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«Porca figura»

Inviato: sab, 31 ago 2019 19:21
di Carnby
Qualcuno sa l’origine geografica di questa espressione gergale, che non rientra nella mia competenza nativa?

Re: «Porca figura»

Inviato: dom, 15 set 2019 7:14
di G.B.
Carnby ha scritto: sab, 31 ago 2019 19:21 Qualcuno sa l’origine geografica di questa espressione gergale, che non rientra nella mia competenza nativa?
Personalmente sono curioso anch'io di saperlo. Non sospetto un'origine inglese, francese o spagnola, giacché in tali lingue si tende a renderne il significato con perifrasi. Ciò che ragionevolmente rimane è o un'origine infelicemente doppiaggistica, o una dialettale.

Qui il significato è univocamente di «figura indecente». E, come in Repubblica, il Treccani riporta solo il significato spregiativo (p. vita, fare il proprio p. comodo), non fornendo l'espressione in esame e marcando l'uso aggettivale di «porco» come popolare. Lo stesso qua.

L'unico dizionario in linea che riporta l'espressione, col significato di «fare una bella impressione», è a questo indirizzo , che la marca come informale.

Re: «Porca figura»

Inviato: gio, 31 ott 2019 15:13
di Ferdinand Bardamu
Figura porca compare in questo vocabolarietto veronese-toscano, tradotto con «figura da cembalo», un’antica espressione che significa «uomo di poco garbo»: non sembra però calzare molto con l’espressione odierna, perché l’accezione di figura qui è concreta.

Su Google Libri la seconda attestazione in ordine di tempo —dopo quella del vocabolario suddetto, che è la prima (1821)— è del 1849:

Sì : vedi un pò che nella storia ce averessimo da fa na porca figura! Mamma mia! Chi scrive la storia dè sti tempi averà da scrivè e piagne.

(La grafia è tale quale quella che si trova qui). Il significato è però «brutta figura». Una mia congettura: è possibile che l’espressione dialettale (romana?) si sia evoluta gergalmente per antifrasi nella locuzione dell’italiano moderno. Forse il centro d’irradiazione è proprio Roma.

Re: «Porca figura»

Inviato: gio, 31 ott 2019 15:59
di marcocurreli
Nell'accezione positiva l'ho sempre sentito accompagnato dall'aggettivo possessivo (fa la sua porca figura).
I vocabolari non lo registrano perché per il novantanove percento del tempo sono impegnati a registrare parole straniere.

Re: «Porca figura»

Inviato: gio, 31 ott 2019 16:12
di Ferdinand Bardamu
Ho scritto alla Crusca ponendo un quesito sull’origine dell’espressione.

Re: «Porca figura»

Inviato: gio, 31 ott 2019 20:10
di marcocurreli
Azzardo un'ipotesi: il porco è il grasso per antonomasia, da cui "porca figura" come opposto a "magra figura".

Re: «Porca figura»

Inviato: dom, 06 giu 2021 21:07
di Utente cancellato 676
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 31 ott 2019 16:12 Ho scritto alla Crusca ponendo un quesito sull’origine dell’espressione.
Nessuna risposta dalla Crusca in un anno e mezzo? 😔

Re: «Porca figura»

Inviato: lun, 07 giu 2021 1:12
di Marco1971
Canape lasco ctonio ha scritto: dom, 06 giu 2021 21:07 Nessuna risposta dalla Crusca in un anno e mezzo? 😔
C’è intorno all’Accademia della Crusca una sorta di aura che non ha luogo di essere. Non si tratta di una vera e propria accademia, ma di un consorzio di linguisti, piú o meno competenti, in cui ognuno dice la sua e segue le proprie vie. Non c’è «la parola dell’Accademia», insomma. E, come vediamo, essa si interessa molto di piú all’osservazione degli esotismi incipienti e allo studio della lingua antica, che al divenire della lingua. Quindi non mi stupisce che non sia sua priorità occuparsi dell’origine dell’espressione oggetto di questo filone.

Re: «Porca figura»

Inviato: lun, 07 giu 2021 14:39
di Ligure
Ferdinand Bardamu ha scritto: gio, 31 ott 2019 15:13 La grafia è tale quale quella che si trova qui. Il significato è però «brutta figura». Una mia congettura: è possibile che l’espressione dialettale (romana?) si sia evoluta gergalmente per antifrasi nella locuzione dell’italiano moderno. Forse il centro d’irradiazione è proprio Roma.
Mi sembrerebbe convincente l'ipotesi dell'uso antifrastico. L'espressione in oggetto, nella mia limitata esperienza personale, l'ho ascoltata - per altro - sempre dalla voce di locutori settentrionali. Se può interessare, nelle stesse zone in cui risulta in uso anche l'espressione "una grama volta che ..." nel significato di "una buona volta che ..." o "una rara volta che ...". Anche in dialetto. Comunque, entrambe impiegate deliberatamente a un livello linguistico gergale, sguaiato. Come, ad es., in "una grama volta che sei arrivato in anticipo ..." o "una grama volta che ho preso un voto così alto allo scritto ..." ecc.. Potenzialmente modificabili - se si vuole proprio "parlar male" a ogni costo - in "una maledetta volta che ...". E anche peggio ...

Comunque, risulta chiara l'intenzione di voler "infilare" a tutti i costi un termine - come minimo "grossolano" oltre che semanticamente antifrastico - in un enunciato che non lo richiederebbe e in un contesto pragmatico che non ne evidenzia assolutamente la necessità. Personalmente non conosco una definizione adeguata per questa evidente motivazione che anima il locutore. Come quando un anglofono, ad es., formula una frase banalissima - e del tutto priva di concetti negativi - di ben poche parole di cui tre o quattro - almeno - altro non sono che "fuck... ..." ...