzi miei quanto costa, qui si calpesta il diritto di mangiare fighetto a Milano. Fa sapere, l’indignato, che per “due focacce al radicchio, quattro fiori di zucca, due involtini alla parmigiana. Poi due mozzarelle in carrozza e un sofficino” gli hanno preso 43 euro. (Fonte)

Se il food «costa», significa che sta per 'cibo', no?

Re: «Food»

Inviato: gio, 11 mag 2023 10:08
di domna charola
Mi sa che è talmente ovvio che si tratti di un forestierismo del tutto inutile, di cui non occorre nemmeno arrovellarsi alla ricerca di traducenti - ma più proficuamente abbattere sistematicamente chi lo usa, prima che arrivi a finire la parola :twisted: - che già una volta ci si è arresi sull'argomento:

viewtopic.php?t=6293

Solo cinque interventi, poi si è passati ad analizzare ogni singola ricorrenza del termine (pet-food, finger-food etc.).

Il problema è che sì, ormai viene usato anche nel linguaggio comune per indicare il comune cibo. E sta iniziando anche a figliare: tempo fa ho sentito colleghi che andavano a "fuddarsi"... :shock:

Re: «Food»

Inviato: gio, 11 mag 2023 10:11
di G. M.
Chiedo scusa per il duplicato. Avevo fatto una ricerca prima ma evidentemente mi è sfuggito.

Re: «Food»

Inviato: gio, 11 mag 2023 11:12
di Millermann
In attesa di (eventualmente) unificare i due filoni, dico la mia. :)
G. M. ha scritto: mer, 10 mag 2023 22:05Se il food «costa», significa che sta per 'cibo', no?
Sí... o meglio, per il buono, il meglio, la parte migliore del cibo. ;)
È un po' che sto maturando quest'idea: usare un anglicismo al posto di una parola italiana serve a nobilitare il designato, estraendo dalla globalità «neutra» del concetto ciò che ne costituisce la parte scelta, migliore.

Se ci pensiamo bene, ciò vale quasi sempre: ‹termine inglese› = il meglio di ‹termine italiano corrispondente›. Qualche esempio? Non saprei da dove cominciare... Che so: una T-shirt non è una maglietta e basta, è una maglietta ganza, alla moda... «scelta», insomma. Se uso il termine inglese, escludo automaticamente ciò che non va, che può rivelarsi scadente o negativo. È per questo che la parola italiana viene evitata specialmente dalle persone che parlano di moda, di turismo, di acquisti, insomma da chi vuole limitarsi alla parte migliore e piú attrattiva delle cose.

Non per nulla il food è caro: non è mica del cibo qualunque, un semplice panino con salame; è la parte migliore del cibo: è, come il suo articolo spiega, il mangiare fighetto. :mrgreen:

Re: «Food»

Inviato: ven, 12 mag 2023 9:49
di domna charola
Millermann ha scritto: gio, 11 mag 2023 11:12 Non per nulla il food è caro: non è mica del cibo qualunque, un semplice panino con salame; è la parte migliore del cibo: è, come il suo articolo spiega, il mangiare fighetto. :mrgreen:
Fuori tema
Non per dire, però anche il semplice panino vuoto in certe città va ormai a 6 euro al chilo!…