«Qualora» + congiuntivo presente + condizionale: errato, impreciso o dipende dal contesto?
Inviato: lun, 01 lug 2019 13:10
Gentili Cruscanti,
mi chiedevo se con "qualora" fosse possibile usare il congiuntivo presente seguito dal condizionale (invece che dall'indicativo) al posto del congiuntivo imperfetto e, in tal caso, a seconda del registro e del contesto comunicativo, se fosse possibile l'una o l'altra scelta indistintamente, senza incorrere in usi scorretti della lingua.
Vista la particolare naturale temporale-condizionale di "qualora", diversamente dal caso del "se" ipotetico, non sono stata in grado di trovare alcuna spiegazione convincente o fermamente rigida al riguardo. Al contrario: in molte discussioni su temi linguistici, ho visto che per "qualora" la forbice di possibilità tra congiuntivo imperfetto e congiuntivo presente si allarga ed è difficile stabilire una regola generale. In certi casi (aggiungo l'esempio in questione sotto), il condizionale potrebbe essere considerato un condizionale di cortesia che va sostanzialmente a sostituire l'indicativo?
Ho trovato diverse discussioni in merito. Per l'esempio: "Qualora voglia, potrebbe (oppure può?) scegliere il libro che preferisce".
Fabio Ruggiano risponde:
Per quanto riguarda la frase con il congiuntivo presente nella protasi ("Qualora voglia, potrebbe/può scegliere il libro che preferisce"), la soluzione più comune è quella con il presente indicativo nell'apodosi. Si viene, così, a formare quello che viene definito periodo ipotetico della realtà o del primo tipo. Si consideri che, in questo caso, se sostituiamo qualora con se, il congiuntivo presente diviene quasi innaturale, e la costruzione normale prevede l'indicativo tanto nella protasi quanto nell'apodosi. Il condizionale nell'apodosi non è, comunque, scorretto, ma si configura come variante più indiretta e cortese.
(al link: http://dico.unime.it/otrs/public.pl?Act ... EhpdD0x%0A;)
Per l'esempio: "Qualora vi metteste/mettiate d'accordo, si potrebbero/potremmo evitare molti fastidi.", "Qualora risolvessimo/risolviamo la situazione, vi prego/pregherei di informarlo." è corretto l'uso dei modi verbali evidenziati o, a seconda del registro e della situazione comunicativa, potrebbe risultare inadeguato, sconsigliabile o rigidamente errato?
La discussione è nata dalla correzione di una collega della frase (autore sconosciuto): "Qual è la cosa che vi disturba? (...)Il fatto che la viabilità del traffico è limitata per un po'?"
La correzione della collega è stata: *è limitata= sia limitata per un po'.
Ho risposto alla collega sottolineando l'ambiguità dell'espressione "il fatto che" in questo modo: "In questo caso, dipende. Qualora l'autore dia per certo il fatto che il traffico era limitato, anche l'indicativo sarebbe accettabile."
La collega ha dunque corretto il mio *dia per certo= desse per certo.
Il mezzo di comunicazione e il contesto comunicativo erano di tipo informale, per cui spiegavo alla collega che un uso semi-sorvegliato e, comunque, non scorretto o errato ma adeguato al contesto non pregiudicava la correttezza della frase in questo caso, soprattutto in mancanza di una rigida ed esplicita regola per l'uso del congiuntivo presente con "qualora".
Devo dire però che, a riprova della mia tesi, non ho trovato conferme esplicite e mi chiedevo se, a questo punto, dovessi scusarmi con la collega.
Grazie.
saluti.
mi chiedevo se con "qualora" fosse possibile usare il congiuntivo presente seguito dal condizionale (invece che dall'indicativo) al posto del congiuntivo imperfetto e, in tal caso, a seconda del registro e del contesto comunicativo, se fosse possibile l'una o l'altra scelta indistintamente, senza incorrere in usi scorretti della lingua.
Vista la particolare naturale temporale-condizionale di "qualora", diversamente dal caso del "se" ipotetico, non sono stata in grado di trovare alcuna spiegazione convincente o fermamente rigida al riguardo. Al contrario: in molte discussioni su temi linguistici, ho visto che per "qualora" la forbice di possibilità tra congiuntivo imperfetto e congiuntivo presente si allarga ed è difficile stabilire una regola generale. In certi casi (aggiungo l'esempio in questione sotto), il condizionale potrebbe essere considerato un condizionale di cortesia che va sostanzialmente a sostituire l'indicativo?
Ho trovato diverse discussioni in merito. Per l'esempio: "Qualora voglia, potrebbe (oppure può?) scegliere il libro che preferisce".
Fabio Ruggiano risponde:
Per quanto riguarda la frase con il congiuntivo presente nella protasi ("Qualora voglia, potrebbe/può scegliere il libro che preferisce"), la soluzione più comune è quella con il presente indicativo nell'apodosi. Si viene, così, a formare quello che viene definito periodo ipotetico della realtà o del primo tipo. Si consideri che, in questo caso, se sostituiamo qualora con se, il congiuntivo presente diviene quasi innaturale, e la costruzione normale prevede l'indicativo tanto nella protasi quanto nell'apodosi. Il condizionale nell'apodosi non è, comunque, scorretto, ma si configura come variante più indiretta e cortese.
(al link: http://dico.unime.it/otrs/public.pl?Act ... EhpdD0x%0A;)
Per l'esempio: "Qualora vi metteste/mettiate d'accordo, si potrebbero/potremmo evitare molti fastidi.", "Qualora risolvessimo/risolviamo la situazione, vi prego/pregherei di informarlo." è corretto l'uso dei modi verbali evidenziati o, a seconda del registro e della situazione comunicativa, potrebbe risultare inadeguato, sconsigliabile o rigidamente errato?
La discussione è nata dalla correzione di una collega della frase (autore sconosciuto): "Qual è la cosa che vi disturba? (...)Il fatto che la viabilità del traffico è limitata per un po'?"
La correzione della collega è stata: *è limitata= sia limitata per un po'.
Ho risposto alla collega sottolineando l'ambiguità dell'espressione "il fatto che" in questo modo: "In questo caso, dipende. Qualora l'autore dia per certo il fatto che il traffico era limitato, anche l'indicativo sarebbe accettabile."
La collega ha dunque corretto il mio *dia per certo= desse per certo.
Il mezzo di comunicazione e il contesto comunicativo erano di tipo informale, per cui spiegavo alla collega che un uso semi-sorvegliato e, comunque, non scorretto o errato ma adeguato al contesto non pregiudicava la correttezza della frase in questo caso, soprattutto in mancanza di una rigida ed esplicita regola per l'uso del congiuntivo presente con "qualora".
Devo dire però che, a riprova della mia tesi, non ho trovato conferme esplicite e mi chiedevo se, a questo punto, dovessi scusarmi con la collega.
Grazie.
saluti.