La denominazione della Spezia
Inviato: sab, 15 feb 2020 19:59
Inizialmente, queste considerazioni facevano parte del filone che tratta adeguatamente come - anche nei "dettagli" (ché tali, sostanzialmente, sono) rappresentati dagli odonimi - gl'informatori locali, normalmente, non rappresentano altro - più o meno consapevolmente (e assai spesso con ben scarsa consapevolezza) - che le "norme locali" piuttosto della cosiddetta "buona pronuncia". Per altro, talvolta, l'adesione di queste persone a norme locali di tipo "tradizionale" può sollecitare la curiosità di chi risulta interessato ai fatti di lingua. A Genova, ad es., se pure nell'italiano locale è stata, ormai, espunta qualsiasi pronuncia diversa da "spezzini" /speʦ'ʦi:ni/ per indicare gli abitanti della Spezia - localmente /'speʦʦja/ -, rifacendosi alla denominazione ufficiale della città, permangono le denominazioni dialettali "a Spezza" /a 'spezza/ e /spe'ziŋ/. Le quali, essendo di derivazione diretta - cioè ininterrotta nel corso dell'evoluzione linguistica - ci dicono piuttosto chiaramente che l'italianizzazione del toponimo spezzino è fallace e che esso avrebbe dovuto essere trascritto come "Speggia" o qualcosa di assai simile, dal momento che questa è la corrispondenza tra l'evoluzione - su base toscana - della lingua italiana e la fonetica dei dialetti liguri. Infatti, ad es., a "maggio" corrisponde la voce locale "mazzu" /'mazzu/a Genova e "mazo" /'mazo/ alla Spezia ecc. ... Un fonema sonoro del dialetto - /-z-/ - non può mai corrispondere a un fonema sordo - /-ʦ-/- della lingua italiana. Ciò sarà poco, ma è sicuro ...
Chi avesse, comunque, ancora dubbi potrebbe ancora effettuare due tipi di verifiche:
1) interpellare direttamente gl'informatori della Spezia (in fondo, è proprio la loro città!);
2) consultare i documenti antichi.
1) Nell'italiano della Spezia si dice tuttora /speʣ'ʣi:ni/, quindi, l'adeguamento a una pronuncia incongruente del toponimo, almeno per quanto riguarda il nome degli abitanti, alla Spezia non è ancora avvenuto. E ciò risulta del tutto comprensibile dal momento che gli/speʣ'ʣi:ni/ sono loro, mentre, in dialetto /spe'ziŋ/, si può riscontrare adeguata corrispondenza col genovese. Infatti, alla Spezia, si dice, rispettivamente "Speza" /'spɛza/- la differenza rispetto a Genova (nell'assenza di geminazione consonantica) è solo dovuta al fatto che la Spezia ha, ormai, perduto, nel dialetto, questa possibilità variazionale) e /spe'ziŋ/, che "spiega" l'esito locale sonoro, cioè /speʣ'ʣi:ni/ anche in italiano. Il quale, per altro, non può - evidentemente - essere fatto risalire alla denominazione cittadina ufficiale - caratterizzata da fonema postaccentuale sordo -. E, allora, alcuni "riescono" perfino ad attribuire la colpa di questa incongruenza al dialetto locale. Ma non è affatto - come alcuni pure sostengono - che il dialetto locale sia "strano". È il nome ufficiale della città che non corrisponde alla sua vera identità! Il che è diverso!
2) La cartografia e i documenti risalenti all'epoca della Repubblica di Genova riportano, in particolare nei tempi meno antichi, il toponimo "Spezza" /'speʣʣa/ nell'italiano scritto dell'epoca. Ciò conferma soltanto quale sembra essere il vero toponimo dialettale locale rimasto invariato al trascorrere del tempo, oltre a dirci che anche gli antichi facevano ben pochi sforzi per italianizzare decentemente un toponimo locale. Trascrivevano di peso la denominazione dialettale. Sic et simpliciter! A far così non c'è nessuno che non sarebbe stato capace!
Inoltre, va detto che il dialetto spezzino attuale - oltre ad aver perduto la possibilità di geminazione consonantica contrastiva - ha, evidentemente perduto anche la vocale tradizionalmente definita "o turbata" negli altri dialetti liguri, che è pervenuta, evolutivamente, a /ɛ/. Che significa tutto ciò? Si fa prima a capirlo con un esempio, un detto locale, ad es., che definisce "Speza /'spɛza/, 'na bela reza /'rɛza/"- la Spezia, una bella rosa (ma in italiano non si potrebbe avere rima) -. Come si sarà ben compreso, ciò potrebbe anche implicare che il vero toponimo possa anche essere "Spoggia", dal momento che "rosa" divenne "reza" /'rɛza/, "fuoco" "fego" /'fɛgo/ e così via...
Così inquadrata la questione, gli studiosi - particolarmente quelli locali, che potrebbero anche avere più competenze in merito - avrebbero potuto indagare l'origine del toponimo o, almeno, dirci - dato che la Repubblica di Genova (nei cui documenti ancora si scriveva "Spezza") venne abolita nel 1815, cioè abbastanza recentemente, in senso storico - come/quando/perché sia sorto l'attuale toponimo ufficiale. E perché così palesemente inadeguato ... Ma sembra che le migliori menti che si siano occupate del toponimo non abbiano riscontrato nulla di più attraente che arrovellarsi sull'opportunità o meno di avvalersi dell'articolo determinativo. Un profluvio di considerazioni, di atti ufficiali e d'inchiostro versato - ormai, si fa per dire - per un'emerita stupidaggine, nell'ambito di un'indagine che denota un livello di curiosità intellettuale francamente desolante ...
