Una «provocazione linguistica»

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Una «provocazione linguistica»

Intervento di Fausto Raso »

Due cittadine italiane hanno il medesimo nome: Gallicano. Una si trova in provincia di Lucca e una in provincia di Roma, quest'ultima con l'aggiunta "nel Lazio". L'abitante di ambe (sic!) le località si chiama "gallicanese". Come si fa, per tanto, senza un contesto, a sapere di quale gallicanese si parla? La nostra "provocazione", indirizzata agli 'addetti alla coniazione dei demotici', è di lasciare "gallicanese" per l'abitante della cittadina della Garfagnana e di (ri)denominare "pedense" quello della cittadina laziale. Perché "pedense"? Perché anticamente la località in oggetto si chiamava con il nome latino di Pedum (Pedo) in quanto la sua conformazione assomiglia alla pianta del piede. Perché Pedum è stato cambiato in Gallicano? Ce lo svela Wikipedia:

Secondo una leggenda di origine popolare storicamente infondata (il toponimo è citato già nell'alto medioevo, quando la famiglia Rospigliosi non esisteva ancora), il nome del comune (Gallicano) deriverebbe dal fatto che una notte, coperti dal silenzio e dall'oscurità, un gruppo di soldati, al servizio della famiglia Rospigliosi, tentò di attaccare la piccola cittadina, che in quel momento era assorta in un profondo sonno, ma fu a quel punto che un cane iniziò ad abbaiare contro gli invasori e ad esso fece eco un gallo che con il suo acuto canto risvegliò dal sonno la popolazione che dopo alcuni momenti di smarrimento prese in mano lance e spade respingendo l'invasore nemico. Da allora la cittadina, per rendere omaggio a coloro che avevano, senza volerlo, salvato la cittadina dall'occupazione, prese il nome, con cui la si conosce ancora oggi, di Gallicano (gallo e cane, ndr).
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5230
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Una «provocazione linguistica»

Intervento di Carnby »

Ma perché assecondare qualsiasi sciocchezza si trova in Rete? Non sappiamo se Pedum era presso Gallicano nel Lazio (il prestigioso Dizionario di toponomastica UTET dice che forse era presso la località di Corcolle) e la storiellina ridicola di gallo e cane (a proposito, l'ho tolta dalla Guichipedia per paura che qualcuno la prenda sul serio) non prova nulla.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Re: Una «provocazione linguistica»

Intervento di Fausto Raso »

Carnby ha scritto: sab, 16 ott 2021 18:18 Ma perché assecondare qualsiasi sciocchezza si trova in Rete? Non sappiamo se Pedum era presso Gallicano nel Lazio (il prestigioso Dizionario di toponomastica UTET dice che forse era presso la località di Corcolle) e la storiellina ridicola di gallo e cane (a proposito, l'ho tolta dalla Guichipedia per paura che qualcuno la prenda sul serio) non prova nulla.
Secondo me non era necessario cassare la storiella da "Wikipedia": lo specificava chiaramente che si trattava di una leggenda :wink:.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5230
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Una «provocazione linguistica»

Intervento di Carnby »

No, andava tolta, anche perché non c’era nessuna fonte a sostegno.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti