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«Non sarebbe da escludere che»

Inviato: lun, 29 mar 2021 10:04
di Trevigiana
Buongiorno!

È probabile che il quesito che sto per porvi sia stato indirettamente già chiarito in altri filoni. (Ho fatto qualche ricerca ma, ahimè, senza riscontri positivi.)

Se domani tornassi al lavoro, dopo un mese di malattia, non sarebbe da escludere che tu possa/potessi accusare un po' di affaticamento.

Possiamo dire che il condizionale si comporta a livello di consecutio come l'indicativo?

Quindi, nel mio esempio, congiuntivo presente?

Grazie e auguri.

P.S. Potreste indicarmi il filone attinente all'argomento?

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: lun, 29 mar 2021 23:12
di Marco1971
Qui la scelta tra possa/potessi denota un diverso grado di probabilità (minore con il congiuntivo imperfetto).

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: mar, 30 mar 2021 22:05
di Trevigiana
Gentilissimo Marco, la ringrazio per la sua spiegazione. Mi spiace replicare con una domanda aggiuntiva (che in ogni caso è rivolta a chiunque abbia la volontà di soddisfarla); ma la consecutio è, per così dire, estranea a questa proposizione? Se il congiuntivo presente e imperfetto sono espressione esclusiva del grado di probabilità, come possiamo esprimere l'anteriorità, la contemporaneità e la posteriorità? E inoltre, come sarebbe da interpretare la costruzione, non inclusa tra le varianti dell'esempio originale
"[…] non sarebbe da escludere che tu potresti accusare un po' di affaticamento"?

Grazie e perdonate lo strascico dialettico…

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: mar, 30 mar 2021 22:39
di Marco1971
E che bisogno c’è di esprimere anteriorità o contemporaneità quando l’enunciato in questione esprime posteriorità? :roll:

Il condizionale prospetterebbe qui un’eventualità.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: mer, 31 mar 2021 1:28
di marcocurreli
La frase mi sembra un po' pesante. A mio avviso, "non sarebbe da escludere" già indica una eventualità, per cui sarebbe ugualmente chiara una frase come:
Se domani tornassi al lavoro non sarebbe da escludere un po' di affaticamento; oppure
Se domani tornassi al lavoro potresti accusare un po' di affaticamento.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: mer, 04 ago 2021 19:10
di Utente cancellato 1998
Ben trovati,

se ho ben compreso le osservazioni espresse in merito, il condizionale, al pari del congiuntivo, sarebbe compatibile anche con ci sarebbero (buone) probabilità che o sarebbe impossibile che, in presenza di una sorta di protasi implicita?

Ci sarebbero buone probabilità che X lascerebbe il posto di lavoro.

Sarebbe impossibile che X lascerebbe il posto di lavoro.

Grazie di cuore.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: ven, 06 ago 2021 1:42
di Marco1971
No. Una protasi implicita dev’essere resa esplicita dal contesto, altrimenti diventano grammaticali frasi del tutto agrammaticali. In questi due casi, ci vuole il congiuntivo:

(1) Ci sarebbero buone probabilità che X lasci/lasciasse il posto di lavoro.

(2) Sarebbe impossibile che X lasci/lasciasse il posto di lavoro.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: ven, 06 ago 2021 13:20
di Utente cancellato 1998
Quindi un periodo come

Ci sarebbero buone probabilità che X, se discutesse con il titolare, lascerebbe il posto di lavoro.

potrebbe essere considerato valido?

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: sab, 07 ago 2021 0:45
di DON FERRANTE
La frase è sovraccarica di potenzialità.
Il semplice congiuntivo è sufficiente. Altrimenti, rimodelli la proposizione in X potrebbe lasciare il posto..., sia che lo si interpreti come condizionale di dissociazione che come puramente potenziale.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: dom, 08 ago 2021 19:23
di Utente cancellato 1998
DON FERRANTE ha scritto: sab, 07 ago 2021 0:45 La frase è sovraccarica di potenzialità.
Indubbiamente, ma secondo lei è comunque corretta?

La ringrazio da subito.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: lun, 09 ago 2021 14:03
di lorenzos
Mi scusi, gentile Curzio, ma il dubbio riguarda il secondo condizionale?
Ci sarebbero buone probabilità che X, se discutesse con il titolare, lascerebbe /lasciasse il posto di lavoro.
A me sembrerebbero corretti entambi.

Re: «Non sarebbe da escludere che»

Inviato: lun, 09 ago 2021 14:24
di DON FERRANTE
Il dubbio di Curzio è nella subordinata dipendente dal che.
Mi ripeto. Ci sarebbero buone probabilità che... è l'alter ego di potrebbe+infinito o potrebbe darsi che..., che, a loro volta, sono apodosi di se discutessse....

E la forma che userei di gran lunga è che lasci.
Può darsi che lasci
Potrebbe darsi che lasci
.
Allo stesso modo ci sarebbero buone probabilità che lasci.
Senza escludere il futuro semplice.

Posso ammettere il condizionale nel primo caso (può darsi che lascerebbe, se discutesse ) con protasi esplicita e traslazione del condizionale nella subordinata. Meno acconcia, a mio parere, l'attrazione di condizionali.