Salve, Lorenzos. Le chiedo scusa se non mi sono spiegato chiaramente; diciamo che stavo... ragionando ad alta voce.

Scrivendo:
Se osservo che togliendo la parola motivi la frase conserva un senso compiuto [...], quel ne mi sembra pleonastico; però questo significa dargli per forza un valore partitivo.
volevo dire semplicemente che, nella frase originale, il
ne (se gli si attribuisce valore partitivo) risulta pleonastico (e su questo credo che non ci piova). Tra l'altro, come dicevo, per renderlo non pleonastico basta aggiungere una virgola.
A proposito: interessanti le frasi che ha ideato, bravo! E, leggendole, noto che la prima mi suona «piú scorretta» della seconda. Anzi, direi che alla prima mi viene spontaneo attribuire l'interpretazione «pleonastica», mentre alla seconda quella «letterale».
Il motivo potrebbe essere il seguente: provando istintivamente a sostituire quel «ve ne sono» con «di ciò vi sono», ottengo rispettivamente:
1a. Se cerchi un espediente per non andare, vi sono mille pretesti di cercarlo.
2a. Se cerchi un modo per non farlo, vi sono mille maniere di cercarlo.
Evidentemente, la 2a mi suona piú naturale e plausibile della 1a, che viene quindi automaticamente "scartata" in favore dell'altra interpretazione, col
ne partitivo, nonostante esso sia ridondante, e la frase risulti quasi incomprensibile.
Nel caso della frase originale, l'interpretazione letterale darebbe:
«Se si vuol criticare il governo per altre ragioni, vi sono mille motivi di volerlo.»
E anche questa, a mio parere, suona poco verosimile. Dunque si tende[rebbe], mentalmente, a scartarla.
Che ne dice, sono riuscito a renderlo abbastanza complicato per i suoi gusti?
