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«Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: gio, 10 set 2020 23:14
di Noctisdomina
Buonasera,
in rete mi sono imbattuta nella seguente frase: "La madre le intima di non chiamare l'ambulanza finché non fosse svenuta".
Il verbo introdotto dalla congiunzione "finché" non dovrebbe essere coniugato al congiuntivo passato, atteso che l'azione principale si svolge nel presente?

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: gio, 10 set 2020 23:20
di Marco1971
Qui si parla di un evento che potrebbe non avvenire, quindi si giustifica il congiuntivo trapassato. Dicendo finché non sia svenuta s’intenderebbe che per forza prima o poi deve svenire. :D

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: gio, 10 set 2020 23:32
di Noctisdomina
Se invece la perdita di coscienza fosse la naturale reazione dell'organismo si giustificherebbe l'impiego del congiuntivo passato? :lol:

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: gio, 10 set 2020 23:42
di Marco1971
Se fosse prevedibile e conseguenza inevitabile. Dubito, tuttavia, che perfino un medico sia in grado di affermarlo in modo certo.

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: ven, 11 set 2020 16:37
di DON FERRANTE
Mi sorge un dubbio e domando.
Nella frase proposta la reggente è al presente. La riporto in discorso diretto: "ti intimo di non chiamare... finché non sarà/sia/fosse svenuta". Che diventa in indiretto: "le intimai di non chiamare... finché non sarebbe/sia/fosse svenuta".
Al passato: "le intimai di... finché non sarebbe/fosse svenuta", con la nota differenza tra futuro nel passato e modale eventuale.
Con verbo transitivo (o con intransitivo inergativo): " ti ordino di non uscire finché non avrai/abbia/avessi(?) mangiato/dormito" e "ti ordinai di non uscire finché non avresti/avessi mangiato/dormito".
Se selezionassi il piuccheperfetto anche in dipendenza da un presente (con coincidenza di forma col caso di reggenza da verbo storico), posso considerarlo sempre a norma? Dandogli semplicemente una sfumatura psicologica di remota eventualità?

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: ven, 11 set 2020 19:15
di Marco1971
È senza dubbio poco comune avere il congiuntivo trapassato (o piucchepperfetto) in dipendenza da un presente (ma neanche troppo, si pensi a frasi come Credo che quel giorno avesse perso il passaporto). Rimane tuttavia possibile in certi casi, per parlare di fatti imprevedibili. Nell’esempio seguente, abbiamo un condizionale (non registrerei) che semanticamente indica una volontà nel presente (= non reputo giusto registrare):

Né io registrerei in un dizionario l’uso transitivo del «remeare», che non dirò nuovo, perché non ho competenza da tanto, ma rarissimo certo [...], finché non fosse stabilito criticamente il testo, che in alcuni fra i manoscritti migliori apparisce corrotto... (Archivum latinitatis medii aevi consociatarum academiarum auspiciis conditum, 1927)

Nella frase oggetto di questo filone, si parla di un possibile svenimento, condizione che può manifestarsi o no, ma che non è programmabile perché dipendente da tutto un concatenarsi di reazioni chimiche all’interno del corpo umano. Quando l’evento è programmabile, allora è normale il congiuntivo passato o l’indicativo futuro anteriore:

Ti intimo di non chiamare nessuno finché io non sia tornato/finché non sarò tornato.

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: ven, 11 set 2020 22:00
di DON FERRANTE
La ringrazio, signor Marco. Discussione piacevole, ma ho sempre qualche pulce. :P Data per pacifica la modalità del congiuntivo piuc(c)heperfetto nei casi sullodati (remota eventualità), nell'esempio da lei citato mi pare possa parlarsi piuttosto di imperfetto passivo, in piena sintonia col condizionale presente "non registrerei". Forse anche perché la proposizione ha una valenza temporo-suppositiva ("non registrerei... finché/se alfine non fosse/venisse stabilito..." ; un po' come "non lo farei, se/finché non lo facessi tu"). Sorte analoga a quella del "quando" con valore ipotetico.

Nell'altro caso, sicuramente corroborato da molteplici esempi, in dipendenza da un presente ("credo che avesse perso...") lo sguardo è rivolto ad un passato, con puntualizzazione appunto sul valore temporale di anterioriorità, tipica del piucchepperfetto nella consecutio, rispetto ad altro evento passato, qua sottaciuto o ellittico, ovvero: "credo che [quando lo vidi irritato/quando si precipitò tutto trafelato... o altro passato remoto narrativo] avesse (precedentemente) perso...".
Almeno così lo intendo.

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: ven, 11 set 2020 22:16
di Marco1971
Nella frase di partenza abbiamo appunto una temporale ipotetica che giustifica il congiuntivo piucchepperfetto. Non bisogna dimenticare che il condizionale dell’esempio che ho riportato equivale a un presente modalizzato (non considero ragionevole registrare), non a una condizione, come nei suoi esempi.