Come se - a far funzionare un minimo la materia grigia - si potesse sciupare... Ma non ci si può far nulla. Il nostro ruolo è di spettatori. Soltanto una minima parte della documentazione che potrebbe rivelarsi utile risulta disponibile in rete e per poter approfondire la questione occorrerebbe il concorso di due circostanze:
1) avvertire il giusto livello di curiosità intellettuale;
2) risiedere in loco per poter godere di un agevole accesso alla documentazione esistente.
Ma certamente, per quanto consolidata nell'uso ufficiale, la denominazione della Spezia - come mostra anche la palese evidenza ancora rimasta e costituita dalla grossolana discrasia tra la pronuncia del "vero" etnico - /speʣ'ʣi:ni/ (sonora) - e quella del toponimo - /las'pɛʦʦja/ (sorda) - non può ritenersi il risultato di un'italianizzazione adeguata.
Chi avesse, comunque, ancora dubbi potrebbe ancora effettuare due tipi di verifiche:
1) interpellare direttamente gl'informatori della Spezia (in fondo, è proprio la loro città!);
2) consultare i documenti antichi.
1) Nell'italiano della Spezia si dice tuttora /speʣ'ʣi:ni/, quindi, l'adeguamento a una pronuncia incongruente del toponimo, almeno per quanto riguarda il nome degli abitanti, alla Spezia non è ancora avvenuto. E ciò risulta del tutto comprensibile dal momento che gli/speʣ'ʣi:ni/ sono loro, mentre, in dialetto /spe'ziŋ/, si può riscontrare adeguata corrispondenza col genovese. Infatti, alla Spezia, si dice, rispettivamente "Speza" /'spɛza/- la differenza rispetto a Genova (nell'assenza di geminazione consonantica) è solo dovuta al fatto che la Spezia ha, ormai, perduto, nel dialetto, questa possibilità variazionale) e /spe'ziŋ/, che "spiega" l'esito locale sonoro, cioè /speʣ'ʣi:ni/ anche in italiano. Il quale, per altro, non può - evidentemente - essere fatto risalire alla denominazione cittadina ufficiale - caratterizzata da fonema postaccentuale sordo -. E, allora, alcuni "riescono" perfino ad attribuire la colpa di questa incongruenza al dialetto locale. Ma non è affatto - come alcuni pure sostengono - che il dialetto locale sia "strano". È il nome ufficiale della città che non corrisponde alla sua vera identità! Il che è diverso!
2) La cartografia e i documenti risalenti all'epoca della Repubblica di Genova riportano, in particolare nei tempi meno antichi, il toponimo "Spezza" /'speʣʣa/ nell'italiano scritto dell'epoca. Ciò conferma soltanto quale sembra essere il vero toponimo dialettale locale rimasto invariato al trascorrere del tempo, oltre a dirci che anche gli antichi facevano ben pochi sforzi per italianizzare decentemente un toponimo locale. Trascrivevano di peso la denominazione dialettale. Sic et simpliciter! A far così non c'è nessuno che non sarebbe stato capace!
Inoltre, va detto che il dialetto spezzino attuale - oltre ad aver perduto la possibilità di geminazione consonantica contrastiva - ha, evidentemente perduto anche la vocale tradizionalmente definita "o turbata" negli altri dialetti liguri, che è pervenuta, evolutivamente, a /ɛ/. Che significa tutto ciò? Si fa prima a capirlo con un esempio, un detto locale, ad es., che definisce "Speza /'spɛza/, 'na bela reza /'rɛza/"- la Spezia, una bella rosa (ma in italiano non si potrebbe avere rima) -. Come si sarà ben compreso, ciò potrebbe anche implicare che il vero toponimo possa anche essere "Spoggia", dal momento che "rosa" divenne "reza" /'rɛza/, "fuoco" "fego" /'fɛgo/ e così via...
Così inquadrata la questione, gli studiosi - particolarmente quelli locali, che potrebbero anche avere più competenze in merito - avrebbero potuto indagare l'origine del toponimo o, almeno, dirci - dato che la Repubblica di Genova (nei cui documenti ancora si scriveva "Spezza") venne abolita nel 1815, cioè abbastanza recentemente, in senso storico - come/quando/perché sia sorto l'attuale toponimo ufficiale. E perché così palesemente inadeguato ... Ma sembra che le migliori menti che si siano occupate del toponimo non abbiano riscontrato nulla di più attraente che arrovellarsi sull'opportunità o meno di avvalersi dell'articolo determinativo. Un profluvio di considerazioni, di atti ufficiali e d'inchiostro versato - ormai, si fa per dire - per un'emerita stupidaggine, nell'ambito di un'indagine che denota un livello di curiosità intellettuale francamente desolante ...
Come se - a far funzionare un minimo la materia grigia - si potesse sciupare... Ma non ci si può far nulla. Il nostro ruolo è di spettatori. Soltanto una minima parte della documentazione che potrebbe rivelarsi utile risulta disponibile in rete e per poter approfondire la questione occorrerebbe il concorso di due circostanze:
1) avvertire il giusto livello di curiosità intellettuale;
2) risiedere in loco per poter godere di un agevole accesso alla documentazione esistente.
Ma certamente, per quanto consolidata nell'uso ufficiale, la denominazione della Spezia - come mostra anche la palese evidenza ancora rimasta e costituita dalla grossolana discrasia tra la pronuncia del "vero" etnico - /speʣ'ʣi:ni/ (sonora) - e quella del toponimo - /las'pɛʦʦja/ (sorda) - non può ritenersi il risultato di un'italianizzazione adeguata.