Ferdinand Bardamu ha scritto: ven, 17 set 2021 12:05
Ma al liceo classico non si usa la pronuncia erasmiana?
Υ si dovrebbe dunque pronunciare /y/, come il francese
lune. (Lo chiedo sinceramente: non ho fatto il classico). La pronuncia ecclesiastica di
Κύριε ἐλέησον è quella roicliniana o itacistica.
Dopo aver letto quest'intervento di Ferdinand ed essermi reso conto che non era stata fornita una risposta specifica - alla prima parte -, ho "indagato" tra diversi docenti di greco e alcuni "classicisti" - studenti -. Tutti - ma non so se ciò possa ambire a una validità statistica più generale - mi hanno dato la stessa risposta (che, per altro, personalmente già conoscevo, pur non essendomi mai preoccupato di approfondirne le ragioni), ma nessuno ha saputo giustificare la situazione descritta e da tutti quanti confermata. Se non facendo genericamente riferimento alla "tradizione" ...
Cioè docenti e discenti italiani - anche delle generazioni anziane - s'avvalgono della pronuncia erasmiana per la pronuncia dei testi - prosa e poesia -, ma, relativamente al nome delle singole lettere dell'alfabeto, usano (per quanto solo in alcuni casi e, quindi, in modalità non congruente) esclusivamente la pronuncia roicliniana ... ? ! ? ! ? !
E' questa un'impostazione condivisibile di quanto si verifica?
Gran parte del campione - inclusi i docenti - ha riferito d'impiegare anche la pronuncia roicliniana (sia pure esclusivamente nella "compitazione"), sebbene i vocabolari scolastici riportino esattamente le scrizioni (da cui si può ricavare la pronuncia - basta leggere! -) corrispondenti al nome di ciascuna lettera alfabetica ...
Ma quanto sostenuto si limiterebbe, in modo poco convincente, a due sole lettere dell'alfabeto greco - μ "mi" (da μῦ /'my:/) e ν "ni" (da νῦ /'ny:/) -, mentre la pronuncia roicliniana esiste per tutte le lettere alfabetiche e differisce, anche in altri casi, da quella erasmiana ... ma, in questi casi, non verrebbe adottata ...
Per altro, non pochi non possiedono neppure alcuna cognizione della "querelle" storica relativa alla pronuncia né del fatto che esistono due pronunce "possibili" ... né - tanto meno - di "compitare" mischiando - del tutto inconsapevolmente - pronuncia erasmiana e roicliniana, ammesso che ciò sia vero, ...
Infatti, le modalità di "compitazione" riferite non corrispondono - evidentemente! - né al greco classico né alla "compitazione" effettivamente ascoltabile oggigiorno in Grecia (mi riferisco alla pronuncia di vocali e dittonghi, non ad altro) ...
Mi fermo qui, avendo soltanto inteso fornire a Ferdinand un resoconto della situazione e della consapevolezza degli "addetti ai lavori" - non saprei se e quanto davvero generalizzabile -, non intendendo assolutamente andare fuori foro - né, se possibile, fuori filone -.