«Pasta»: «nella pasta amara del suo cinismo»
Inviato: gio, 12 nov 2020 1:17
Il sostantivo «pasta» significa, tra l’altro, natura dell’uomo, indole, carattere («siamo tutti della stessa pasta», abbiamo tutti le stesse qualità, gli stessi difetti; «Io sono fatto d’altra pasta», ho un carattere diverso.)
Con riferimento a un sostantivo astratto però (non a una persona) come parafrasereste voi «pasta» nell’espressione sottostante «nella pasta amara del suo cinismo» ?
Contesto
Aldo, un giovane ora innamorato di sua cugina Giovanna, decide di porre fine alla sua previa relazione prevalentemente sessuale con Christina, una donna che lo aveva usato e maltrattato in precedenza. Entrambi si salutano per l'ultima volta nell’atrio di un albergo.
«Christina si fermò nell’atrio dell’albergo e gli tese la mano. “Avevo meditato di offrirti da bere in camera mia e di sedurti, ma ho scelto male il momento. Ciao.” Con un lieve senso di rimorso egli le tenne la mano nella sua, poi gliela baciò. Nessuno al mondo è tutto cattivo o tutto buono, pensava, tutto furbo o tutto stupido. Anche Christina, nella pasta amara del suo cinismo — Dio, come parlava staccata del marito che stava morendo e di risposarsi— aveva una vena dolce e romantica, e adesso cercava l’amore. Si volse un momento, dopo che l’ebbe salutata, e la vide ferma davanti all’ascensore. La vide sorridere, al suo sguardo, e per la prima volta era un sorriso buono, onesto, non da femmina maliziosa. Meglio che lei non l’avesse portato in camera sua per sedurlo, pensò uscendo dall’albergo. Non avrebbe certo opposto resistenza, ma poi gli sarebbe dispiaciuto per Giovanna.»
Provo io per primo a parafrasare
Anche Christina, nel carattere particolarmente amaro del suo cinismo — Dio, come parlava staccata del marito che stava morendo e di risposarsi— aveva una vena dolce e romantica, e adesso cercava l’amore.
L'ho parafrasato correttamente o sbaglio ?
Con riferimento a un sostantivo astratto però (non a una persona) come parafrasereste voi «pasta» nell’espressione sottostante «nella pasta amara del suo cinismo» ?
Contesto
Aldo, un giovane ora innamorato di sua cugina Giovanna, decide di porre fine alla sua previa relazione prevalentemente sessuale con Christina, una donna che lo aveva usato e maltrattato in precedenza. Entrambi si salutano per l'ultima volta nell’atrio di un albergo.
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«Christina si fermò nell’atrio dell’albergo e gli tese la mano. “Avevo meditato di offrirti da bere in camera mia e di sedurti, ma ho scelto male il momento. Ciao.” Con un lieve senso di rimorso egli le tenne la mano nella sua, poi gliela baciò. Nessuno al mondo è tutto cattivo o tutto buono, pensava, tutto furbo o tutto stupido. Anche Christina, nella pasta amara del suo cinismo — Dio, come parlava staccata del marito che stava morendo e di risposarsi— aveva una vena dolce e romantica, e adesso cercava l’amore. Si volse un momento, dopo che l’ebbe salutata, e la vide ferma davanti all’ascensore. La vide sorridere, al suo sguardo, e per la prima volta era un sorriso buono, onesto, non da femmina maliziosa. Meglio che lei non l’avesse portato in camera sua per sedurlo, pensò uscendo dall’albergo. Non avrebbe certo opposto resistenza, ma poi gli sarebbe dispiaciuto per Giovanna.»
Provo io per primo a parafrasare
Anche Christina, nel carattere particolarmente amaro del suo cinismo — Dio, come parlava staccata del marito che stava morendo e di risposarsi— aveva una vena dolce e romantica, e adesso cercava l’amore.
L'ho parafrasato correttamente o sbaglio ?