«Fatberg»
Moderatore: Cruscanti
«Fatberg»
Oggi ho scoperto l'esistenza del fatberg (dall'inglese iceberg 'isbergo', incrociato con fat 'grasso'): un grande ammasso più o meno solido di rifiuti e grasso, che si forma nelle fogne e può ostruirle.
La vichipedia italofona manca ancora di una voce dedicata, ma so che potrebbe essere aggiunta molto presto. Qualcuno di voi conosce una traduzione già esistente (magari, chessò, nel gergo degl'idraulici...)?
Oppure —Vichipedia a parte— avete qualche proposta originale da avanzare?
La vichipedia italofona manca ancora di una voce dedicata, ma so che potrebbe essere aggiunta molto presto. Qualcuno di voi conosce una traduzione già esistente (magari, chessò, nel gergo degl'idraulici...)?
Oppure —Vichipedia a parte— avete qualche proposta originale da avanzare?
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Re: «Fatberg»
Fetisbergo
Re: «Fatberg»
Se Migliorini, che auspicava che da iceberg si facesse isbergo, dovette rassegnarsi, non credo proprio che oggi, invisi gli adattamenti, abbia alcuna possibilità di successo una tale soluzione (che oltretutto propone un fet senz’appiglio semantico; percorrendo questa strada impercorribile, allora qualcosa come fabbergo avrebbe maggiore dignità strutturale e semantica: fa bergo = fa montagna).
Vedo che neanche gli spagnoli, pur campioni in questo, hanno proposto un equivalente.
P.S. M’è venuto in mente ora: sul modello di fabbisogno, non sarebbe forse improponibile fammonte.
Vedo che neanche gli spagnoli, pur campioni in questo, hanno proposto un equivalente.
P.S. M’è venuto in mente ora: sul modello di fabbisogno, non sarebbe forse improponibile fammonte.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Fatberg»
In mente molte. Nessuna soluzione, perché sono il primo, signor Marco, a riconoscerne l'inattecchibilità, come già sostenevo in altri filoni.
L'appiglio, certo non col "fat" inglese ("grasso"), era allitterante e metaforico al tempo stesso: fet- di fetido, fetente, fetore ecc...
Insomma, un "monte di massa fetida". Senza pretesa veruna, mi pare abbastanza icastico.
L'appiglio, certo non col "fat" inglese ("grasso"), era allitterante e metaforico al tempo stesso: fet- di fetido, fetente, fetore ecc...
Insomma, un "monte di massa fetida". Senza pretesa veruna, mi pare abbastanza icastico.
Re: «Fatberg»
Lipobergo. In greco λίπος significa ‘grassume’.
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Re: «Fatberg»
Urge sincope e assimilazione. Fidatevi, fetisbergo è... simpatico.
"...e ci ritrovammo dinanzi a quel maleodorante fetisbergo".

