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«Ingannevole» e «ingannoso»

Inviato: lun, 14 dic 2020 1:36
di Fausto Raso
Tutti i vocabolari consultati ─ tranne il GDU, il nuovo De Mauro, il dizionario Olivetti e lo Zingarelli ─ non lemmatizzano l'aggettivo 'ingannoso', attestano solo ingannevole. Secondo il sottoscritto sarebbe bene che il lemma in oggetto fosse registrato in tutti i vocabolari dell'uso perché tra i due aggettivi ─ sempre secondo chi scrive ─ c'è una "differenza semantica". 'Ingannevole' ─ ce lo dice il suffisso "-evole" ─ vale "che può trarre in inganno": sono tutte speranze 'ingannevoli'; 'ingannoso', invece, "contiene già l'inganno": è un libro 'ingannoso'. Il suffisso "-oso", insomma, si usa per la formazione di aggettivi – il piú delle volte di derivazione latina – che indicano abbondanza, pienezza, dotazione, accentuata caratterizzazione di ciò che è indicato dal sostantivo di base, come in ‘maestoso’, ‘noioso’, ‘amoroso’, ‘muscoloso’ ecc. Il suffisso ‘-oso’ indica, dunque – in linea generale ─ la presenza di una certa qualità, quantità o condizione. Quando si vuole mettere in evidenza la certezza dell' 'ingannosità' di qualcosa è piú appropriato, pertanto ─ secondo lo scrivente ─ l'uso dell'aggettivo 'ingannoso'.

Re: «Ingannevole» e «ingannoso»

Inviato: gio, 04 feb 2021 9:55
di Carlo_Porta04
So che i dizionarî piú recenti sono meno attendibili, ma io ho solo quelli in versione cartacea. Nello Zingarelli 2020 è lemmatizzato codesto vocabolo —segnato di uso raro e letterario— col significato di ingannevole, mendace; oppure pieno di inganni, anche se in quest'ultima accezione è arcaico. Nel Treccani, invece, non c'è. Il derivato ingannosità è assente in ambo i vocabolarî.

Re: «Ingannevole» e «ingannoso»

Inviato: gio, 04 feb 2021 11:42
di lorenzos