«Spike» (medicina)
Inviato: gio, 30 apr 2020 15:11
Purtroppo le vicende che stiamo vivendo ci hanno fatto conoscere, volenti o nolenti, alcuni termini tecnici della medicina. Termini che, in italiano, sono entrati in inglese, senza essere tradotti o subire alcun adattamento, more solito. Uno di questi è spike, che si riferisce a una caratteristica del cosiddetto coronavirus; ecco un esempio giornalistico (grassetto mio):
I ricercatori hanno sviluppato un modello tridimensionale della proteina spike, la proteina con cui il nuovo coronavirus riesce a penetrare nelle cellule umane. I risultati, quindi, saranno preziosi per lo sviluppo di nuovi farmaci (FONTE)
A tale riguardo, mi ha scritto Antonio Zoppetti. Riporto qui, col suo permesso, il suo messaggio:
I ricercatori hanno sviluppato un modello tridimensionale della proteina spike, la proteina con cui il nuovo coronavirus riesce a penetrare nelle cellule umane. I risultati, quindi, saranno preziosi per lo sviluppo di nuovi farmaci (FONTE)
A tale riguardo, mi ha scritto Antonio Zoppetti. Riporto qui, col suo permesso, il suo messaggio:
La sua traduzione mi piace molto, ma soprattutto piace agli esperti che ha interpellato. Che ne dite?[S]to perorando una causa, quella di tradure spike con spinula come si legge su Treccani http://www.treccani.it/vocabolario/spinula e anche sul dizionario Battaglia.
Sono rimasto sconvolto dal fatto che sui giornali e nei servizi televisivi di divulgazione scientifica si sia calato dall'alto l'inglese senza alternative facendo passare il battesimo della spinula (lo spuntone) che caratterizza il virus a corona con la parola inglese spike.
Ho domandato all'immunologa Maria Luisa Villa, che da anni si batte per non abbandonare l'italiano nella scienza, se fosse lecito parlare di spinula. Mi ha risposto che la trovava un'ottima traduzione e che avrebbe chiesto un parere a qualche collega virologo per capire se qualcuno dicesse così, aggiungendo sconsolata: ma “temo che l’argomento sia per loro di scarso interesse”. Al virologo Fabrizio Pregliasco la traduzione è piaciuta, ma il punto è che, davanti a una parola nuova, la soluzione più in voga è quella di usare l'inglese senza nemmeno porsi il problema.
Insomma sembra che me lo sia posto solo io il problema, e Maria Luisa Villa mi ha spronato a provare a diffondere spinula.
Sta per uscire un mio articolo su Treccani in cui raccolgo tutti gli anglicismi da coronavirus e ho divulgato anche la questione di spike-spinula, che ho anche inserito su AAA https://aaa.italofonia.info/spike/ con lo scopo di diffonderla.