"...e ci ritrovammo dinanzi a quel maleodorante fetisbergo".
- marcocurreli
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Re: «Fatberg»
Ammasso di rifiuti va sempre bene. Il proposto grumo fognario va benissimo. Io direi che rincorrendo le abitudini lessicali degli angloamericani di creare neologismi per ogni cosa alla fine si diventa più esterofili degli esterofili. Non si vogliono usare inglesismi ma non si disdegna di assimilare una cultura linguistica che non ci appartiene.
Il pericolo è, secondo me, quello di diventare in futuro angloamericani tradotti in italiano, più che italiani.
Il pericolo è, secondo me, quello di diventare in futuro angloamericani tradotti in italiano, più che italiani.
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Re: «Fatberg»
Signor Marcocurreli, io, come altri, abbiamo solo lanciato proposte. Consapevoli che rimarranno tali. Se ha letto il mio intervento alla voce/filone "smartabile", il mio pensiero riguardo a prestiti, calchi e adattamenti (soprattutto ibridi) è abbastanza chiaro.
Ma un utente apre il filone e qualcuno propone.
Un "ammasso di rifiuti" va bene sì, ma mi sembra un iperonimo o generico. "Grumo fognario" è già più "ad hoc".
Io cerco di virare sul calco o sull'adattamento per questioni di economia linguistica.
Ma un utente apre il filone e qualcuno propone.
Un "ammasso di rifiuti" va bene sì, ma mi sembra un iperonimo o generico. "Grumo fognario" è già più "ad hoc".
Io cerco di virare sul calco o sull'adattamento per questioni di economia linguistica.
Ultima modifica di DON FERRANTE in data mar, 05 gen 2021 1:48, modificato 1 volta in totale.
- marcocurreli
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Re: «Fatberg»
La mia era una considerazione di carattere generale, non una critica ad alcuno degli interventi di questa discussione. Io, fosse per me, tutti questi nuovi anglicismi li ignorerei, ma purtroppo essi dilagano e bisogna nostro malgrado cercare di arginarli in qualche modo. So benissimo che è meglio un calco ben formato in italiano che un puro anglicismo, se questo avesse una maggiore probabilità di attecchimento; ciò non toglie nulla alle mie considerazioni.
Tornando a noi, fatberg è l'unione di fat e berg sul modello di iceberg, quindi letteralmente "montagna di grasso". Tale neologismo, che dovrebbe indicare un ammasso di rifiuti non biodegradabili (di tutto e di più) amalgamati con sostanze grasse (se ho ben capito), non è per niente autoesplicativo (in linea con la tradizione linguistica angloamericana). Nella tradizione linguistica italiana le parole di nuova formazione sono autoesplicative (almeno, si cerca che lo siano).
Tornando a noi, fatberg è l'unione di fat e berg sul modello di iceberg, quindi letteralmente "montagna di grasso". Tale neologismo, che dovrebbe indicare un ammasso di rifiuti non biodegradabili (di tutto e di più) amalgamati con sostanze grasse (se ho ben capito), non è per niente autoesplicativo (in linea con la tradizione linguistica angloamericana). Nella tradizione linguistica italiana le parole di nuova formazione sono autoesplicative (almeno, si cerca che lo siano).
Ultima modifica di marcocurreli in data lun, 21 set 2020 1:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: «Fatberg»
Sono pienamente d'accordo con lei. Sia chiaro che questa anglo-invasione la odio nelle viscere. E questo tentativo di uniformarsi, come se si perdesse la scia dell'avanguardia, lo odio viepiù.
Questi adattamenti, a mio modo di vedere, rimangono un trastullo e poco più.
Sicuramente fatberg - se ho ben capito il referente - è quasi un iperonimo, un po' generico. La mia elucubrazione ha seguito l'allitterazione e forse un più diretto riferimento ad una "montagna di fetenzia, più o meno grassa che sia".
Questi adattamenti, a mio modo di vedere, rimangono un trastullo e poco più.
Sicuramente fatberg - se ho ben capito il referente - è quasi un iperonimo, un po' generico. La mia elucubrazione ha seguito l'allitterazione e forse un più diretto riferimento ad una "montagna di fetenzia, più o meno grassa che sia".
Ultima modifica di DON FERRANTE in data mar, 05 gen 2021 1:49, modificato 1 volta in totale.
Re: «Fatberg»
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: «Fatberg»
Sono onesto: su "referente" non avevo mai riflettuto. Termine sempre trovato in ogni libro.
Sopra ho notato "ammalgama", ma non ho proferito verbo.
Forse problemi di tastiera o il precedente "ammasso".
Scusate il fuori tema.
Sopra ho notato "ammalgama", ma non ho proferito verbo.

Scusate il fuori tema.
Re: «Fatberg»
Verbo proferii e rimandi proffersi per richiamare la sua attenzione, in questi tempi di digitomania («presto presto, scrivi scrivi, e soprattutto non rileggere»), sulla cura formale (ho letto in un’altra discussione, tra l’altro, un suo nè...nè); per frenare l’abitudine alla scrittura impulsiva e incoraggiare la ricerca, la riflessione, la revocazione in dubbio. Sperando che tutto questo non sia indarno. 
E qui finisce davvero il fuoritema.

E qui finisce davvero il fuoritema.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- marcocurreli
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Re: «Fatberg»
Ho corretto. (Mi era scappata una emme di troppo.)
PS: se ricapitasse, proferisca pure (eviterei figuracce).
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Chi c’è in linea
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