Neologismi nel Vocabolario Treccani

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Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di G.B. »

Infarinato ha scritto: mar, 10 ago 2021 14:44 Non dal [Vocabolario] Treccani: dai Neologismi Treccani, che è tutta un’altra cosa. ;)
Non sapevo di questa distinzione. Una volta registrati dai Neologismi Treccani, i neologismi non fanno automaticamente parte del vocabolario? Come si fa a sapere quali vi sono entrati e quali no? Dall'edizione cartacea?
Utente cancellato 676

Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di Utente cancellato 676 »

G.B. ha scritto: mar, 10 ago 2021 19:32
Infarinato ha scritto: mar, 10 ago 2021 14:44 Non dal [Vocabolario] Treccani: dai Neologismi Treccani, che è tutta un’altra cosa. ;)
Non sapevo di questa distinzione. Una volta registrati dai Neologismi Treccani, i neologismi non fanno automaticamente parte del vocabolario? Come si fa a sapere quali vi sono entrati e quali no? Dall'edizione cartacea?
Ecco quanto esplicato dalla stessa Treccani:
Vorrei fare una domanda sulla sezione "Neologismi" dell'Enciclopedia perché mi serve per la mia tesi. Vorrei sapere, se è possibile, qual è il criterio che si segue per l'introduzione di questi neologismi nella pagina web, cioè se si segue qualche regola per accettarli o rifiutarli e per includerli o no, o se al contrario, si includono tutti i neologismi che si trovano.

Esistono due diciture “Neologismi” nel portale Treccani.it:

1. Banca dati di occasionalismi e possibili neologismi incipienti rintracciati nei quotidiani e nelle riviste cartacei e pubblicati ogni settimana (link). Compaiono la parola e il passo tratto dall’articolo di giornale in cui è attestata la parola (segue indicazione della testata e della data). Come dire: abbiamo preso queste farfalle e le mettiamo qui sotto pubblica teca. Non c’è definizione, non c’è commento, non c’è nessuna presa di posizione: non è a questo che serve la sezione.

2. All’interno del Vocabolario Treccani.it e reperibili tramite interrogazione diretta, si trovano anche occasionalismi e neologismi incipienti o affermatisi come tali negli ultimi vent’anni. Come nel caso di pentastellato (link), sono stati inseriti perché godevano di sufficienti attestazioni (almeno due, distanziate nel tempo e provenienti da fonti diverse) reperite in giornali e siti di informazione e la loro registrazione dava conto di meccanismi endogeni di arricchimento lessicale della lingua (formazione delle parole e delle polirematiche, prestiti di varia tipologia; dialettalismi e regionalismi). Lemmatizzate, parole e locuzioni vengono definite e contestualizzate grazie alla citazione pertinente del testo in cui sono state rinvenute.
https://www.treccani.it/magazine/lingua ... ie_51.html

Quindi quello per il quale era stato fornito il collegamento era parte del vocabolario Treccani.

Sarebbe tutto un fuori tema, ma non avviato da me. Se volete scorporate tutto.
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Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di Infarinato »

C’è una considerazione da fare riguardo alla seconda dicitura, che è poi il motivo che soggiace al mio invito a esplicitare con chiarezza la fonte. I Neologismi Treccani non conservano l’originaria impostazione normativa del Vocabolario Treccani. Direi, anzi, che i lemmi registrati nei Neologismi non costituiscono nemmeno delle voci di un dizionario propriamente dette, ma sono quasi dei brevi articoli su quei neologismi.

Insomma, l’essere registrato fra i Neologismi Treccani non conferisce a un vocabolo la legittimità che gli conferirebbe l’essere messo a lemma del Vocabolario Treccani vero e proprio. ;)
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Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di G.B. »

Sí, ma allora ripropongo il quesito: la selezione dei neologismi «buoni», cioè quelli inseribili nel Vocabolario, rimane evidente dall'edizione cartacea? O anch'essa presenta la medesima distinzione tra «Neologismi» e «Vocabolario»? O, ancora, c'è da credere che, trascorso questo primo trentennio degli anni 2000, saranno tutti registrati nel secondo? Non pare utile costituire due vocabolari, l'uno sottinsieme dell'altro, quasi a dire: «Queste voci le registriamo, ma non fanno Vocabolario»...

