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«Mansplaining»

Inviato: dom, 22 set 2019 12:09
di Teo
Ho da poco appreso l'esistenza del neologismo anglicizzante mansplaining, che indica l'atteggiamento sprezzante di quegli uomini che correggono intellettualmente le donne con senso di superiorità maschilista.
Wikipedia italiana registra il termine, ma non suggerisce traducenti, pur prendendo in considerazione perifrasi come "spiegazione virile" o "spiegazione maschia".
https://it.wikipedia.org/wiki/Mansplaining

Mansplaining

Mansplaining è un neologismo sincratico anglofono, formato dal sostantivo man abbinato a splaining, derivato dal gerundio del verbo explain (spiegare), e usato nel contesto del femminismo della quarta ondata, con cui viene definito quell'atteggiamento paternalistico di alcuni uomini (ma non solo) che tendono a commentare o a spiegare a una donna, in un modo condiscendente, troppo semplificato o troppo sicuro di sé "qualcosa di ovvio, oppure qualcosa di cui lei è esperta, perché pensano di saperne sempre e comunque più di lei oppure che lei non capisca davvero"[4], talvolta anche supponendo che, quando un uomo parla, la donna "deve fermarsi ad ascoltare, magari pure quando ne sa di più".
La persona che pratica il mansplaining viene generalmente definita mansplainer, sia in inglese che in altri contesti linguistici.


Il termine non figura neppure nel dizionarietto di traducenti di Giulio Mainardi (http://www.giuliomainardi.it/wp-content ... ucenti.pdf ).

Qui su facebook (https://www.facebook.com/search/top/?q= ... SEARCH_BOX ) qualcuno propone "spiegonvirile", ma non mi convince per nulla.

Re: «Mansplaining»

Inviato: dom, 22 set 2019 12:53
di Marco1971
Lo spagnolo propone machoexplicación, accanto a possibilità piú formali come condescendencia machista/masculina.

Mi sembra che, volendo, potrebbe funzionare anche machospiegazione. Si potrebbe pensare a qualcosa di piú breve, formato su maschio ridotto a ma(s)-: maspiegazione; ma qui si perde ogni trasparenza. Sul piano formale, invece, nessun problema con condiscendenza maschilista e simili.

Ma, naturalmente, nel terreno italiano volontariamente defertilizzato, qualsiasi proposta è votata al fallimento.

Re: «Mansplaining»

Inviato: dom, 22 set 2019 13:15
di G. M.
Teo ha scritto: dom, 22 set 2019 12:09Il termine non figura neppure nel dizionarietto di traducenti di Giulio Mainardi (http://www.giuliomainardi.it/wp-content ... ucenti.pdf ).

Qui su facebook (https://www.facebook.com/search/top/?q= ... SEARCH_BOX ) qualcuno propone "spiegonvirile", ma non mi convince per nulla.
Salve, Teo... C'è un piccolo equivoco: quel qualcuno su Facebook sono sempre io. :mrgreen: E concordo, la proposta è stata fatta perché me lo chiedevano, ma ritornandoci dopo un po' ammetto di non apprezzarla più tanto; più che altro perché spiegone dà l'idea di qualcosa di lungo e approfondito, mentre il mansplaining è anche breve e soprattutto è caratterizzato da superficialità.
Marco1971 ha scritto: dom, 22 set 2019 12:53 Lo spagnolo propone machoexplicación, [...] Mi sembra che, volendo, potrebbe funzionare anche machospiegazione. Si potrebbe pensare a qualcosa di piú breve, formato su maschio ridotto a ma(s)-: maspiegazione; ma qui si perde ogni trasparenza. Sul piano formale, invece, nessun problema con condiscendenza maschilista e simili.
Stavo valutando una proposta letta in rete, maschiospiega (f., pl. -e), con spiega "abbreviazione gergale giovanile di spiegazione", per imitare lo stile popolare e gergale, quasi volutamente "brutto", del termine inglese. (E sarebbe più o meno un calco dello spagnolo.) Segnalo anche – sempre visti in Rete – per il francese mecsplication e pénispliquer, e, per l'italiano, le proposte minchiarimento e maschiarimento.

PS. Vedo che nelle fucine linguistiche d'oltreatlantico hanno coniato anche whitesplaining...

Re: «Mansplaining»

Inviato: dom, 22 set 2019 17:10
di Carnby
A dire il vero, non l’ho trovata ancora scritta di frequente.

Re: «Mansplaining»

Inviato: dom, 22 set 2019 20:38
di marcocurreli
Proporrei "maschio saccente".

Re: «Mansplaining»

Inviato: mar, 19 set 2023 13:25
di Difesa Italiano
Passati 4 anni, direi che l'unico traducente sopravissuto alla prova del tempo è minchiarimento (segnalato anche dalla Treccani nonché dall'anglofila guichipedia italiana.

Probabilmente il successo è decretato dal rimando al termine, scusate il volgarismo, "minchia" che lo rende divertente (e denota un atteggiamento che mi asterrò dal commentare...).

Che ne pensate?

Re: «Mansplaining»

Inviato: mar, 19 set 2023 14:04
di Ferdinand Bardamu
Minchiarimento, di là dalla volgarità, mi lascia molto perplesso per una ragione: minchia, nell’italiano sovraregionale, è adoperato prevalentemente come esclamazione o in senso figurato, raramente in senso proprio. Temo dunque che non sarebbe compreso nel significato che gli si vuol dare, ma sia inteso come ‹chiarimento del cavolo, inutile, insensato›.

(E ad ogni modo ridurre l’uomo al suo organo sessuale è l’equivalente di ciò che taluni fanno nel riferirsi al sesso femminile, il che non favorisce certo l’eguaglianza).

