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«Anuotoleteresolcante» e simili

Inviato: dom, 11 apr 2021 18:14
di G.B.
Aristofane, La pace, vv. 827-831, trad. di Ettore Romagnoli ha scritto:
SE. Hai visto a zonzo, in aria, nessun uomo all'infuori di te?

TR. No, tranne due anime o tre di vati ditirambici.

SE. E che cosa facevano?

TR. Acchiappavano preludi anuotoleteresolcanti.
Cosí quel famoso grecista rendeva il pluricomposto gr. ἐνδιαεριαυρινήχετος (sc. ἐνδιαεριαυρινηχέτους) «che nuota in aria alle aure meridiane» (GI, 3a Edizione), con ogni probabilità uno dei tanti esuberanti neologismi aristofanèi. Ora, lasciando perdere il fattore espressivo che deve aver giocato nella mente del Romagnoli, al momento del conio, trovo detta resa linguisticamente notevole.

Sapete dunque se questo modo grecizzante di creare composti sia nella nostra tradizione confinato a traduzioni dalle lingue classiche, oppure no? (Chessò: immagino, p. es., qualche scritto di umanista quattrocentesco che tentava di riadoperare italianamente i mezzi della lingua greca. :roll: )

Re: «Anuotoleteresolcante» e simili

Inviato: dom, 11 apr 2021 19:22
di Infarinato
G.B. ha scritto: dom, 11 apr 2021 18:14 Sapete dunque se questo modo grecizzante di creare composti sia nella nostra tradizione confinato a traduzioni dalle lingue classiche, oppure no?
Direi la prima.

(Peccato davvero per la mancata indicazione dell’indispensabile raddoppiamento fonosintattico [annuotoleteresolcanti], che rende di piú difficile decifrazione una traduzione altrimenti perfetta…)

Re: «Anuotoleteresolcante» e simili

Inviato: mar, 13 apr 2021 18:31
di G.B.
Vero, vero; grazie.