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«Manifesto in difesa della lingua italiana»
Inviato: sab, 24 feb 2007 20:36
di Marco1971
Segnalo
questa pagina, donde si accede al testo in oggetto. Mi pare un po’ maldestro e vago, ma l’importante è che da piú parti si senta la necessità di (re)agire. L’amico Narsete, iscrittosi di recente a
Cruscate, mi ha inoltre segnalato un libro di Lucio D’Arcangelo,
Difesa dell’italiano. Lingua e identità nazionale, Ideazione, 2003 (purtroppo non disponibile al momento su iBS

).
Inviato: dom, 25 feb 2007 3:09
di Freelancer
La pagina non compare. Sarebbe il manifesto scritto nel 2003 dall'Accademia degli Incamminati?
Inviato: dom, 25 feb 2007 15:45
di Marco1971
Strano, perché il collegamento funziona...

Comunque le copincollo parte della presentazione:
Nell’estate del 1995, Filippo Ravizza e Franco Manzoni hanno ideato e redatto il «Manifesto in difesa della lingua italiana», allo scopo di aprire con urgenza un dibattito, il più ampio possibile, su un tema che oggi, a cinque anni di distanza, è divenuto di grande attualità (cfr. luglio Lingua Italiana: la miglior difesa è l'attacco): il destino della lingua italiana. Il pericolo che allora Ravizza e Manzoni vedevano all’orizzonte e denunciavano con forza, nel loro stile di poeti, era quello della «perdita dell’italiano». [...]
Ma le adesioni non si limitano alla Regione Lombardia. Contatti sono in corso con intellettuali francesi e spagnoli nell’ottica di un’alleanza necessaria e auspicabile tra le lingue neolatine d’Europa. E particolarmente positiva è stata la risposta dei francesi. Manzoni e Ravizza hanno, infatti, già avviato contatti preliminari con i funzionari dell’Agenzia della francofonia di Parigi che hanno espresso interesse per il documento. [...]
Secondo i promotori, organizzare l’autodeterminazione linguistica, organizzare una koinè diversa da quella inglese-americana può, infatti, essere motivo di arricchimento culturale per tutti i popoli del mondo, nonché un obiettivo che veda oggettivamente vicine le lingue italiana, francese, spagnola, portoghese e romena.
Tuttavia, l’impatto del «manifesto» non si ferma ad un’alleanza tra le lingue neolatine. Nei prossimi mesi Lubiana e Zagabria saranno teatro per discutere di questo testo (ovviamente tradotto nelle rispettive lingue), poiché anche le popolazioni dei nuovi Stati dell’Est europeo intendono schierarsi a fianco di un movimento «transnazionale» che, pur in una situazione cosmopolita e di globalizzazione, riesca a salvaguardare l’identità collettiva linguistica di ogni singolo popolo.
Inviato: dom, 25 feb 2007 20:24
di Fausto Raso
Freelancer ha scritto:La pagina non compare.
Questo collegamento dovrebbe funzionare
http://www.italialibri.net/arretratis/novita0900.html
Inviato: dom, 25 feb 2007 20:57
di Freelancer
C'è un problema con il sito
www.italialibri.net penso, perché non riesco ad accedervi né con Internet Explorer né con Mozilla. Magari provo domani.
Re: «Manifesto in difesa della lingua italiana»
Inviato: lun, 26 feb 2007 21:47
di Federico
Marco1971 ha scritto:L’amico Narsete, iscrittosi di recente a
Cruscate, mi ha inoltre segnalato un libro di Lucio D’Arcangelo,
Difesa dell’italiano. Lingua e identità nazionale, Ideazione, 2003 (purtroppo non disponibile al momento su iBS

).
Si trova però ad esempio
qui.
Inviato: lun, 26 feb 2007 22:18
di Freelancer
Finora ho sempre usato Internet Bookshop per l'acquisto di libri. Questa webster.it da quanto tempo opera? Sono affidabili?
Ad esempio, hanno in catalogo "Euro. Storia di un neologismo" che Internet Bookshop mi ha detto essere non più disponibile. Hanno quindi un magazzino migliore o fanno promesse vane?
Inviato: mar, 27 feb 2007 0:48
di Federico
Freelancer ha scritto:Ad esempio, hanno in catalogo "Euro. Storia di un neologismo" che Internet Bookshop mi ha detto essere non più disponibile. Hanno quindi un magazzino migliore o fanno promesse vane?
Sinceramente non ho ancora provato, ma a quanto ho visto non è altro che un sito fotocopia di altri come
Libreria universitaria e
Unilibro, che sono molto noti, quindi dovrebbe essere affidabile.
Tentar non nuoce, comunque, e del resto iBS dichiara che non commercia libri troppo difficili e lunghi da reperire, ma non perché sia impossibile trovarli. Del resto, iBS è la libreria virtuale italiana principale e perciò si concentra sui libri di maggiore diffusione, mentre le altre per conquistarsi una fetta di mercato si occupano delle nicchie.