Pagina 1 di 1

Modo della proposizione soggettiva

Inviato: gio, 12 nov 2020 1:29
di Noctisdomina
Buonasera,
se il soggetto dell'enunciazione Mi è rimasto impresso è costituito da una proposizione soggettiva, quest'ultima può essere coniugata all'indicativo (Mi è rimasto impresso che domandavano...), data l'analogia semantica con il verbo "ricordare" (che nella forma affermativa regge l'indicativo)? Oppure la soggettiva dev'essere formulata al congiuntivo (Mi è rimasto impresso che domandassero...)?

Re: Modo della proposizione soggettiva

Inviato: gio, 12 nov 2020 13:59
di Marco1971
Sembra che l’uso abbia stabilito l’indicativo:

...non ne ricordo i precisi termini, ma mi è rimasto impresso, che [un articolo di legge] stabiliva pene contro coloro i quali tentassero di rendere meno libera la gara con intelligenza fra i concorrenti. (Atti parlamentari..., 1885)

Di quando ero piccolo mi è rimasto impresso che durante le feste di Natale e di Pasqua in cui la famiglia si riuniva, invece mio padre doveva andare in caserma perché era di servizio... (Rivista trimestrale di scienzia della amministrazione, 1993)

E quello mi è rimasto impresso, che la nonna era scandalizzata a vedere come... perché io ero scappata. (Visto per censura, 2004)

Re: Modo della proposizione soggettiva

Inviato: gio, 12 nov 2020 14:17
di DON FERRANTE
Indicativo. Premettendo che le soggettive, come le oggettive, possono selezionare tutti e tre i modi, anche in base alla categoria del verbo della reggente.
In tal caso rimanere impresso è sintagma che esprime un ricordo ben saldo, vivido e quasi attuale, di immagine che abbiamo come davanti agli occhi.