Passivo o attivo, non cambia nulla, si sarebbe potuto scrivere: ...finché qualcuno non avesse stabilito criticamente il testo.

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: ven, 11 set 2020 23:50
di Marco1971
Vedo ora che la frase è tolta da quest’articolo su Wikipedia. Si tratta del presente narrativo, che equivale a un passato. La colpa è tutta di Noctisdomina, che non fornisce mai un contesto sufficiente! :evil: :D

Si osserva comunque che un ‘finché’ + congiuntivo trapassato può dipendere anche da un futuro:

...e mancando, in assenza del Capitano, l’Alfiero, anderà alla Testa il Sergente con la sua alabarda, senza lasciar punto la testa, finché non fosse finita d’entrar tutta la guardia... (Discorsi militari del sig. Marc’Antonio dell’Orgio Melfitano, 1615)

Qui naturalmente esuliamo dalla lingua comune. Ma è importante ricordare che, di là dalle regole grammaticali, bisogna anche ragionare con le «regole semantiche», ossia, nel caso dei tempi verbali, con il significato delle loro valenze, nel rispetto delle possibilità consentite dal sistema della lingua.

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 0:43
di DON FERRANTE
Ah! Come avevo subodorato. Quello è un presente storico, o, meglio, letterario o drammatico, con cui si ripercorre la trama di un'opera; e che può essere sia narrativo che descrittivo.

Certo, signor Marco, era già da lei stata fatta chiara la modalità di quel condizionale (come i tipi di cortesia o dissociazione, tra gli altri). Avevo sottolineato non tanto la passività quanto il fatto che fosse un imperfetto il "non fosse stabilito". Poi, attivo o passivo nulla inficia nella nostra analisi.
Nel mio rapido esempio ho lasciato l'arbitrio di interpretarlo sia come condizionale puro che come modalizzato. A bruciapelo l'esempio appare come un classico periodo ipotetico, certo.
Potrei chiarire meglio con un "non lo definirei una meraviglia, finché non venisse/fosse ritoccato (o "l'autore non lo ritoccasse") nei particolari". Anche qua abbinamento condizionale presente+congiuntivo imperfetto. Altrimenti avrei avuto: " finché non fosse stato ritoccato/l'autore non l'avesse ritoccato".
Non sto dicendo che non sia parimenti accettabile :)

Dalla sua ultima citazione quel futuro sembra -come anche capitava nel latino- un futuro iussivo ("pro" imperativo), se ho ben percepito il contesto.

* Geminiamo! PiuCChePPerfetto :lol:

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 1:55
di Marco1971
La dicitura presente narrativo è valida:

Si tratta del cosiddetto presente storico (o narrativo), che si trova in testi letterari (8), ma che è possibile incontrare anche nell’orale e nello scritto informale.

Nel caso specifico, preferisco parlare di presente narrativo (e la descrizione è parte integrante della narrazione), riservando storico a fatti storici.

Geminiamo perché è la struttura stessa dell’italiano che l’impone. ;)

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 7:08
di DON FERRANTE
Senza dubbio, signor Marco. Venendo io dal latino, tendo a differenziare tra presente storico (o narrativo) e presente drammatico (o letterario), come suggerisce Ronconi (molto puntuale nel discriminare i due aspetti nel suo libro "Il verbo latino"). Nel capitolo della Treccani (ottimo) codesti vengono riuniti sotto l'etichetta generale di presente storico, accennando poi alle sue diverse sfumature.
Non era una battuta quella sulla geminazione, bensì un'autocritica. :D

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 13:09
di Noctisdomina
Marco1971 ha scritto: ven, 11 set 2020 23:50 Vedo ora che la frase è tolta da quest’articolo su Wikipedia. Si tratta del presente narrativo, che equivale a un passato. La colpa è tutta di Noctisdomina, che non fornisce mai un contesto sufficiente! :evil: :D
Dunque il presente narrativo esclude l'uso del congiuntivo passato?

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 13:24
di valerio_vanni
Fuori tema
DON FERRANTE ha scritto: sab, 12 set 2020 7:08 Senza dubbio, signor Marco. Venendo io dal latino, tendo a differenziare tra presente storico
Nel senso che quella è la lingua madre, e è stato catapultato ai giorni nostri con una macchina del tempo? ;-)

Re: «Finché» + congiuntivo in enunciati al presente

Inviato: sab, 12 set 2020 14:38
di DON FERRANTE
Fuori tema
Magari potervi tornare, linguisticamente parlando! Ma fors'anche "vade retro!" sotto altri punti di vista. Non saprei. :mrgreen: