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«Assumere che» + indicativo.
Inviato: lun, 16 set 2019 15:03
di Noctisdomina
Buonasera,
è corretto coniugare all'indicativo il predicato di una subordinata retta dal verbo "assumere"?
In ispecie, è ammissibile la frase: "A meno che non si assuma che l'orario giornaliero legale era stato implicitamente abrogato dalla l. n. 196/1997"?
O bisogna scrivere: "[...]non si assuma che l'orario giornaliero legale fosse stato implicitamente abrogato[...]"?
(L'impiego del trapassato è giustificato dall'abrogazione parziale, per quanto interessa, del provvedimento legislativo in parola.)
Re: «Assumere che» + indicativo.
Inviato: lun, 16 set 2019 19:30
di Ugo51
Buonasera,
posso sbagliarmi ma io propenderei per l'uso del congiuntivo. Anche perché, rispetto all'indicativo, il congiuntivo dà maggiormente la sensazione del possibile rispetto al certo dell'accadimento (in questo specifico caso) dell'evento da collegare al "si assuma".
Cordialità.
Ugo51
Re: «Assumere che» + indicativo.
Inviato: lun, 16 set 2019 20:33
di Marco1971
Mi domando talvolta se ci sia un motivo per il quale, prima di porre una domanda, non si cerca un po’ da sé. E la ricerca dovrebbe cominciare con il consultare anche un solo dizionario. Ce ne sono molti disponibili in rete, e tra questi, per molti versi (benché nessuno sia perfetto), uno dei migliori è il
Treccani, di cui riporto la trattazione che interessa, che risponde, con l’ultimo esempio, alla domanda posta.
c. Nel linguaggio scient., prendere, scegliere per un determinato scopo: a. un dato segmento come unità di misura; anche, ammettere come ipotesi: si assume che il fluido sia omogeneo.
Re: «Assumere che» + indicativo.
Inviato: lun, 16 set 2019 22:35
di Noctisdomina
Ringrazio i colleghi utenti per aver fugato il mio dubbio.
Tuttavia, vorrei precisare al sig. Marco che prima di aprire il filone di discussione avevo provveduto a cercare sul Vocabolario Treccani (al quale ordinariamente ricorro per chiarimenti di natura sintattica e semantica, oltre che per arricchire il lessico con la sezione "Sinonimi"), ma nella voce è riportato un esempio circoscritto, e nel mio lavoro ho imparato che un caso (o un esempio che dir si voglia) non fa una regola: lo stesso dizionario sovente indica le reggenze o ne amplia il novero nella sezione "Sinonimi e Contrari" invece che nella voce principale.
Peraltro, i miei studi di grammatica sono stati approssimativi (la mia conoscenza della lingua italiana si può definire euristica), dunque mi appello a chi ne sa più di me.
Non si tratta di svogliatezza, ma di confronto dialettico.
