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«Ai/nei matrimoni»

Inviato: mer, 12 mag 2021 17:04
di Noctisdomina
Buonasera,
nell’effato D’ordinario, ai matrimoni si mangia bene, la preposizione articolata ai può essere sostituita da nei?
A quali regole soggiace la loro fungibilità?

Re: «Ai/nei matrimoni»

Inviato: gio, 13 mag 2021 16:08
di domna charola
Secondo me, matrimonio si riferisce all'istituto giuridico in sé o al rito inteso da noi come quel qualcosa attuato fra i due sposi, i testimoni e un qualche "ufficiale" preposto a esso - sacerdote, sindaco o altro a seconda delle professioni di fede.
Poi nell'uso corrente si estende anche a tutto il contorno, a partire dal banchetto.
Quando si dice "vado a un matrimonio" si dovrebbe intendere a presenziare al rito in chiesa o Comune o quel che è, anche se, a livello magari nemmen troppo inconscio si pensa "vado a un pranzo di matrimonio"...

Quindi, analizzando il termine, mi verrebbe da dire che "nei matrimoni" faccia riferimento precipuamente a quanto avviene nel rito - e qui mi pare che si mangi, se si mangia, in maniera non valutabile con la categoria bene/male - oppure nell'istituto matrimoniale in atto, e qui allora non me la sentirei di generalizzare, dipende se fra i due sposi almeno uno sa cucinare.

Resta l'opzione "ai matrimoni", che si riallaccia a quanto sopra: "vado a un matrimonio", sottintendendo anche "al banchetto del matrimonio", quindi in questo senso sì, a un matrimonio si può mangiare bene/male.

Re: «Ai/nei matrimoni»

Inviato: gio, 13 mag 2021 18:46
di Noctisdomina
Sì, per metonimia alludevo ai conviti nuziali.