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«Gentlemen agreement»

Inviato: ven, 05 gen 2007 23:40
di Federico
Non che sia molto diffusa, però questa espressione è interessante: a volte sembra persino ironica o paradossale (è il politicamente corretto?); m'è capitato di leggere (non ricordo dove) di un «gentlemen agreement» che sembrava piú che altro un patto sottobanco non tanto legale (per non parlare di questo esempio, trovato con Google: «La società dove lavoravo in Germania mi ha fatto mobbing e spaventato per mesi e infine costretto a firmare il loro “gentlemen agreement” sotto la minaccia del licenziamento»).

Ma in generale, come si può tradurre? Patto informale?

Inviato: sab, 06 gen 2007 0:34
di Marco1971
Non ho una traduzione da proporre (se non la banale traduzione letterale accordo di gentiluomo/gentiluomini), ma almeno chi desidera usare questa locuzione, la scriva correttamente: gentleman’s agreement. Stranamente i dizionari italiani riportano solo la versione al plurale gentlemen’s agreement.

GENTLEMEN'S AGREEMENT

Inviato: dom, 07 gen 2007 12:47
di Uri Burton
Il gentlemen’s (o gentleman’s) agreement è un patto che crea solo obligazioni morali. Veniva anche detto patto d’onore prima che l’espressione cadesse in disuso per l’analogia con i cosiddetti patti scellerati (definiti pure questi nella malavita, anche da quella in doppiopetto, «d’onore»). Il risultato fu che perfino in epoca fascista il ministero degli esteri chiamò «gentlemen’s agreement» la famosa Dichiarazione anglo-italiana del 2 gennaio 1937 per la non interferenza nel Mediterraneo, la quale – al contrario degli Accordi di Pasqua dell’anno successivo – non creava obblighi giuridici. Secondo me, ora «accordo informale» potrebbe andare.

MOBBING

Inviato: dom, 07 gen 2007 19:09
di Uri Burton
Federico ha scritto:Non che sia molto diffusa, però questa espressione [gentlemaen's agreement] è interessante: a volte sembra persino ironica o paradossale (è il politicamente corretto?); m'è capitato di leggere (non ricordo dove) di un «gentlemen agreement» che sembrava piú che altro un patto sottobanco non tanto legale (per non parlare di questo esempio, trovato con Google: «La società dove lavoravo in Germania mi ha fatto mobbing e spaventato per mesi e infine costretto a firmare il loro “gentlemen agreement” sotto la minaccia del licenziamento»).

Ma in generale, come si può tradurre? Patto informale?
Mi spaventa quasi di più il «fatto mobbing». Bisognerà riscrivere in qualche modo «la prova dell’esistenza di Dio». Magari dicendo: «Sant’Anselmo ha fatto testing dell’esistenza di Dio».

Inviato: dom, 07 gen 2007 21:20
di Federico
Marco1971 ha scritto:Non ho una traduzione da proporre (se non la banale traduzione letterale accordo di gentiluomo/gentiluomini), ma almeno chi desidera usare questa locuzione, la scriva correttamente: gentleman’s agreement.
Io invece ho incontrato (in italiano) gentlemen agreement e gentleman agreement, anche se sono relativamente diffuse pure gentlemen's agreement e gentleman's agreement, stando a Google.

Inviato: dom, 07 gen 2007 21:37
di Marco1971
È errato omettere ’s.

Inviato: gio, 18 gen 2007 18:06
di Federico
Giusto oggi ho letto che sull'ampliamento della base militare statunitense di Vicenza c'era stato un patto di gentiluomini fra governo italiano e USA.
Chissà a chi va il merito della traduzione (per quanto poco elegante).

Di o tra?

Inviato: sab, 10 feb 2007 11:35
di CarloB
Perché non patto tra gentiluomini?

Re: Di o tra?

Inviato: sab, 10 feb 2007 12:06
di Uri Burton
CarloB ha scritto:Perché non patto tra gentiluomini?
In Italia la spinta analogica rimarrebbe priva di fibra anche con tra. Per difetto della «materia prima» da cui prendere ispirazione.

Inviato: dom, 11 feb 2007 21:50
di Federico
O semplicemente perché un gentlemen’s agreement è considerato tale per propria caratteristica intrinseca e non per le qualità dei contraenti, come presupporrebbe invece patto tra gentiluomini, al contrario di patto di gentiluomini, che si avvicina a patto da gentiluomini.

Inviato: lun, 12 feb 2007 3:07
di cuci
In spagnolo, se non sbaglio, si dice "pacto entre caballeros"... comunque "pattro tra/da gentiluomini" mantiene comunque un errore di fondo, ossia quello della sbagliata traduzione da calco inglese. Badiamo infatti al valore semantico del termine "gentleman" in inglese: non è quello del nostro tronfio e ottocentesco "gentiluomo" il quale, in vero, appar quasi ridicolo ai giorni nostri: puzza di desueto. In compenso v'è un termine di gran lunga migliore per tradurre quel "gentleman" ed è "signori": il "signori" di «signori si nasce». Purtroppo "patto tra/da signori" non suona benissimo e molte sostenitrici di crociate grammatico-vetero-femministe tuonerebbero contro l'imperialismo logocentrico maschile.
Scherzi a parte non posso che approvare "patto informale" e "patto d'onore" a seconda della forza che si vuole dare al tutto: se si tratasse d'un mero accordo d'affari privo dell'ufficialità burocratica andrà bene il primo; nel caso fosse un accordo privato, segreto tra persone "d'onore" (senza l'odiata accezione mafiosa del termine) allora andrà bene il secondo. Ecco.

Inviato: gio, 15 feb 2007 21:12
di Federico
cuci ha scritto:Badiamo infatti al valore semantico del termine "gentleman" in inglese: non è quello del nostro tronfio e ottocentesco "gentiluomo" il quale, in vero, appar quasi ridicolo ai giorni nostri: puzza di desueto.
Tuttavia, è un calco usato spesso anche per tradurre gentleman nel suo significato storico specifico.

Inviato: sab, 17 feb 2007 14:44
di CarloB
Forse patto tra galantuomini?

Inviato: sab, 17 feb 2007 15:40
di Marco1971
Ottimo! Gugolando ho racimolato 130 occorrenze di patto tra galantuomini. :D

Inviato: sab, 17 feb 2007 22:49
di cuci
Marco1971 ha scritto:Ottimo! Gugolando ho racimolato 130 occorrenze di patto tra galantuomini. :D
E 102 per "patto d'onore" e "patto informale".
Poi vi sarebbe "patto di fiducia" ma in quel caso sarebbe meglio non gugolarci sù.