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«Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: ven, 27 ago 2021 14:08
di Trevigiana
Salve, tutte le costruzioni sotto indicate possono dirsi corrette?
- Il candidato che sia in possesso dei requisiti, potrà avanzare la domanda di ammissione.
- Il candidato che fosse in possesso dei requisiti, potrà avanzare la domanda di ammissione.
- Il candidato che sia in possesso dei requisiti, potrebbe avanzare la domanda di ammissione.
- Il candidato che fosse in possesso dei requisiti, potrebbe avanzare la domanda di ammissione.
Grazie per la vostra attenzione.
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: dom, 29 ago 2021 12:07
di Graffiacane
Buongiorno,
sul piano grammaticale, direi di
sí.
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: dom, 29 ago 2021 21:42
di Trevigiana
Graffiacane ha scritto: dom, 29 ago 2021 12:07
sul piano grammaticale, direi di
sí.
Arguisco dal suo intervento - per il quale la ringrazio - che su altri piani le soluzioni potrebbero non essere valide: è giusto?
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: dom, 29 ago 2021 22:58
di Graffiacane
In realtà, il condizionale delle frasi 3 e 4 mi pareva un po' stridente con il tono burocratico delle frasi. Nondimeno, contestualizzandoli, si tratta di enunciati impeccabili sotto ogni profilo.
Mi scuso se la mia risposta ha ingenerato equivoci.
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: lun, 30 ago 2021 16:33
di Trevigiana
Nessun equivoco, gentile Graffiacane. La ringrazio anzi per il tempo che ha dedicato al filone. Vorrei soffermarmi un attimo sul "nodo" del congiuntivo imperfetto nella relativa. Tenderei a interpretarlo come ipotetico, reputando il caso che introduce meno probabile rispetto a quello introdotto dal congiuntivo presente. Faccio questa considerazione in quanto in altri filoni si è discusso - se la memoria non mi tradisce - del valore temporale del congiuntivo all'interno delle relative (fosse=passato; sia=presente). Se ciò fosse valido, la proposizione "il candidato che fosse" equivarrebbe, mutatis mutandis, a "il candidato che era...", e tale interpretazione snaturerebbe il senso generale del costrutto presentato dalla sottoscritta in quattro varianti.
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: lun, 30 ago 2021 17:33
di lorenzos
Trevigiana ha scritto: lun, 30 ago 2021 16:33
la proposizione "il candidato che fosse" equivarrebbe, mutatis mutandis, a "il candidato che era..."
Direi di no, "che era" equivarrebbe a "che fosse stato".
- Alle sue quattro varianti aggiungerei:
-
Il candidato che sia/fosse in possesso dei requisiti, può avanzare la domanda di ammissione.
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: lun, 30 ago 2021 17:39
di Graffiacane
In quanto al valore temporale del congiuntivo presente e imperfetto, ritengo che esso pertenga piú ad altri tipi di subordinate (ad es. soggettive, oggettive e interrogative indirette). Infatti, a proposito delle relative, nella grammatica di Serianni si legge che «il congiuntivo attribuisce alla frase una coloritura eventuale, accostandola a una finale, a una consecutiva o a una condizionale» (cap. XIV, par. 251); il che tra l'altro conferma — come lei ha giustamente osservato — che ci troviamo al cospetto di relative ipotetiche.
Le riporto anche i due esempi portati dall'autore per illustrare l'impiego dei modi verbali in questo tipo di relative:
credo che gli italiani colmeranno gli eventuali vuoti che dovessero verificarsi nell'afflusso con l'estero («Qui Touring», 2-7.6.1986, 7)
a chi volesse configurarsi una Circe vista dall'interno, consiglierei la biografia di una sciamana tibetana [...] (E. Zolla, in «Corriere della Sera», 21.3.1987, 3)
Per il resto, mi trovo d'accordo con quanto scrive lorenzos, anche nella riformulazione da lui proposta (dalla quale eliminerei la virgola).
Re: «Il candidato che sia/fosse…»
Inviato: mar, 31 ago 2021 11:11
di Dario G
Trevigiana ha scritto: lun, 30 ago 2021 16:33
[...] in altri filoni si è discusso - se la memoria non mi tradisce - del valore temporale del congiuntivo all'interno delle relative (fosse=passato; sia=presente). Se ciò fosse valido, la proposizione "il candidato che fosse" equivarrebbe, mutatis mutandis, a "il candidato che era..." [...]
Nell’esempio proposto la scelta tra congiuntivo presente e imperfetto dipende dal grado di probabilità dell’evento, maggiore col primo tempo.
Personalmente non userei il congiuntivo imperfetto (salvo che il possesso dei requisiti richiesti costituisca un’evenienza poco probabile); né impiegherei il condizionale nella reggente, poiché l’idea di potenzialità è già insita nel verbo
potere e, nel caso specifico, non v’è necessità di marcarla.