Re: «Boomer, fatevene una ragione, la lingua continua a cambiare»
Inviato: gio, 24 giu 2021 11:59
Buongiorno, signore e signori,
mi sono appena iscritto perché conosco, fin dal 2003, l'ampia conoscenza linguistica di Marco1971, che seguivo nel foro de La Crusca assieme ad altre persone brillanti e preparate.
Dopo aver parlato con alcuni anglofoni madrelingua, ho scoperto che gli italiani che si slogano le mandibole con l'itanglese risultano — a loro — incomprensibili poiché gran parte delle locuzioni (inventate e avventate), commiste all'italiano, nell'inglese britannico non significano nulla e sovente risultano, sempre per loro, come le frasi dei bambini quando si allenano col parlato corretto. Non si tratta di pronuncia: si tratta di composizione risibile delle frasi cocktail.
Una lingua non cambia quando diventa un commisto (per quel progetto c'è già l'Esperanto), bensì quando si trasforma attingendo e adattando, con forme espressive consone all'italiano, i forestierismi alla lingua madre; così come è sempre avvenuto. Nel modo [risibile] attuale, si tenta di sbolognare una lingua che non esiste, non per noi né per gli anglofoni nativi. Come può cambiare quel che non esiste?
mi sono appena iscritto perché conosco, fin dal 2003, l'ampia conoscenza linguistica di Marco1971, che seguivo nel foro de La Crusca assieme ad altre persone brillanti e preparate.
Dopo aver parlato con alcuni anglofoni madrelingua, ho scoperto che gli italiani che si slogano le mandibole con l'itanglese risultano — a loro — incomprensibili poiché gran parte delle locuzioni (inventate e avventate), commiste all'italiano, nell'inglese britannico non significano nulla e sovente risultano, sempre per loro, come le frasi dei bambini quando si allenano col parlato corretto. Non si tratta di pronuncia: si tratta di composizione risibile delle frasi cocktail.
Una lingua non cambia quando diventa un commisto (per quel progetto c'è già l'Esperanto), bensì quando si trasforma attingendo e adattando, con forme espressive consone all'italiano, i forestierismi alla lingua madre; così come è sempre avvenuto. Nel modo [risibile] attuale, si tenta di sbolognare una lingua che non esiste, non per noi né per gli anglofoni nativi. Come può cambiare quel che non esiste?