Re: «Mansplaining»

Inviato: mar, 19 set 2023 19:34
di domna charola
C'è però da dire che gran parte delle spiegazioni paternalistiche che certi maschi elargiscono anche non richiesti, sono effettivamente spiegazioni " del cavolo, inutili e insensate", proprio perché estremamente banali e date con la convinzione che le donne da sole non ci arrivino… insomma, più che una "spiegazione da maschio", si tratta proprio di una "spiegazione del c****"! E anche circa la parità, in effetti essa non viene rispettata solo nel momento in cui l'interlocutore maschio si pone, da sé, in posizione non paritaria, facendosi forte dell'unico punto di differenza fisica sostanziale che presenta rispetto alla femmina, e identificando la propria superiorità proprio nel possesso dell'organo in questione.
Quindi, "se mi vieni a dare lezioncine perché lo possiedi, beh, allora stai proprio facendo un discorso del c****" secondo me ci sta, ha una sua logica… :D

Re: «Mansplaining»

Inviato: mer, 20 set 2023 7:20
di Difesa Italiano
Sottoscrivo in pieno (ed era il commento che non ho voluto scrivere!), ma purtroppo temo dovremo accontentarci… vista l'assenza di istituzioni nel tema linguistico, combattere l'unico traducente spontaneamente riuscito mi pare controproducente.

Re: «Mansplaining»

Inviato: sab, 23 set 2023 20:17
di brg
Altro termine inutile, di una schiera di termini inutili, ma che i dizionari sono prontissimi a sdoganare perché fa bello. Il fatto è che gli uomini tendono tipicamente, ma non assolutamente, sia chiaro, ad avere un atteggiamento assertivo. L'idea che questo atteggiamento si presenti solamente quando dall'altra parte c'è una donna è ridicolo. Fatta questa doverosa premessa, doverosa perché gli ideatori del "mansplaining" sono gli stessi propugnatori dell'idea di alterare la lingua per alterare le coscienze, non mi pare che esistano traduzioni adeguate. La resa spagnola mi pare la più interessante, visto che il machismo non è come afferma sbrigativamente il Treccani "esagerata e ridicola esibizione di virilità, basata sull’idea che il maschio sia superiore alla femmina", ma bensì ciò che riporta il dizionario della Britannica: "an attitude, quality, or way of behaving that agrees with traditional ideas about men being very strong and aggressive". L'aggressività è un elemento fondamentale della questione, sebbene nel machismo sia ricercata, mentre nel mansplaining non necessariamente così.

Re: «Mansplaining»

Inviato: lun, 25 set 2023 15:37
di domna charola
brg ha scritto: sab, 23 set 2023 20:17 Il fatto è che gli uomini tendono tipicamente, ma non assolutamente, sia chiaro, ad avere un atteggiamento assertivo. L'idea che questo atteggiamento si presenti solamente quando dall'altra parte c'è una donna è ridicolo.
[…]
L'aggressività è un elemento fondamentale della questione, sebbene nel machismo sia ricercata, mentre nel mansplaining non necessariamente così.
Le assicuro, da femmina, che non è propriamente così. Fra maschi, raramente usate quel tono paternalistico dell'adulto che si rivolge al diversamente intelligente.
Questo soprattutto nelle generazioni più anziane, che sono cresciute in un ambiente in cui era scontato che la donna tacesse, non avesse pensieri propri su cose serie etc. etc. Essendo un po' a cavallo come età e frequentazioni fra questo mondo vecchio e i "giovani", la differenza continuo a notarla.

E non è nemmeno una questione di "aggressività", anzi… non vale la pena di essere aggressivi con un essere stimato degno di tutela, perché è ovvio che è così: ha bisogno di spiegazioni, la si compatisce e con santa pazienza si ripete ciò che dovrebbe sapere ma che, sotto sotto, si sa che non arriverà mai a capire pienamente.

Ecco, nell'insieme l'atteggiamento è questo, più paternalismo che non machismo, che si esplica invece quando la femmina è considerata almeno degna di essere conquistata.

Re: «Mansplaining»

Inviato: lun, 25 set 2023 15:49
di Infarinato
Maschio paternalismo? Son due parole, ma con l’aggettivo preposto diventa una polirematica: le si rivolse con maschio paternalismo, sfoggiò tutto il suo maschio paternalismo etc.

Re: «Mansplaining»

Inviato: mar, 26 set 2023 7:52
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto: mar, 19 set 2023 14:04 Minchiarimento, di là dalla volgarità, mi lascia molto perplesso per una ragione: minchia, nell’italiano sovraregionale, è adoperato prevalentemente come esclamazione o in senso figurato, raramente in senso proprio. Temo dunque che non sarebbe compreso nel significato che gli si vuol dare, ma sia inteso come ‹chiarimento del cavolo, inutile, insensato›.
Concordo, ma abbiamo già fallocrazia, con un termine «culto», ma che indica sempre l’organo maschile. Per cui mi verrebbe da dire falloloquio, sul modello di turpiloquio e so benissimo che non è esente da possibili (e probabilmente motivate) critiche.

Re: «Mansplaining»

Inviato: mar, 26 set 2023 8:29
di Infarinato
Carnby ha scritto: mar, 26 set 2023 7:52 Per cui mi verrebbe da dire falloloquio
Semmai, *falliloquio;)

Re: [FT] «Fallocrazia»

Inviato: mar, 26 set 2023 9:19
di Carnby
Fuori tema
Infarinato ha scritto: mar, 26 set 2023 8:29 Semmai, *falliloquio.
Quindi dovrebbe essere anche fallicrazia?