Sostantivi giustapposti
Inviato: mer, 20 gen 2021 13:38
Buongiorno!
Vorrei chiedere un aiuto su un fenomeno che non trovo nei libri di grammatica ma incontro spesso nei libri, giornali e nel parlato. Sostantivi appaiati, cioè le costruzioni "sostantivo + sostantivo" in cui il secondo sostantivo funge da aggettivo e non concorde con il primo.
Di esempi ne ho tanti.
In alcuni vedo la preposizione sottintesa, per esempio: "sala riunioni" → "sala per riunioni", "condizioni base" → "condizioni di base", ecc. ("pausa (di) pranzo", "abiti (da) donna", "allerta (per) neve"...)
In altri invece la preposizione non c'è, neanche implicita.
Per esempio: "asilo nido", "busta paga", "maschio alfa", "offerta lampo", "ragazza squillo", "bambino prodigio", "porta finestra", "cane segugio", ecc.
Mi sembra strano il fatto che il secondo sostantivo di solito non cambia né nel genere, né nel numero. Ad esempio, il "bambino prodigio" nel plurale diventa "bambinI prodigiO", il "cane segugio" fa "canI segugiO". Per analogia con la mia lingua madre mi viene sempre da cambiare anche il secondo nome, dire "bambini prodigi", "cani segugi" e simile. Mi sto ancora abituando all'idea di lasciare invariata la seconda parola.
Nello stesso tempo non sono sicura come si fa nei casi come "ragazza madre". La ricerca su Google mi trova 187.000 risultati per "ragazzE madrE" (virgolettato) e 1.200.000 risultati per "ragazzE madrI" (sempre virgolettato). 36 risultati per "leprI femminA" e 312 risultati per "leprI femminE". Come se il secondo sostantivo deve concordare con il primo. Mentre ricordo un esempio da un libro di Alessandro Baricco, Emmaus, “Cresciamo, nell’idea di essere degli eroi – ma tuttavia di un tipo strano, che non discende nella tipologia classica dell’eroe – non amiamo infatti le armi, né la violenza, né la lotta animale. Siamo eroi femmina, per quel nostro insinuarci nella bagarre a mani nude, forti di un candore infantile..." L'autore usa la stessa costruzione, "eroi femmina", non cambiando il secondo sostantivo.
Insomma, sono confusa.
Volevo chiedere se esistesse una regola alla quale appoggiarmi.
Come posso sapere in quali casi è possibile formare una costruzione simile? Esiste "un’offerta lampo", "una rapina lampo", "un treno lampo". Posso allo stesso modo formare "un risultato lampo" per un risultato che arriva subito? Una "sensazione lampo" per una sensazione fulminea? Una "metamorfosi lampo" per quando qualcuno si trasforma in un attimo? Eccetera.
E poi, come posso sapere se devo cambiare il secondo sostantio oppure deve rimanere invariato?
Grazie in anticipo per ogni risposta!
Vorrei chiedere un aiuto su un fenomeno che non trovo nei libri di grammatica ma incontro spesso nei libri, giornali e nel parlato. Sostantivi appaiati, cioè le costruzioni "sostantivo + sostantivo" in cui il secondo sostantivo funge da aggettivo e non concorde con il primo.
Di esempi ne ho tanti.
In alcuni vedo la preposizione sottintesa, per esempio: "sala riunioni" → "sala per riunioni", "condizioni base" → "condizioni di base", ecc. ("pausa (di) pranzo", "abiti (da) donna", "allerta (per) neve"...)
In altri invece la preposizione non c'è, neanche implicita.
Per esempio: "asilo nido", "busta paga", "maschio alfa", "offerta lampo", "ragazza squillo", "bambino prodigio", "porta finestra", "cane segugio", ecc.
Mi sembra strano il fatto che il secondo sostantivo di solito non cambia né nel genere, né nel numero. Ad esempio, il "bambino prodigio" nel plurale diventa "bambinI prodigiO", il "cane segugio" fa "canI segugiO". Per analogia con la mia lingua madre mi viene sempre da cambiare anche il secondo nome, dire "bambini prodigi", "cani segugi" e simile. Mi sto ancora abituando all'idea di lasciare invariata la seconda parola.
Nello stesso tempo non sono sicura come si fa nei casi come "ragazza madre". La ricerca su Google mi trova 187.000 risultati per "ragazzE madrE" (virgolettato) e 1.200.000 risultati per "ragazzE madrI" (sempre virgolettato). 36 risultati per "leprI femminA" e 312 risultati per "leprI femminE". Come se il secondo sostantivo deve concordare con il primo. Mentre ricordo un esempio da un libro di Alessandro Baricco, Emmaus, “Cresciamo, nell’idea di essere degli eroi – ma tuttavia di un tipo strano, che non discende nella tipologia classica dell’eroe – non amiamo infatti le armi, né la violenza, né la lotta animale. Siamo eroi femmina, per quel nostro insinuarci nella bagarre a mani nude, forti di un candore infantile..." L'autore usa la stessa costruzione, "eroi femmina", non cambiando il secondo sostantivo.
Insomma, sono confusa.
Volevo chiedere se esistesse una regola alla quale appoggiarmi.
Come posso sapere in quali casi è possibile formare una costruzione simile? Esiste "un’offerta lampo", "una rapina lampo", "un treno lampo". Posso allo stesso modo formare "un risultato lampo" per un risultato che arriva subito? Una "sensazione lampo" per una sensazione fulminea? Una "metamorfosi lampo" per quando qualcuno si trasforma in un attimo? Eccetera.
E poi, come posso sapere se devo cambiare il secondo sostantio oppure deve rimanere invariato?
Grazie in anticipo per ogni risposta!