«Literate programming»
Inviato: sab, 09 ott 2021 10:28
Literate programming è un altro anglismo informatico, di basso uso ma fastidioso dato che le altre lingue hanno provveduto a una traduzione. Come lo tradurreste?
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Programmazione alfabetizzata.Carnby ha scritto: sab, 09 ott 2021 10:28 Literate programming è un altro anglismo informatico… Come lo tradurreste?
Con programmazione descrittiva non intendevo dire che lo «scopo della programmazione in generale» è «descrivere», ma solo che questo literate programming (se ho capito bene) è di fatto una descrizione in linguaggio naturale dell’algoritmo e dei codici che saranno poi concretamente “dati in pasto” alla macchina.Ligure ha scritto: lun, 11 ott 2021 11:09[...] l'aggettivo descrittivo non potrebbe essere certamente accettato. Si programma per "realizzare" qualcosa, non per "descrivere"! [...] Non si tratta affatto di una programmazione descrittiva, che è un assurdo, in quanto il suo obiettivo è realizzativo, non certamente descrittivo.
Anche qui, non capisco bene perché scriva queste considerazioni come una bocciatura, quando il punto mi sembra essere proprio quello: il literate programming (di nuovo: se ho capito bene) è una descrizione pensata per essere letta e intesa da persone umane, non pensata e intesa per essere sottoposta direttamente alle macchine, appunto «sorde alla parola umana» in questo senso.Ligure ha scritto: lun, 11 ott 2021 11:09La parola parola si scontra contro ostacoli filosofici che risalgono alla fondazione e agli scopi della programmazione. S'iniziò a scrivere programmi in linguaggi di programmazione - più adatti agli umani - o in linguaggio macchina - più adeguati per i calcolatori, ad es. - proprio per poter agire, ottenendo determinati risultati, su entità completamente sorde alla parola umana.
Dunque, mi par di capire che programmazione alfabetizzata, riportato piú su dall’Infarinato, è il traducente migliore.Ligure ha scritto: lun, 11 ott 2021 12:34 Nel "literate" inglese ci sono le "litteræ" del latino, la "parola scritta" di chi, crescendo, tra i suoi "compiti evolutivi" ha imparato a scrivere.
Certamente la traduzione dell'espressione inglese proposta dall'Infarinato risulta impeccabile:Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 11 ott 2021 12:42Dunque, mi par di capire che programmazione alfabetizzata, riportato piú su dall’Infarinato, è il traducente migliore.Ligure ha scritto: lun, 11 ott 2021 12:34 Nel "literate" inglese ci sono le "litteræ" del latino, la "parola scritta" di chi, crescendo, tra i suoi "compiti evolutivi" ha imparato a scrivere.