Antonio Zoppetti, «La panspermia del ‹virus anglicus›»
Inviato: ven, 01 mag 2020 15:45
Vi segnalo quest’articolo di Zoppetti sul sito del Treccani.
Da notare il comportamento dei nostri media, che abbiamo potuto osservare nel suo evolversi: si usava l’italiano per definire la «chiusura» attuata dal governo cinese, ma quando lo stesso provvedimento è stato preso in Italia si è passati improvvisamente, e stabilmente, all’anglicismo lockdown. Lo stesso è avvenuto anche per il luogo a partire dal quale si sarebbe propagato il virus, ossia il mercato (del pesce o degli animali selvatici) di Wuhan, oggi denominato invece wet market.
L’articolo mette in evidenza anche come in questo periodo di crisi ci sia stato un vero acquazzone di anglicismi inutili, che ha inondato ogni aspetto della nostra vita, non soltanto per ciò che riguarda direttamente il virus e la pandemia. Come dice Zoppetti, molti di questi anglicismi spariranno in quanto occasionalismi, ma ciò che piú preoccupa è che si tratta di «una mania compulsiva», «una strategia comunicativa applicata in modo sistematico, e non sempre consapevole, per elevarsi e identificarsi socialmente».
Da notare il comportamento dei nostri media, che abbiamo potuto osservare nel suo evolversi: si usava l’italiano per definire la «chiusura» attuata dal governo cinese, ma quando lo stesso provvedimento è stato preso in Italia si è passati improvvisamente, e stabilmente, all’anglicismo lockdown. Lo stesso è avvenuto anche per il luogo a partire dal quale si sarebbe propagato il virus, ossia il mercato (del pesce o degli animali selvatici) di Wuhan, oggi denominato invece wet market.
L’articolo mette in evidenza anche come in questo periodo di crisi ci sia stato un vero acquazzone di anglicismi inutili, che ha inondato ogni aspetto della nostra vita, non soltanto per ciò che riguarda direttamente il virus e la pandemia. Come dice Zoppetti, molti di questi anglicismi spariranno in quanto occasionalismi, ma ciò che piú preoccupa è che si tratta di «una mania compulsiva», «una strategia comunicativa applicata in modo sistematico, e non sempre consapevole, per elevarsi e identificarsi socialmente».