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«Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 9:29
di Loris
Buongiorno, provo anche io ad approfittare della vostra pazienza. Si scrive sui social, che per natura portano chi interviene a postare frasi brevi. Uno dice scherzosamente all'altro di passare a trovarlo per un chiarimento (toni giocosi) e la risposta dell'interlocutore è: "E comunque, anche se fosse, non potrei che aspettarmi tu che porgi l'altra guancia.....o no?". Evidentemente la frase completa doveva essere: "E comunque, anche se fosse, non potrei che aspettarmi DI TROVARE tu che porgi l'altra guancia.....o no?". Le parole "di trovare" non sono state scritte ma sono rimaste sottintese.
È partita l'analisi grammaticale e ci sono i due schieramenti:
uno che dice che la forma è sicuramente colloquiale, informale, ma non del tutto scorretta visto che si tratta pur sempre di un intervento sui social;
l'altro che sostiene che si sarebbe dovuto scrivere "E comunque, anche se fosse, non potrei che aspettarmi tu che porga l'altra guancia...o no?".

Io sostengo che la prima frase poteva essere costruita meglio, ma che la coniugazione del verbo al presente non sia del tutto sbagliata.
La seconda mi sembra al limite dell'illeggibile....voi cosa ne pensate?

Saluti

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 10:49
di lorenzos
Aspettando gli esperti, io penso che sia del tutto sbagliata; avrei preferito "che tu mi porghi :) " .

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 11:02
di Ferdinand Bardamu
Aspettare regge il congiuntivo. Quello di presupporre pezzi di frase sottintesi, ellissi, è un espediente che giustifica qualsiasi cosa, anche il costrutto piú fantasioso e sgrammaticato, dunque non ispiega nulla sul funzionamento della lingua né aiuta a capire che cosa sia corretto e che cosa no.

È pur vero che sulle reti sociali (meglio che social) si tende a riprodurre il parlato, anche nei suoi aspetti meno sorvegliati. L’uso dell’indicativo qui è, a mio parere, molto al di sotto della norma, al pari dell’indicativo nella proposizione oggettiva retta da sperare o volere (es. «Spero che lo fai», «Voglio che viene»).

P.S. Benvenuto! :)

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 11:23
di Infarinato
Attenzione: la frase non è *aspettarmi che tu mi porgi, sibbene *aspettarmi tu che mi porgi, che dovrebbe essere semmai aspettarmi te che mi porgi. ;)

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 11:25
di Millermann
Per me la frase (almeno nel contesto giocoso citato) è accettabile, a patto di usare la forma te al posto di tu, che qui sa tanto di ipercorrettismo. ;)

(P.S. vedo che Infarinato mi ha preceduto ed è d'accordo :))

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: gio, 11 mar 2021 11:38
di Ferdinand Bardamu
Infarinato ha scritto: gio, 11 mar 2021 11:23 Attenzione: la frase non è *aspettarmi che tu mi porgi, sibbene *aspettarmi tu che mi porgi, che dovrebbe essere semmai aspettarmi te che mi porgi. ;)
Ah, ecco, grazie: il mio cervello si rifiutava di leggerla cosí com’era scritta, e cercava di normalizzarla e renderla piú familiare. :) (Mi scuso per l’equivoco).

Sí, indubbiamente, se vogliamo mantenere la medesima costruzione, non possiamo usare il pronome soggetto tu, perché se ne ricaverebbe una frase irrimediabilmente agrammaticale, non giustificabile nemmeno con l’abbassamento di registro tipico della lingua colloquiale. Bisogna usare il pronome oggetto te.

Re: «Non potrei che aspettarmi tu che porgi l’altra guancia»

Inviato: mar, 16 mar 2021 19:11
di Loris
Ringrazio molto per gli interventi. Un cordiale saluto...