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Ripetizione della preposizione dopo «cioè»

Inviato: dom, 13 set 2020 22:48
di Trevigiana
Salve,
vi disturbo riguardo a questa frase

La reazione da parte del pubblico, cioè degli spettatori, è...

Domando se l'avverbio cioè, per chiarire il termine cui si riferisce (nel nostro caso pubblico), debba ripetere l'eventuale preposizione, oppure la debba omettere, limitandosi al solo articolo.

La reazione da parte del pubblico, cioè gli spettatori, è...

Grazie a tutti e scusate per il disturbo domenicale. :P

Re: Ripetizione della preposizione dopo «cioè»

Inviato: dom, 13 set 2020 23:02
di Marco1971
Premesso che l’omissione della preposizione non può considerarsi un errore, è preferibile ripeterla in uno stile formale.

Ecco gli esempi:

Queste seconde mancanze sono conseguenze necessarie di quella prima, cioè della mancanza di un centro, e di altre molte cagioni. (Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’italiani, 1824)

Invaghito di tre forme diversamente eleganti, cioè della donna, della tazza e del veltro, l’acquafortista trovò una composizion di linee bellissima. (D’Annunzio, Il piacere, 1889)

Potei sperimentare che l’uomo, quando soffre, si fa una particolare idea del bene e del male, e cioè del bene che gli altri dovrebbero fargli e a cui egli pretende, come se dalle proprie sofferenze gli derivasse un diritto al compenso; e del male che egli può fare a gli altri, come se parimenti dalle proprie sofferenze vi fosse abilitato. (Pirandello, Il fu Mattia Pascal, 1904)

Re: Ripetizione della preposizione dopo «cioè»

Inviato: dom, 13 set 2020 23:38
di Utente cancellato 1536
Grazie mille, Marco1971.

Ha risolto anche un mio dubbio... annoso

I miei saluti

Re: Ripetizione della preposizione dopo «cioè»

Inviato: lun, 14 set 2020 1:53
di DON FERRANTE
Perfetto quanto chiaritole dal signor Marco, cara Trevigiana. Aggiungo solo una nota di logica sintattica, se le può essere utile:
nell'apposizione senza preposizione l'intento è solo quello di parafrasare la testa (ovvero "il pubblico"); in quella con la preposizione si parafrasa, in maniera ellittica, l'intero sintagma (il complemento d'agente "da parte del pubblico"), tanto che potrebbe riportare nell'apposizione l'intero gruppo: "cioè (la reazione da parte) degli spettatori", cosa che non le riuscirebbe nell'altro caso, visto il differente intento.