Etimo di «cazzo»

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Ferdinand Bardamu
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Etimo di «cazzo»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Ligure ha scritto: mer, 17 lug 2019 18:05A Genova penso che il significato osceno del termine dialettale corrispondente a "mestolo" fosse dovuto alla forma dell'attrezzo da cucina - o da lavoro - piuttosto che - mi permetto di citarla - per il facile accostamento all’altra ben nota parola che differisce da questa per un solo suono, di cui, nei dialetti di tipo genovese, non si riscontano attestazioni dirette, se non estremamente tardive e, comunque, non relative alla parlata urbana, le quali possono, quindi, farci propendere a considerarla un italianismo piuttosto recente.
Ha ragione. Subito dopo aver pubblicato l’intervento mi sono venuti dubbi sulla parola oscena in questione e sulla sua autentica «venetità». L’etimologia è dibattuta; parrebbe però, stando a quest’articolo, che l’ipotesi di un etimo (o)cazzo, da oco (cioè oca), denominazione molto comune dell’oggetto anche in veneto, sia da rigettare, perché
questo uso […] appare in Lombardia diverso tempo dopo le prime citazioni letterarie del termine cazzo, attestate per lo più in Italia centrale.
Tuttavia, se diamo credito a quanto dice la Guichipedia, la proposta piú plausibile sarebbe quella di un’estensione metaforica di cazza, ‹mestolo›: essendo questa parola panromanza, come dice il Bondardo, l’espansione figurata del suo significato potrebbe essere avvenuta ovunque, non necessariamente solo nell’Italia centrale. :?
Ligure
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Re: Etimo di «cazzo»

Intervento di Ligure »

Certamente si tratta davvero di un mare magnum d'ipotesi etimologiche, se pure alcune possano sembrare più convincenti/attraenti di altre.

Ammesso che sia vera la derivazione da cazza - nel senso di mestolo -, si tratterebbe, comunque, di un termine ampiamente diffuso e attestato, ma, sfortunatamente, caratterizzato da una situazione etimologica ben poco soddisfacente. La voce cattia(m) sembra più una trascrizione nel "latino del tempo" che un vero e proprio etimo. Anche a motivo della consonante geminata. Intendo dire che per avere -zz- non occorre partire da un etimo geminato. Gli esiti fiorentini - poi, italiani - vezzo e piazza - rispettivamente, da vitiu(m) e platea(m) - come tutti quelli analoghi lo dimostrano chiaramente.
Si prova ancora più difficoltà ad accettare la connessione proposta dagli studiosi tra cattia(m) e il supposto etimo greco κύαθος /'kyaθos/-almeno, secondo il REW, Romanisches Etymologisches Wörterbuch - (si trattava di un mestolo - usato per attingere vino - dotato di un manico particolare).

E' solo da questo punto - nel percorso a ritroso - che l'etimologia appare un po' meno oscura, ma siamo, ormai, troppo lontano dall'argomento in questione. La voce κύαθος potrebbe risalire al sostrato pregreco o derivare dal verbo κυέω = porto nel grembo. Si tratta, infatti, di un contenitore. Il sostantivo correlato al verbo è κύησις = gravidanza, da cui termini medici quale pseudociesi (per i vecchi era più usuale parlare di gravidanza isterica).

Ma - ribadisco - mi pare che il nesso tra cattia(m)(qualunque sia lo stadio evolutivo di non si sa bene quale etimo la grafia intenda riprodurre) e κύαθος non si possa davvero ritenere convincentemente dimostrato.

Il DEI, invece, propone quale etimo la voce ἀκάτιον quale diminutivo di ἄκατος = naviglio, vaso in forma di barca, per cui si pensa alla radice ἀκ, che indica acutezza e si ritrova in latino, da cui anche in italiano, come,
ad es., nel caso di "acuto".

P.S.: riverificherò e scriverò - appena avrò tempo - sul filone dialettale qualora possa emergere alcunché d'interessante proveniente dallo studio della dialettologia ligure. Sembra, per altro, che, anche in questo caso, gli studiosi siano stati portatori di oscurità piuttosto che di luce.
Ultima modifica di Ligure in data sab, 20 lug 2019 15:08, modificato 1 volta in totale.
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Carnby
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Re: Etimo di «cazzo»

Intervento di Carnby »

Qualcuno ha anche tentato un collegamento con lo spagnolo carajo e il portoghese caralho.
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