Le regole grammaticali e i vocabolari, ovvero di «ciliegie» e «ciliege»
Inviato: sab, 15 feb 2020 18:45
A che cosa servono le regole se poi i vocabolari "fanno come gli pare"? E mi spiego.
Una norma grammaticale stabilisce che nel plurale i nomi in "-gia" (e "-cia") conservano la "i" se la consonante "g" (e "c") è preceduta da una vocale: ciliegia / ciliegie; valigia / valigie; cupidigia / cupidigie. Perdono la "i" quando la consonante "g" (o "c") è doppia o è preceduta da un'altra consonante: frangia / frange; reggia / regge.
I vocabolari consultati (Devoto-Oli, DOP, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Zingarelli, Sabatini Coletti), invece, "fanno come gli pare", consentono entrambi i plurali: "-gie" e "-ge" (valige e valigie; ciliege e ciliegie). Il De Mauro e il Palazzi non registrando il plurale lasciano intendere, quindi, che i sostantivi suddetti formano il plurale secondo la regola grammaticale (e personalmente li seguo). A questo punto - anche se consiglio agli amanti del bel parlare e del bello scrivere di attenersi, per la formazione del plurale, tassativamente alla regola grammaticale - mi domando perché i "sacri testi" continuano/continuino a "propinarci" tale norma.
Una norma grammaticale stabilisce che nel plurale i nomi in "-gia" (e "-cia") conservano la "i" se la consonante "g" (e "c") è preceduta da una vocale: ciliegia / ciliegie; valigia / valigie; cupidigia / cupidigie. Perdono la "i" quando la consonante "g" (o "c") è doppia o è preceduta da un'altra consonante: frangia / frange; reggia / regge.
I vocabolari consultati (Devoto-Oli, DOP, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Zingarelli, Sabatini Coletti), invece, "fanno come gli pare", consentono entrambi i plurali: "-gie" e "-ge" (valige e valigie; ciliege e ciliegie). Il De Mauro e il Palazzi non registrando il plurale lasciano intendere, quindi, che i sostantivi suddetti formano il plurale secondo la regola grammaticale (e personalmente li seguo). A questo punto - anche se consiglio agli amanti del bel parlare e del bello scrivere di attenersi, per la formazione del plurale, tassativamente alla regola grammaticale - mi domando perché i "sacri testi" continuano/continuino a "propinarci" tale norma.