Femminile etimologico di «professore»

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G. M.
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Femminile etimologico di «professore»

Intervento di G. M. »

Dalla Grammatica italiana di Serianni (§ III.67):
I nomi che al maschile terminano in -sore (perlopiù nomi d’agente deverbali: per es. aggredireaggressore ‘chi aggredisce’), formano quasi sempre il femminile in -itrice, partendo dalla radice dell’infinito, terminante per d [...]
Nel caso di professore, derivando dal verbo latino profiteri, il termine cosiffatto sarebbe *profititrice?
La radice dell'infinito non finisce per d, ma non so se c'entri; mi viene in mente la coppia precursore ~ precorritrice, costruita secondo la stessa regola ma senza alcuna d...
Chiedo per interesse scientifico; non ho nessun desiderio onomaturgico al riguardo :P. Ho provato a cercare in un po' di libri ma non ho trovato la risposta al mio quesito: il che mi stupisce un po', dato che professore è un termine comune e ci si aspetterebbe di trovare discussa o almeno citata questa forma ipotetica.
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Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di Infarinato »

Avatara utente
G. M.
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Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di G. M. »

Grazie, Infarinato. :) Anche stavolta però devo chiederle di spiegarmi di più. Perché in questo caso il femminile si fa in -strix/-strice? Che cosa lo differenzia dagli altri "normali" in -itrix/-itrice?
Cercando su Google Libri per un caso forse simile, trovo qualche (rarissima) attestazione di fideiustrix/fidejustrix, e nessuna di *fideiubitrix/*fidejubitrix, quindi immagino che ci sia qualcosa in comune…
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Infarinato
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Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di Infarinato »

Siamo completamente fuori fòro, caro G. M., essendo quella del femminile di professor(e) una questione che attiene alla morfologia latina. ;) La rimando a questa risposta, aggiungendo che il termine profestrix è effettivamente usato, seppur raramente, nel latino contemporaneo.
DON FERRANTE
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Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di DON FERRANTE »

Conscio di esser passibile di critiche, io propenderei per la coppia profes-sor/profes-trix=professore/profestrice, come suggerito da Infarinato. Forse un po' aspro all'orecchio rispetto al più sciolto profettrice, con assimilazione.
Altri due verbi latini (proficio e proficiscor), però, darebbero, con ben altri significati, la stessa risultante al femminile: profector/profectrix=profettore/profettrice.
Non vado oltre e chiedo venia per la reiterazione del fuori tema.
Ligure
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Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di Ligure »

Infarinato ha già fornito un utile indizio per chi volesse approfondire l'argomento - estraneo al forum - dei suffissi dei nomina agentis della lingua latina. Neppure io intendo andare fuori tema. Ma, partendo dalla voce profestrix (che andrebbe ben compresa tenendo conto del supino del verbo e del relativo suffisso nominale) o da profestrice, non vedo, francamente, quale tipo di assimilazione potrebbe mai fornire un esito quale profettrice. Esiste evidenza dell'assimilazione del gruppo st>tt?
DON FERRANTE
Interventi: 344
Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08

Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di DON FERRANTE »

Non esiste evidenza. L'ho chiamata così secondariamente, solo per giustificare un meno aspro (sempre in teoria) profettrice.
Mio parere e nulla più.
Ligure
Interventi: 402
Iscritto in data: lun, 31 ago 2015 13:18

Re: Femminile etimologico di «professore»

Intervento di Ligure »

Sul latino non si può proseguire, ma sull'assimilazione - almeno, brevemente - sì. Categorie quali l'asprezza, la secondarietà e la teoricità non hanno nulla a che fare col fenomeno dell'assimilazione - ben conosciuto - che s'è prodotto nella lingua italiana. Ma non nel caso di ttr<str. Sull'italiano occorrono idee ben chiare. :)

P.S.: sul latino - ma qui mi fermo - mi domanderei, tenendo conto di una forma del supino quale profess(um) e suffissi quali -tore(m) - masch. - e -trice(m) - femm. -, se, per chi non sia un latinista smagato, appaia effettivamente più immediato professore(m) rispetto a profes(s)trice(m), del tutto "regolare" nella sua formazione. Non lo darei affatto per scontato. L'apparenza - particolarmente nelle lingue - talora inganna. :wink:

Si può sostenere che professoressa derivi da professore, ma una derivazione immediata di profestrice(m) da professore(m) (dato che, nell'evoluzione linguistica, le cose non sono andate proprio così) richiederebbe molto maggiore consapevolezza dei processi linguistici effettivamente intercorsi oltre alla conoscenza specifica delle caratteristiche dei processi di assimilazione consonantica della lingua latina. :wink:

P.P.S.: per altro, anche in voci italiane che derivano dall'esito neutro dei prefissi latini sopra riferiti quali, ad es., mestruo o claustro (nella pronuncia "toscana" chiostro) - sebbene assimilazione vi sia stata, anticamente, nella lingua latina - non si riscontra, evidentemente, assimilazione del gruppo str. Ma neppure in maestro o ministro o ..., per quanto in queste voci il prefisso etimologico abbia diversa origine. E le minestre, le finestre, i mostri? Insomma, non occorre proseguire, ma gli esempi risultano davvero molto numerosi.
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