«Zero Waste»
Inviato: mar, 10 set 2019 20:21
Con il termine inglese zero waste s'intende un insieme di strategie volte al ripensamento del ciclo di vita dei rifiuti, affinché questi possano essere riutilizzati in un'ottica di prevenzione degli sprechi.
La pagina di Wikipedia ad esso dedicata è chiamata «Rifiuti Zero» alla maniera italiana (https://it.wikipedia.org/wiki/Rifiuti_Zero) e non pochi siti utilizzano tale espressione.
Ciononostante, esiste in rete una notevole oscillazione tra uso del forestierismo e uso del traducente di cui sopra. In particolar modo, sembra che il forestierismo sia più agevole (come spesso accade) per le sue potenzialità sintattiche; infatti, dei varî suoi usi, se ne possono constatare tre più comuni:
- uno astratto-sostantivante: in espressioni quali «la filosofia dello Zero Waste/Zero waste» con alternanza arbitraria di maiuscola e minuscola.
- uno avverbiale: in espressioni quali «vivere zero waste».
- uno attributivo: in espressioni quali «rifiuti zero waste».
Oltre a segnalarne l'assenza nella lista, mi chiedo se (e come) può effettivamente esservi la possibilità che l'espressione «rifiuti zero» soppianti, in tutti i suoi usi, l'anglicismo. Alcune idee?
La pagina di Wikipedia ad esso dedicata è chiamata «Rifiuti Zero» alla maniera italiana (https://it.wikipedia.org/wiki/Rifiuti_Zero) e non pochi siti utilizzano tale espressione.
Ciononostante, esiste in rete una notevole oscillazione tra uso del forestierismo e uso del traducente di cui sopra. In particolar modo, sembra che il forestierismo sia più agevole (come spesso accade) per le sue potenzialità sintattiche; infatti, dei varî suoi usi, se ne possono constatare tre più comuni:
- uno astratto-sostantivante: in espressioni quali «la filosofia dello Zero Waste/Zero waste» con alternanza arbitraria di maiuscola e minuscola.
- uno avverbiale: in espressioni quali «vivere zero waste».
- uno attributivo: in espressioni quali «rifiuti zero waste».
Oltre a segnalarne l'assenza nella lista, mi chiedo se (e come) può effettivamente esservi la possibilità che l'espressione «rifiuti zero» soppianti, in tutti i suoi usi, l'anglicismo. Alcune idee?