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«Follow-up»
Inviato: mar, 21 gen 2020 13:34
di G. M.
Dal
Treccani:
follow-up ‹fòlou ḁp› s. ingl. [da (to) follow up «seguire assiduamente»], usato in ital. al masch. – 1. Assistenza fornita al personale appena assunto allo scopo di formarlo. 2. Visita medica di controllo periodica per seguire il decorso di una malattia e verificare l’efficacia delle terapie.
Il
Devoto-Oli riporta anche un'altra accezione (corsivo mio):
Nel linguaggio del marketing, azione commerciale di tipo promozionale realizzata come richiamo di un'azione condotta in precedenza.
La lista del fòro al momento ha «séguito, prosieguo».
Nel significato medico, si potrebbe usare
catamnesi*? Ancora dal
Treccani:
catamnèṡi (alla greca catàmneṡi) s. f. [comp. di cata- e -mnesi di anamnesi]. – Nel linguaggio medico (in contrapp. ad anamnesi), biografia clinica di un malato nel periodo successivo a un qualsiasi trattamento terapeutico o, anche, a un semplice accertamento diagnostico.
[*Da una gentile segnalazione su Facebook.]
Re: «Follow-up»
Inviato: sab, 20 giu 2020 9:58
di Rollo Tomasi
In quanto medico questa parola mi interessa particolarmente. Mai sopportata troppo, l'ho dovuta usare tante volte per gli esami universitari, senza riuscire a trovare un sostituto adeguato in italiano, se non con l'uso di perifrasi per definire il controllo periodico dopo la malattia.
Non ho mai sentito alcuna alternativa proposta, c'è da dire che nel mondo scientifico si tendono ad usare sempre di più anglicismi, con la scusa che le principali pubblicazioni scientifiche sono (purtroppo) in inglese.
La parola catamnesi non l'avevo mai sentita, mai trovata su nessun testo, e la cosa mi sconforta non poco, vuol dire che manca proprio la volontà di tradurre certe cose. Magari su pubblicazioni molto vecchie, ma su quelle recenti (e intendo gli ultimi 20-30 anni) non ve ne è traccia.
Però devo dire che mi piace, è un termine scientifico dalla classica etimologia greca. Sarebbe perfetta proprio in contrapposizione ad anamnesi.
Re: «Follow-up»
Inviato: sab, 20 giu 2020 13:28
di Marco1971
Eppure se ne trovano
occorrenze anche recenti.
Felice di avere un medico tra noi. Benvenuto!

Re: «Follow-up»
Inviato: sab, 20 giu 2020 14:02
di Ferdinand Bardamu
Benvenuto anche da parte mia!
Nel collegamento fornito da Marco c’è un
risultato in particolare che, a quanto mi sembra, descrive proprio il resoconto del decorso clinico successivo a una terapia:
Catamnesi: la P., che finora non ha piú presentato alcun disturbo ciclofrenico, è laboriosa, socievole e tranquilla. Lo stato di nutrizione generale è buono.
Catamnesi: per quanto non possa dirsi guarito, il P. si trova in discrete condizioni fisiche e mentali: è laborioso e socievole pur permanendo una certa depressione dell’umore.
Io però sono del tutto ignorante in materia, quindi le chiedo se, secondo lei, questo esempio suffraga la sostituzione di
follow-up con
catamnesi.
In quanto all’accezione mercatologica,
nella IATE non si trova nulla di specifico; tuttavia, qualche traducente secondo me può essere adattato anche a quest’àmbito: stando alla definizione, potrebbe andar bene per esempio
rinforzo.
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 11:41
di Rollo Tomasi
Grazie del benvenuto!
Allora confermo di non aver proprio mai avuto notizia della parola
catamnesi. Mai trovata su nessun testo universitario o articolo scientifico che io abbia letto, mai sentita pronunciare da un docente o da un collega in alcuna occasione. Sempre e solo follow-up oppure una perifrasi per spiegarlo,ma mai un termine alternativo.
Mi sembra veramente assurdo che l'abbia scoperta per la prima volta proprio qui.
Confermo che dalla definizione è proprio la traduzione migliore per follow-up, e si sposa poi perfettamente col suo opposto, l'anamnesi. Che mi stupisco si sia salvata, mi sarei aspettato di vedere prendere piede la "medical history" del paziente, magari su ispirazione dei tanti
medical drama che vanno di moda oggi
Fra l'altro lo conferma anche Wikipedia :
https://it.wikipedia.org/wiki/Follow-up
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 11:56
di Tecumseh
Lo confermano soprattutto i dizionari: non sto a riportare l'elenco dei collegamenti, giacché catamnèsi/catàmnesi è registrato da tutti quelli consultati, in linea e cartacei, DOP incluso.
Cionnonostante, more solito, la Vichipedia « italiana » titola in inglese...
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 14:06
di G.B.
Volevo solo ricordarvi che l'apporto della
Crusca è stato decisivo per dirimere la questione [sott. mie]:
Tale Edoardo Lombardi Vallauri ha scritto:
Per quanto riguarda la sua possibile traduzione con materiale indigeno, bisogna dire che il successo del prestito, come spesso accade, è senz'altro favorito da un parziale vuoto nella lingua di arrivo.
Tale Edoardo Lombardi Vallauri ha scritto:
Mentre negli usi più generali follow-up equivale semplicemente all'italiano séguito, e quindi non c'è motivo di usarlo in luogo di questo, in contesti medici il termine seguito non richiama un senso così preciso, e se non si vuole usare il prestito si deve ricorrere a locuzioni più pesanti come controlli periodici, cure successive, proseguimento delle cure/dei controlli e simili.
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 14:56
di Marco1971
Grazie dell’informazione. Ho appena segnalato il termine catamnesi al responsabile del sito (non avendo trovato l’indirizzo elettronico dell’autore).
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 18:45
di Tecumseh
Per curiosità, Marco, ha allegato pezze d'appoggio?
Re: «Follow-up»
Inviato: lun, 22 giu 2020 20:00
di Rollo Tomasi
Tecumseh ha scritto: lun, 22 giu 2020 11:56
Lo confermano soprattutto i dizionari: non sto a riportare l'elenco dei collegamenti, giacché
catamnèsi/
catàmnesi è registrato da tutti quelli consultati, in linea e cartacei, DOP incluso.
Cionnonostante,
more solito, la Vichipedia « italiana » titola in inglese...
Il fatto che il termine sia incluso anche nei dizionari mi lascia ancora più perplesso per non averlo mai sentito prima di adesso. Incredibile che non ve ne sia traccia su nessun testo universitario, almeno quelli recenti (ho terminato gli studi 4 anni fa) e che nessuno del mestiere, anche fra i più anziani, lo utilizzi mai.
Mi piacerebbe contribuire a diffonderlo, ma è durissima, nel mondo scientifico tutti si adattano rapidamente all'invasione anglofona, non so se per conformismo o altro, anche i "vecchi".