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«Paesi frugali»

Inviato: mar, 28 lug 2020 14:16
di Ferdinand Bardamu
Quando parlano di Paesi «frugali», politici e giornalisti adottano un calco semantico che proviene direttamente dall’inglese. Frugal, infatti, in inglese in genere non significa ‹sobrio nel cibarsi›, bensí ‹parsimonioso›. Ne parla Michele Cortelazzo sul sito del Treccani.

Re: «Paesi frugali»

Inviato: mar, 28 lug 2020 14:37
di Millermann
Ne ha recentemente parlato anche la terminologa Licia Corbolante sul suo bloggo. :)

Re: «Paesi frugali»

Inviato: mar, 28 lug 2020 15:17
di Ferdinand Bardamu
Grazie. Sull’esempio della Corbolante, è importante notare come, nella lingua moderna, frugale si accompagni solitamente con sostantivi quali pasto, cena, pranzo, cibo e simili. Di qui una cert’aria di stranezza che molti avvertono in Paesi frugali; ma, come comprova la voce del Tommaseo-Bellini cui rimando su, l’aggettivo può riferirsi anche a persone (e quindi a entità astratte personificate).

Re: «Paesi frugali»

Inviato: mar, 28 lug 2020 15:53
di Marco1971
E non dimentichiamo l’accezione 3 del Battaglia (colonna centrale). :)

Re: «Paesi frugali»

Inviato: mar, 28 lug 2020 16:17
di Ferdinand Bardamu
Grazie anche a te. Del resto, l’estensione di significato da ‹sobrio nel mangiare› a ‹sobrio, parsimonioso, economo› in generale mi sembra del tutto naturale.

Re: «Paesi frugali»

Inviato: lun, 07 set 2020 14:58
di DON FERRANTE
Di sicuro in inglese è funzionale l'allitterazione: FRUGAL FOUR come i famosi FAB FOUR. Poi distorta per scopi politico-economici. FRUGALE è da FRUX, latino FRUTTO della terra: come frugale era un pasto parco e sobrio, altrettanto per metonimia lo è diventato chi quel pasto e quella dieta faceva d'abitudine.
Un chilo agro e stentato? :lol: