«Intridersi»: es. «si intrideva delle cose»
Inviato: gio, 01 ott 2020 6:56
Come parafrasereste voi il verbo «intridersi» nel contesto sottostante?
Contesto
Una donna si paragona a una lumaca senza guscio. Afferma che è «come scorticata», implicando —
così lo interpreto io— che non vi è alcuno spazio tra lei e il mondo esterno che le permetta differenziarsi da ogni altra cosa nel mondo, impedendole di trasformarsi da un essere vulnerabile in uno indipendente in grado di difendersi da qualsiasi pericolo esterno con la propria forza.
«Fino a pochi mesi fa mi paragonavo a una lumaca senza guscio. Infatti io mi strisciavo sulle cose, ferendomi ad ogni movimento, senza riuscire a sollevarmi su di esse. Della lumaca senza guscio avevo i movimenti lenti e orizzontali, il corpo allungato e goffo, inespressivo. In più ero come scorticata. Quello che strisciava e urtava e si intrideva delle cose, non era un corpo ben levigato e scivoloso, ma un corpo senza pelle, dalla carne scoperta e dolorante. Per questo io soffrivo e mi aggiravo ciecamente alla ricerca di un riparo senza mai trovarlo.» (Il letargo, Dacia Maraini)
Provo io per primo a parafrasare il significato del verbo «intridersi» in questo particolare contesto
Contesto
Una donna si paragona a una lumaca senza guscio. Afferma che è «come scorticata», implicando —
così lo interpreto io— che non vi è alcuno spazio tra lei e il mondo esterno che le permetta differenziarsi da ogni altra cosa nel mondo, impedendole di trasformarsi da un essere vulnerabile in uno indipendente in grado di difendersi da qualsiasi pericolo esterno con la propria forza.
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«Fino a pochi mesi fa mi paragonavo a una lumaca senza guscio. Infatti io mi strisciavo sulle cose, ferendomi ad ogni movimento, senza riuscire a sollevarmi su di esse. Della lumaca senza guscio avevo i movimenti lenti e orizzontali, il corpo allungato e goffo, inespressivo. In più ero come scorticata. Quello che strisciava e urtava e si intrideva delle cose, non era un corpo ben levigato e scivoloso, ma un corpo senza pelle, dalla carne scoperta e dolorante. Per questo io soffrivo e mi aggiravo ciecamente alla ricerca di un riparo senza mai trovarlo.» (Il letargo, Dacia Maraini)
Provo io per primo a parafrasare il significato del verbo «intridersi» in questo particolare contesto
- a) Quello che strisciava e urtava e si confondeva / si mescolava / si dissolveva con le cose non era un corpo ben levigato e scivoloso, ma un corpo senza pelle, dalla carne scoperta e dolorante.
- b) assorbiva / assimilava le cose quasi fossero sostanze liquide ?