«Nomofobia»
Inviato: mar, 05 gen 2021 21:18
Mi accorgo che mi era sfuggito (e noto che è sfuggito anche ad altri partecipanti a queste discussioni) il neologismo nomofobia, che i redattori della Treccani datano addirittura al 2008.
https://www.treccani.it/vocabolario/nom ... %20terrore').
nomofobia s. f. (iron.) Il terrore di rimanere privi del telefonino. ◆ [tit.] Telefonino dimenticato. Esplode la nomofobia [testo] E ora c’è anche la nomofobia. È questo il nome – dove «nomo» è l’abbreviazione di «no mobile» – che ricercatori britannici hanno dato al terrore di non essere raggiungibile al cellulare. La ricerca, commissionata a YouGov dal dipartimento per la telefonia delle Poste, ha concluso che soffrono di nomofobia il 53% degli utenti di telefonia cellulare del Regno Unito. Secondo il sondaggio, questa sindrome colpisce più gli uomini (58%) che le donne (48%). (Repubblica, 1° aprile 2008, p. 25, Cronaca).
Adattato dall’ingl. nomophobia, a sua volta composto da nomo, forma accorciata dell’espressione no mo(bile phone), e dal confisso -phobia (‘fobia, terrore’).
Certo, quello che più mi rende perplesso è l'uso di un prefissoide di dubbia origine qual è in questo caso "nomo-", che niente ha a che fare con il normale prefissoide di primo grado nòmo- [dal gr. νομο-, der. di νέμω nel sign. di «governare, reggere, regolare», che ha il significato di «legge», «norma» e simili].
https://www.treccani.it/vocabolario/nom ... %20terrore').
nomofobia s. f. (iron.) Il terrore di rimanere privi del telefonino. ◆ [tit.] Telefonino dimenticato. Esplode la nomofobia [testo] E ora c’è anche la nomofobia. È questo il nome – dove «nomo» è l’abbreviazione di «no mobile» – che ricercatori britannici hanno dato al terrore di non essere raggiungibile al cellulare. La ricerca, commissionata a YouGov dal dipartimento per la telefonia delle Poste, ha concluso che soffrono di nomofobia il 53% degli utenti di telefonia cellulare del Regno Unito. Secondo il sondaggio, questa sindrome colpisce più gli uomini (58%) che le donne (48%). (Repubblica, 1° aprile 2008, p. 25, Cronaca).
Adattato dall’ingl. nomophobia, a sua volta composto da nomo, forma accorciata dell’espressione no mo(bile phone), e dal confisso -phobia (‘fobia, terrore’).
Certo, quello che più mi rende perplesso è l'uso di un prefissoide di dubbia origine qual è in questo caso "nomo-", che niente ha a che fare con il normale prefissoide di primo grado nòmo- [dal gr. νομο-, der. di νέμω nel sign. di «governare, reggere, regolare», che ha il significato di «legge», «norma» e simili].