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Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 21 apr 2020 18:17
di filothewanted
Ciao a tutti, volevo chiedervi un parere su questa frase:

"In questo tirocinio, ho lavorato con la scrittura a 360 gradi: da una parte, ho collaborato alla comunicazione di un festival, ideando spot pubblicitari e occupandomi della redazione di contenuti; dall'altra mi sono dedicata a quattro aeree, dalla sottotitolazione alla revisione di dialoghi, dallo sviluppo di soggetti alla redazione di testi."

Secondo voi è corretta la forma "da una parte, dall'altra", anche se "nell'altra parte" parlo di quattro aree e non di una? Grazie.

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 21 apr 2020 18:57
di Marco1971
La scelta è forse poco felice: da una parte… dall’altra serve normalmente a contrapporre due cose, mentre qui non c’è vera e propria contrapposizione, visto che si tratta sempre, concretamente, di attività redazionale. Mi sembra piú logico scrivere:

...scrittura a 360 gradi: ho collaborato alla...; inoltre, mi sono dedicata a...

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 21 apr 2020 19:37
di filothewanted
Ciao, il fatto è che vorrei contrapporre il lavoro sostenuto per il festival (redazione di contenuti a fine pubblicitario) al resto, che è sempre redazione di contenuti, certo, ma non finalizzati alla pubblicità. Per cui in teoria le contrapposizioni sarebbero due (da una parte il lavoro per il festival contrapposto al resto delle attività e dall'altra una scrittura finalizzata alla vendita rispetto a una "più artistica". Cosa ne pensi?

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 21 apr 2020 20:29
di Marco1971
Penso che, a rigore, possa andar bene; ma penso anche che redazione di contenuti sia tautologico, perché, per smilzo che possa essere, un contenuto in una redazione c’è per definizione.

Mi permetto infine di sottoporre alla sua attenzione le regole di questa piazza (in particolare il punto 10). :)

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mer, 22 apr 2020 13:15
di filothewanted
Grazie del parere, sì meglio modificare redazione di contenuti, ho letto la norma e la rispetterò senz'altro e la ringrazio ancora.

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: lun, 27 apr 2020 2:20
di Marco1971
A beneficio di tutti, sia per l’uso della locuzione oggetto di questo filone, sia per gli spunti di riflessione, propongo questi esempi di Leopardi.

Mentre però i prodi da una parte nell’atto di affrontare i pericoli, e di bravare la morte, soccombevano così vilmente alla forza dei pregiudizi; la scienza trionfava dall’altra per mezzo di un filosofo imbelle. Talete avea predetta questa ecclissi, e tutta la Grecia rimase attonita, vedendo avverarsi questa predizione. (Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, 1815)

E mi ricordo del tempo della mia giovinezza; quando io leggendo i poemi di Virgilio con piena libertà di giudizio da una parte, e nessuna cura dell’autorità degli altri, il che non è comune a molti; e dall’altra parte con imperizia consueta a quell’età, ma forse non maggiore di quella che in moltissimi lettori è perpetua; ricusava fra me stesso di concorrere nella sentenza universale; non discoprendo in Virgilio molto maggiori virtù che nei poeti mediocri. (Il Parini, ovvero della gloria, 1832)

Nello stessissimo modo discorrete di una scoperta fatta p.e. mediante un viaggio, mediante un’Accademia, una intrapresa pubblica, o regia ec. la quale scoperta si suol mettere del tutto fuori della sfera degli accidenti. E vedrete che siccome da una parte la sfera del caso, in tutte le cose, massime umane, si stende assai più che non si crede, così d’altra parte, o tutte o il più di quelle invenzioni ec. che ora sono d’uso creduto di prima necessità, ed essenziale alla vita umana, sono effettivamente dovute al caso. (Zibaldone, 1832)

Del resto non sarebbe maraviglia che posti per estremi da una parte il volgar latino, e lo scritto, dall’altra i volgari italiano spagnolo francese, si trovasse che questi due ultimi si accostano più (nel materiale intendo, e nell’estrinseco, e particolare) allo scritto che al volgare latino, e l’italiano al contrario. Perocché in Italia il volgare latino era lingua naturale, e come naturale e indigeno venne a noi sotto la nuova spoglia di lingua italiana. (Zibaldone, 1832)

Così quelle voci e modi che una volta perché familiari alla nazione non erano eleganti, anzi fuggite dagli scrittori di stil nobile ed elevato, o che tali pretendevano di essere; divengono già elegantissime e graziosissime perché da una parte si riconoscono ancora facilmente per nazionali, e quindi sono intese subito da tutti, come per una certa memoria fresca, e non riescono affettate, dall’altra parte non sono più correnti nell’uso quotidiano. E così anche le parole e maniere una volta trivialissime e plebee nella nazione, aspirano all’onor di eleganti, e lo conseguiscono, come si potrebbe mostrare per mille esempi di voci e frasi individue. (Zibaldone, 1832)

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 28 apr 2020 0:44
di marcocurreli
Forse sarebbe meglio: per un verso... per l'altro.

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 28 apr 2020 1:48
di Marco1971
In quale frase o contesto? In base a quale criterio?

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mar, 28 apr 2020 23:55
di marcocurreli
Nel contesto dell'intervento d'apertura. (ma era solo un'idea.)

Re: Da una parte, dall'altra

Inviato: mer, 29 apr 2020 0:09
di Marco1971
Per un verso... per l’altro... e da una parte... dall’altra... sono sinonimi a tutti gli effetti. E si potrebbe aggiungere da un lato... dall’altro.... Ma la sostanza non cambia.