Fermo restando che non capisco perché parole come social network siano «neologismi 2012» alla stregua di Bin Loden o bunga bunga...
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Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di Infarinato »

Francamente non ho la piú pallida idea di cosa sia l’edizione cartacea del Vocabolario Treccani oggi, né come (o se) vi saranno inserite le voci dei Neologismi. Quello che so per certo è che quest’ultime non sono informate ai medesimi princípi dei lemmi dell’edizione originaria del Vocabolario.
Utente cancellato 676

Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di Utente cancellato 676 »

G.B. ha scritto: gio, 12 ago 2021 8:21 Sí, ma allora ripropongo il quesito: la selezione dei neologismi «buoni», cioè quelli inseribili nel Vocabolario, rimane evidente dall'edizione cartacea? O anch'essa presenta la medesima distinzione tra «Neologismi» e «Vocabolario»? O, ancora, c'è da credere che, trascorso questo primo trentennio degli anni 2000, saranno tutti registrati nel secondo? Non pare utile costituire due vocabolari, l'uno sottinsieme dell'altro, quasi a dire: «Queste voci le registriamo, ma non fanno Vocabolario»...

Fermo restando che non capisco perché parole come social network siano «neologismi 2012» alla stregua di Bin Loden o bunga bunga...
Come Infarinato ignoro la risposta. Se vuole c’è il call center, mi scusi: il servizio clienti, della loro rete di vendita autonoma. Ad ogni modo nel sito specificano che:
In questo volume troverete ben 3.505 parole o espressioni registrate attraverso la lettura dei quotidiani dal 2008 ad oggi.
Si passa dalle figure retoriche come canguro parlamentare a neologismi d’autore quali zerbinocrazia o il piazzapulitismo, fino a espressioni tradotte letteralmente come nativo digitale o addirittura parole straniere diventate di uso corrente, come antivax e big data.
https://www.treccani.it/catalogo/catalo ... ccani.html

Non è dato sapere l’oggi a cosa corrisponda.
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Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di G.B. »

Vi ringrazio. Ho insistito perché pensavo fosse un argomento «di pubblico interesse», visto che —a naso— il Treccani in linea mi pare il piú citato dei vocabolari, qui sul fòro.
Utente cancellato 676

Re: Neologismi nel Vocabolario Treccani

Intervento di Utente cancellato 676 »

Canape lasco ctonio ha scritto: gio, 12 ago 2021 10:26 nel sito specificano che:
In questo volume troverete ben 3.505 parole o espressioni registrate attraverso la lettura dei quotidiani dal 2008 ad oggi.
Si passa dalle figure retoriche come canguro parlamentare a neologismi d’autore quali zerbinocrazia o il piazzapulitismo, fino a espressioni tradotte letteralmente come nativo digitale o addirittura parole straniere diventate di uso corrente, come antivax e big data.
https://www.treccani.it/catalogo/catalo ... ccani.html

Non è dato sapere l’oggi a cosa corrisponda.
Temo che la risposta sia presente già nel messaggio del 2018 dell’utente Teo, qui su Cruscate:
quello che è più stupefacente è l'inutile volume di neologismi (compilato attingendo solo ai giornali, con molti, troppi effimerismi, e per giunta riferiti solo al decennio 2008-2018: per quelli precedenti bisogna ricorrere a un altro volume, peraltro fuori commercio): ma a chi può interessare trovare in un'opera di consultazione che dovrebbe avere una certa pretesa di durevolezza neologismi come "fioroniani" (seguaci dell'ex ministro dell'Istruzione Giovanni Fioroni) o "lolliani" (seguaci del politico Giovanni Lolli, presidente dell'Abruzzo)? Qui siamo anche al di là dell'effimerismo: siamo piombati, se mi si concede il neologismo, negli "inutilismi".
Se hanno fatto un volume per un decennio, presumo che attendano altrettanto tempo per pubblicare un nuovo volume di soli neologismi/effimerismi/inutilismi (c'è anche inutilismo in questo volume? :roll:)
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