Pagina 1 di 1

Forma implicita all’infinito e contesto disambiguante

Inviato: sab, 03 apr 2021 20:40
di Noctisdomina
Buonasera,
va sempre recisamente respinta, anche qualora il contesto parlato (o assimilabile a quello orale) renda la frase univoca, la difformità di soggetti tra reggente e dipendente non completiva all'infinito?
Si pensi all'enunciazione Dopo aver richiesto le caramelle, la cassiera ha ironicamente commentato: "Una spesa pasquale": se l'interlocutore era a conoscenza del proponimento del parlante di acquistare le caramelle, e sul piano logico è il cliente a domandare la merce, l'impiego istintivo del costrutto implicito può essere giudicato veniale?

Re: Forma implicita all’infinito e contesto disambiguante

Inviato: dom, 04 apr 2021 2:47
di Marco1971
Ci sono casi in cui, nel parlato informale, ci si affranca dalla logica grammaticale. È il caso, frequente, dell’anacoluto o del che polivalente. Ma la coreferenza tra l’infinito della proposizione subordinata implicita all’infinito e il soggetto della principale rappresenta una legge, a mio parere, inderogabile. Senza grandi modifiche, la frase poteva semplicemente essere formulata cosí: Dopo la richiesta delle caramelle, la cassiera...